Nel corso degli anni la città di Montagnana e le zone limitrofe sono state testimoni di eventi calamitosi di varia natura e intensità, e molte volte i volontari di Protezione Civile sono stati chiamati ad intervenire, non solo nei casi più clamorosi quali l'alluvione del fiume Frassine nel 2010 o negli allagamenti del 2014 dovuti a grandi precipitazioni e l'insufficienza della rete fognaria.
È chiara l'importanza del Gruppo di Protezione Civile del proprio paese, ma possono anche i cittadini collaborare in qualche maniera e portare un contributo significativo alla diminuzione dei rischi e dei danni conseguenti alla calamità?
Si. In realtà quando qualcuno chiede ad un volontario lo scopo della Protezione Civile gli potrà essere risposto "La previsione, la prevenzione e il superamento dell'emergenza".
Di certo il singolo cittadino in mancanza di attrezzature adeguate potrà richiedere l'intervento dei volontari, ma può svolgere un ruolo attivo sopratutto nella fase di previsione e prevenzione.
Come?
Questo può variare a seconda della natura dell'evento. Oramai da qualche anno il Dipartimento di Protezione Civile ha avviato una campagna nazionale denominata "Io non rischio" che ha coinvolto pure il nostro gruppo nella partecipazione all'evento nella piazza di Montagnana.
Il cittadino interessato può trovare materiale informativo riguardo gli eventi direttamente dal sito della campagna promossa dal Dipartimento di Protezione Civile.