Bungt Bangt, nome derivato da un'espressione onomatopeica (molto usata nel capoluogo campano), sta ad indicare un gran frastuono ma anche, per estensione, un momento di grande attività fisica e mentale. Dal 1999 Maurizio Capone, leader del gruppo e ideatore del progetto, insieme ad altri otto musicisti, persegue una originale ricerca sulle possibilità sonore e armoniche di oggetti di uso comune e di scarto in alternativa agli strumenti musicali.
“Elastici di gomma (a sostituire il contrabbasso), chiavi inglesi (come uno xilofono), bastoni per le tende (che diventano marimbe), un tubo di un aspirapolvere (che suona come un flauto traverso), una coppa d’ammortizzatore (che sostituisce le campane tubolari) e poi mestoli, bottiglie, lattine, coperchi di pentole, lamine di metallo e così via, a comporre i fantastici strumenti di sezioni di un’orchestra unica al mondo". In tre anni di ricerca e attività, il gruppo utilizzando solo spazzatura, ha creato un suo repertorio e numerosi spettacoli.