Vittorio Emanuele I il 13 luglio 1814 istituì con Regie Patenti il Corpo dei Carabinieri Reali oltre che per la difesa dello stato anche, quale organo di polizia, per la sicurezza pubblica e perciò diffuso capillarmente sul territorio al centro delle città e paesi, a stretto contatto con la popolazione: questa era la caratteristica dell'Arma, come più volte ribaditomi, non solo dalla storia ufficiale, ma anche dal mio ex suocero il maresciallo Fontana, primo comandante della stazione di Dolceacqua dopo la guerra. I carabinieri traggono il proprio nome dall'arma in loro dotazione: la carabina. Questo Corpo di élite dell'esercito all'atto della loro fondazione indossavano una uniforme turchina con alamari argentati ed indossavano un copricapo a due punte denominato popolarmente "lucerna", sormontato dal 1833 dal pennacchio blu e rosso dove il blu richiamava la nobiltà, il valore militare, la fedeltà, la giustizia e l'amor di patria, mentre il rosso l'audacia, il coraggio ed il sacrificio.
All'Arma dei Carabinieri quattro teche (dalla 3 alla 6) oltre ad una serie di accessori, documenti ed uniformi.
Al di sopra delle teche dedicate all'Arma dei Carabinieri vicino al quadro riproducente i CC a cavallo possiamo ammirare il documento con cui l'Amministrazione Comunale di Dolceacqua l'11 luglio 2014, in occasione dei duecento anni dalla fondazione, conferiva la CITTADINANZIA ONORARIA all'Arma dei Carabinieri, riconoscendo lo stesso privilegio anche ai comandanti che si sono succeduti nel comando della locale stazione partendo dal primo dopo la seconda guerra mondiale il maresciallo Fontana Pasqualino fino all'attuale luogotenente Pasquale Mennitto.
Accanto alle teche un manichino veste l'uniforme storica color cachi utilizzata fino al 1987.
Teca 3 - ripiano 1: una Lucerna con pennacchio appartenente al brigadiere Ragonese Rocco con accanto una giberna priva del fregio e della relativa bandoliera del carabiniere Claudio Gabriele.
Teca 3 - ripiano 2: casco guanti ed occhiali appartenenti al brigadiere Ragonese Rocco
Teca 3 - ripiano 3: REPLICHE INATTIVE della pistola Pistola Beretta mod. 92 FS e della Pistola Mitragliatrice Beretta mod. PM 12 in dotazione all'Arma dei Carabinieri.
Teca 4 - ripiano 1: ai piedi della scultura "Carabinieri nella tormenta" (messa a disposizione dal luogotenente Mennitto) troviamo la fiamma in metallo caratteristica dell'Arma, due alamari metallici anni '60 ed una antica foto originale in alta uniforme di proprietà di Anfosso Ivano
Teca 4 - ripiano 2: una miscellanea di gadget e distintivi inerenti l'Arma. Un carabiniere "action figure", un carabiniere in alta uniforme in ceramica, una palla natalizia adorna della "fiamma", un posacenere a forma di lucerna realizzato nel 1970,, un distintivo da braccio in tessuto XI BR. CC Meccanizzata, uno stemma in tessuto "nei secoli fedele".
Teca 4 - ripiano 3: manuale pratico per ufficiali del 30-12-1938, foglietto commemorativo Poste Italiane, cartolina postale "L'arma dei Carabinieri" con uniformi storiche, Cartolina postale CC e doganieri francesi a Ponte S.Luigi, etichetta "Amaro del Carabiniere", una confezione di fiammiferi con l'immagine dei carabinieri in alta uniforme.
Teca 4 - ripiano 4: oltre alle fotocopie di due cartoline postali raffiguranti carabinieri e doganieri italiani e francesi in servizio a Ponte S.Luigi e quella di un carabiniere ciclista, possiamo osservare una serie di foto scattate a Villa Ormond, a Sanremo, in occasione della esposizione organizzata da Ivano Anfosso e da altre due associazioni in onore dell'Arma dei Carabinieri, a cui ha partecipato, con divise e auto storiche, anche il museo storico dell'Arma di Roma. Le foto riproducono il manichino con il prototipo della divisa di un Uff. Carabiniere donna ed il relativo cappello ed alamari che era stato esposto in anteprima. Un'altra foto riproduce il manichino di un carabiniere in alta uniforme presso garitta.
Teca 5 - ripiano 1: ripiano dedicato ai figurini.
1 - Su una basetta rotonda, con affisso lo stemma del cappello del carabiniere Claudio Gabriele, autore di questo pezzo unico autocostruito, è rappresentato un Tenente dei Reali Carabinieri del 1885.
2 - Zaptiè 1939-42
3 - Carabiniere in tenuta da guerra, 1915
4 - Carabiniere in Mozambico, 1993-94
5 - Carabiniere in Libano, 1982-84
6 - Carabiniere suonatore di piatti, 1997
7 - Uff. Carabinieri in Africa
8 - Carabiniere con sciabola
Teca 5 - ripiano 2: ripiano dedicato ai toys.
1 - Carabiniere, 1884
2 - Ten. Carabinieri - terremoto di Messina, 1908
3 - Primo Corazziere, 1868
4 - Capitano Carabinieri a cavallo, 1848
5 - Uff. Carabinieri con spencer, 1873
6 - Carabiniere in prima uniforme, 1814
7 - Coppia Carabinieri in alta uniforme senza pennacchio
8 - Coppia di Corazzieri in uniforme del 2002
Teca 5 - ripiano 3: ripiano dedicato ai motocicli utilizzati dall'Arma.
1 - Moto in dotazione all'Arma dei Carabinieri
2 - Moto BMW in dotazione all'Arma dei Carabinieri
3 - Moto Guzzi 750 V7, 1986
4 - BMW R850 RT Corazzieri
5 - Moto Guzzi California Corazzieri, 1994
6 - Moto Guzzi Falcone 500, 1967
Teca 5 - ripiano 4: ripiano dedicato ai mezzi utilizzati dall'Arma.
1 - Elicottero Agusta 109 Power dei Carabinieri
2 - Motovedetta d'altura classe 800, 1998
3 - Autoblindo
4 - Autoblindo