Nel corso del Tavolo Tecnico tra Regione e Province dello scorso 7 ottobre, Regione ha tenuto a fare chiarezza rispetto all'impiego del volontariato di protezione civile nel contesto emergenziale di questo periodo.
L'impiego del volontariato di protezione civile è consentito
1. certamente in caso di eventi di protezione civile non programmabili, quali emergenze di protezione civile.
2. altresì in caso di eventi di protezione civile programmabili, quali ad esempio esercitazioni di protezione civile.
3. altresì in caso di eventi programmabili in cui è consentito il supporto del volontariato di protezione civile, quali ad esempio i cosiddetti "eventi a rilevante impatto locale", nelle more dell'attivazione del piano comunale e quindi del COC e ordinanza sindacale che ne dichiara la "rilevanza impatto locale".
4. infine (fino a chiusura emergenza sanitaria) in supporto ai COC per lo svolgimento di attività previste dalla Circolare 20 marzo 2020 (fine pag. 1 e inizio pag. 2), nonché in supporto dei livelli regionali/provinciali/comunali di attività previste dalla medesima Circolare ed autorizzate da Regione Lombardia (fine pag. 2).
Nei contesti sopra elencati in caso di attivazione da parte dei Sindaci del volontariato di protezione civile con o senza autorizzazione dei benefici di legge di cui al D.Lgs. n. 1/2018, il Comune deve trasmettere quotidianamente l'elenco dei volontari impegnati utilizzando il format impiegato in tutte le varie occasioni avendo cura di distinguere l'evento al quale sia riferito l'impiego.
Fuori dai contesti sopra elencati, le Organizzazioni di Volontariato potranno svolgere l'attività nell'ambito delle attività previste dai propri statuti, ma senza loghi della Protezione Civile e quindi senza beneficio alcuno, né copertura assicurativa integrativa COVID.
Con email del 09/09/2020, si provveduto a proporre i seguenti quesiti a Regione:
QUESITO 1: Facendo seguito all'email dell'08/09/2020 e con riferimento alle FESTE DI PAESE-MERCATI CITTADINI, la disposizione che vale in questi casi è “al fine di assolvere al compito di assistenza alla popolazione, in caso di situazioni di emergenza, che dovessero attuarsi senza possibilità di previsione e che mettano a repentaglio la sicurezza della popolazione stessa, sarà possibile attivare il Volontariato, per il tempo necessario alla risoluzione delle situazioni contingenti”? dunque è da considerarsi non consentita alcuna attivazione preventiva?
- quindi è possibile applicare tale indicazione in senso più lato ai cosiddetti EVENTI A RILEVANTE IMPATTO LOCALE senza richiesta di benefici di legge?
Regione Lombardia ha risposto quanto segue: Assolutamente sì.
QUESITO 2: è da ritenersi non consentito l’impiego del volontariato di p.c. per la misurazione della temperatura all’ingresso di fiere e sagre?
Regione Lombardia ha risposto quanto segue: Assolutamente no.
Con email del 08/09/2020, Regione Lombardia ha comunicato quanto segue:
"In vista della riapertura delle scuole e dello svolgimento delle operazioni elettorali e referendarie del 19-20 settembre p.v., sono pervenute numerose richieste di chiarimento in merito alle modalità di coinvolgimento del volontariato di protezione civile.
In occasione di una specifica riunione tenutasi venerdì 5 settembre, alla presenza del Dipartimento Protezione Civile, le regioni hanno concordato una linea comune, di seguito dettagliata.
Con riferimento all'impiego del volontariato ed al supporto tecnico-operativo alle istituzioni scolastiche in occasione della ripresa della scuola:
l’impiego del volontariato all'esterno delle scuole per assicurare e sorvegliare il distanziamento della popolazione e degli studenti NON rientra tra le attività consentite
al fine di assolvere al compito di assistenza alla popolazione, in caso di situazioni di emergenza, che dovessero attuarsi senza possibilità di previsione e che mettano a repentaglio la sicurezza della popolazione stessa, sarà possibile attivare il Volontariato, per il tempo necessario alla risoluzione delle situazioni contingenti.
l’impiego di strutture campali (tende, tensostrutture, container, servizi, etc.) a supporto dei plessi scolastici per consentire l’accoglienza delle classi NON è consentita; si evidenzia che, oltre all'inopportunità di prevedere l’impiego di tali strutture per l’attività scolastica, il sistema di protezione civile non può permettersi di mantenere bloccate strutture di emergenza a tempo indefinito, pregiudicando l’eventuale impiego in caso di eventi calamitosi.
Con riferimento all'emanazione del DL 103/2020, relativo all'impiego del volontariato di protezione civile nell'ambito dell’allestimento dei seggi speciali COVID:
si evidenzia che il DL medesimo stabilisce che ai volontari disponibili siano riconosciuti, oltre al rimborso in qualità di scrutatori, i benefici di legge di cui agli art. 39 e 40, a seguito dell’attivazione disposta dalla Regione. Per ogni altra indicazione relativa alle modalità di impiego dei volontari nei seggi COVID si rimanda al DL medesimo. I nominativi dei volontari nominati dai Comuni per tale ruolo specifico dovranno essere comunicati entro il giorno 16 settembre p.v.
si evidenzia, come peraltro già riportato nella circolare inviata nel mese di agosto da ANCI ai Comuni, che non è necessaria la misurazione della temperatura corporea alla popolazione per l’accesso ai seggi; pertanto NON sono da ritenere congrue le richieste di impiego del volontariato con tale finalità
si sottolinea infine che l’impiego del volontariato all’esterno dei seggi per assicurare e sorvegliare il distanziamento della popolazione NON rientra tra le attività consentite, essendo presenti presso i seggi stessi sia le forze dell’ordine che l’esercito
come per la ripresa delle scuole, al fine di assolvere al compito di assistenza alla popolazione, in caso di situazioni di emergenza, che dovessero attuarsi senza possibilità di previsione e che mettano a repentaglio la sicurezza della popolazione stessa, sarà possibile attivare il Volontariato, per il tempo necessario alla risoluzione delle situazioni contingenti. "