Presentazione e descrizione
L’attività prevede una narrazione animata ed interattiva di una fiaba. Il racconto, presentato su un albo illustrato di grandi dimensioni (1mx 80 circa) è narrato con l’ausilio di oggetti scenici che “entrano” letteralmente nei fogli e burattini morbidi che interagiscono tra loro e con i bimbi. Dopo la narrazione ciascun bambino ha l’opportunità di partecipare ad un GIOCO-LABORATORIO adeguato alla tenera fascia d'età, che prevede la decorazione di un burattino utilizzando materiali e tecniche miste. I burattini sono un tramite per esprimere pensieri ed emozioni. Particolare attenzione viene attribuita all’uso dei colori, alla composizione delle forme, alla percezione dei suoni al fine di guidare il bambino attraverso un percorso di esplorazione sensoriale completo.
La giornata di Mirillino
Mirillino si è svegliato ed è ancora un po’ assonnato. Si stiracchia sbadigliando e si alza dal lettuccio. E’ già ora, son le sette, della PRIMA COLAZIONE,latte,frutta e biscottini! Pronto per uscire il nostro cucciolo va all’asilo, dove lo aspetta una giornata scandita dai tempi e dai modi caratteristici della sua età. La giornata qui scorre tranquilla e la maestra con dolcezza e simpatia accompagna i cuccioli nelle loro attività: c’ è tempo per giocare, per imparare a stare insieme agli altri e scoprire tante cose nuove. Qui incontrerà uno stravagante amico, il Topolino Robertino, ghiotto di formaggi di ogni genere. Anche se molto diversi diventeranno ottimi amici. Poi la pappa tutti insieme, ma che bel divertimento. Per Mirillino giunge l’ora di tornare a casa e concludere la sua giornata con una bella nanna. I bambini si identificano spontaneamente con il simpatico beniamino del racconto il quale vive esperienze simili e vicine alle loro, imparando pian piano lo scorrere del tempo durante la giornata:la mattina,il pomeriggio, la sera e le attività ad esso associate.
La piccola delfina Meravigliosa
Nel mare infinito è nata una delfina: Meravigliosa è il suo nome. “mamma perché la mia codina è diversa da quella degli altri delfini?”; la mamma risponde “perché tu sei una piccola delfina particolare, ed essere particolari è una bella qualità”. Meravigliosa “ma così non riesco bene a danzare quando i miei amichetti nel tardo pomeriggio fanno il girotondo dei delfini”.
Mamma delfina, benché rassicurasse la piccola, in cuor suo era pensierosa e preoccupata, tanto da voler rendere felice la sua piccina ad ogni costo infondendole coraggio ed ottimismo. Inizia così la ricerca della felicità di Meravigliosa, grazie ai dolci racconti della maestra-sirena , a un soggiorno nel Regno incantato della Principessa degli Oceani e, soprattutto, all’ incontro con un bambino che danza sulla spiaggia al suono di una musica soave ed instaura con la piccola Delfina un rapporto tenero e ricco di emozioni.
Un suggestivo finale a sorpresa per questa tenera fiaba, dove essere diversi è una qualità, un pregio e non un difetto!
