La Genesi

L'Azzurra

E' lei la pietra dello scandalo.

Tutto è iniziato per gioco, nel settembre 2006, quando la necessità di sostituire la moto per mai troppo lodate volontà superiori, mi spinse a rispolverare una vecchia passione, quella delle auto d'epoca. Cosi, quasi per caso, scovai su Autoscout24 l'antenesiana di quella Mazda Rx-8 che nell'estate 2005 fece letteralmente sbavare me e quello che sarebbe diventato il mio primo fratello di rotore, Roberto.

Cosi, dopo un pò di telefonate, organizzazione fai da te, no Alpitur per trasportare la moto fino a Veniano, il 16 Ottobre 2006 portavamo a casa la fiammante Mazda Rx-7 I serie, auto fino ad allora semi sconociuta anche a noi.

Semi, perchè in govane età ne abbi contatto grazie ad un vecchio quanto sconosciuto cartone animato: A Tutto Gas, trasmesso su Italia 7 Gold e successivamente JTv. Sembrava passato un secolo, ed invece quel ricordo era rimasto vivo nonostante gli oltre vent'anni. Quell'auto l'avevo già vista.

Di seguito uno spezzone in cui compare l'Rx-7: è la verde in versione da gara, ma in altri episodi la si vede nella sua elegante versione stradale. Se interessati, andate qui, li ho uploadati io stesso.

21/09/2015

9 anni.

Un'eternità, di questi tempi consumistici, in cui "il vecchio" viene buttato, cestinato, e dimenticato per l'ultimo ritrovato tecnologico.

Vale per tutti, a volte purtroppo anche per le persone.

Sembra ieri quando ti ho incontrato per la prima volta, quando ci siamo visti dal vivo, io te ed il Pulc.

E non c'era storia, non ti si poteva non apprezzare...

Praticamente, 5 anni di luna di miele.

Fino a quel momento.

Quel 2011, quando portai a casa sfrontatamente l'altra, "quella giovane". Li iniziati ad offenderti (giustamente) un pò: le prime lacrime, dal vano motore.

Una sola volta, un pò d'acqua dal radiatore, e nulla più.

Non un grido, non un problema. Ma non accettavi una papabile sostituta, se pur di famiglia, come era la Mx-5.

Poi il tempo è passato, la convivenza era possibile, ma sempre più spesso venivi messa da parte.

"L'altra è più giovane, non patisce: tu sei preziosa".

E non erano bugie, era tutto vero: lo sentivi da come ti coccolavamo.

Andavano, venivano, tutte e tre, e tu non te ne sei andata: le hai "sotterrate" tutte.

Non c'è stato un attimo in cui ho smesso di guardarti con quegli occhi, sempre cosi innamorati, come il primo giorno.

Solo l'arrivo della Elford ti aveva rubato veramente un pò la scena, ma tu rimanevi la prediletta, lo sai.

Poi il problema.

Probabilmente ti stavamo stretti, la (mia) lontananza, il sempre minor tempo passato assieme, il sentirti trascurata.

Per un Wankel si sa, non va bene...

E cosi oggi ci hai salutato.

Rimane quella giovane con noi, perchè nessuno per ora l'ha voluta, e perchè necessita di meno cure.

Si, sempre quella maledetta scusa, che scusa (te lo prometto) non è.

E perchè sei un essere speciale, e vogliamo qualcuno, che si prenda cura nuovamente di te.

Ciao Azzurra, grazie.

Successivamente, l'amore per il rotore giapponese, nacque con il primissimo episodio della saga videoludica Need for Speed. Era l'anno 1994, il 3DO era la console all'avanguardia e quel videogioco il massimo del realismo possibile, per i tempi. Le foto patinate di Consolemania facevano il resto, fino all'uscita l'anno successivo, del medesimo gioco per PC. A quel punto, provare e vedere i filmati di quel rotary rocket giallo, semi sconosciuto in Occidente, mise in ombra tutti gli altri bolidi presenti, con una tecnologia a me sconosciuta.

Continua....

Con lei è nato tutto.

A volte penso, come dice qualcuno, che non siamo stati noi a cercare lei, ma che fosse lei ad aspettare noi.

Io ed il Pulc (Roberto) abbiamo dato il via ad una divertente quanto scapestrata avventura.

Si è conosciuto l'NSU Club, le splendide persone che lo gestiscono e gli altri che ne sono soci.

Ci hanno aiutato, noi sconosciuti, ad entrare nei meccanismi delle auo storiche.

Abbiamo trovato il secondo fratello di rotore, quello più grande, che ci ha insegnato praticamente tutto cosa ora conosciamo.

Ci hanno raccontanto storie di persone che non ci sono più, ma che avrei volentieri preso ad esempio, avendone le capacità.

Ho ritrovato un hobby che mi ha aiutato in momenti difficili a svagarmi un pò.

Quindi, per ora qui, grazie a Roberto, Gloria e Gilberto, Marco, Giacomo, Andrea, il babbo e sorella per non aver buttato le mie cose dal balcone, e sopratutto la volontà superiore.

Perchè tu già lo sapevi, vero Ma?