Brillina una stellina in viaggio
In una bella sera invernale in cui l’aria era frizzante e pulita una curiosa e audace stellina di nome Brillina decide di andare alla scoperta del mare che, azzurro di giorno, scuro di notte e grigio quando è tempo di burrasca, così tanto assomigliava allo spazio interstellare da lei abitato. Una bambina di nome Matilde, abituata a rincasare con la sua mamma di ritorno dalla nonna, camminando sempre con il naso all’insù pur tenendo per manina Sabrina la sua mamma, dice di averla vista…che fortuna…
Spesso Brillina da lassù, dal cielo, aveva visto strane creature saltar fuori dall’acqua e voleva proprio andare a conoscerle. Il viaggio non è lungo per una stella come lei agile e veloce, che fluttua attraverso pianeti che brillano e sono caldi come il fuoco ed altri così freddi che sembrano di ghiaccio . E dopo aver fatto uno spuntino sulla via Lattea con un balzo scende giù e si tuffa nell’ acqua fresca e salata, nuotando tra le onde spumeggianti. Iniziano così le avventure di Brillina che dallo spazio interstellare arrivò fino al mare. La piccola coraggiosa stellina imparerà a superare gli ostacoli che si presenteranno con astuzia e prudenza e a conoscere la bellezza della diversità che esiste tra tutte le creature viventi negli abissi e nel cielo, portando a termine una missione di vitale importanza che sarà a lei svelata dalla Regina delle Sirene, la quale vive in un meraviglioso castello incantato. Incontrerà Peppino il granchio pauroso, poi lo squalo Gigi, Messer Polpo e il nobile e triste Cavalluccio Bel Tenebroso al quale riuscirà a far tornare il sorriso. Matilde quando andava sulla spiaggia guardava il cielo sperando di rivedere la stellina di quella sera …E TUTTO AD UN TRATTO… Un finale a sorpresa ci insegnerà come è importante sognare e per sognare aiuta di sicuro guardare il cielo ed immaginare un mondo di cose belle.
La medusina Viola e il sasso Lillo
Nel mare azzurro e verde abitavano una medusina di nome Viola e un sasso di nome Lillo.
Erano ancora bambini ,nel loro genere, e crescevano insieme giocando e danzando fra le ondine e le correnti del meraviglioso mondo marino. “Lillo” diceva Viola “guarda come danzo, diventerò una ballerina” e Lillo” Certo Violetta sei una favola quando balli e se non fossi un sasso vorrei sempre essere il tuo cavaliere” – “Ma tu lo sei “ rispondeva Viola “ e non vorrei altro ballerino che te , mio amico migliore e mio fidanzato…con i miei tentacoli sollevo ondine che volteggiano intorno a te come tante ballerine. Sei il mio riferimento di scena e quando mi guardi mi fai sentire importante come una sirena”. I giorni di questa coppia erano davvero meravigliosi…azzurri e verdi i loro sogni favolosi…
Ma un giorno medusina si spinse troppo verso la riva per vedere da vicino una bimba che danzava come lei e che come lei aveva un costumino viola “ che bella –pensava- è come me …chissà a che specie appartiene e com’è” … “Non ti avvicinare così” Lillo gridava disperato “E’ pericoloso, ora torna indietro”… ma Viola era felice e curiosa e non conosceva la cattiveria. Ad un tratto “ signor Franco la prenda!.. è una medusa e i bambini sono in acqua…è pericolosa…la uccida subito…” chi parlava con tono alto e imperativo era una mamma di due bambini che non sapeva vedere oltre il proprio naso , che non sapeva pensare oltre la propria comodità, …purtroppo alcuni adulti sono così perche’ si dimenticano ti tenere il cuore fanciullo e agiscono per paura in modo insensato. Allora la bimba con il costume Viola , Matilde, gridò “NOOO Franco non lo faccia! quella medusina è nella sua casa, il mare, e basterà guardarla da lontano per non farsi pizzicare…non è pericolosa è una creatura meravigliosa, lasciamola tranquilla e non ci farà nulla di male.
Ma Violetta ormai era sulla spiaggia bruciante e perdeva i sensi sempre più…Matilde si avvicinò e piangendo con la sua ciabattina piano piano la accarezzo’…era ancora viva ma molto debole…Matilde senza pensare prese il suo secchiello pieno di mare e li la adagiò…la medusina si riprese e cominciò piano piano a nuotare…Matilde andò verso gli scogli ad ovest della spiaggia e li nel mare trasparente la libero’…Violetta cominciò a volteggiare e si allontanò verso il mare aperto…
La bimba in quel gesto vide la gratitudine della creatura selvaggia e provò tanto amore.
Una favoletta moderna per capire il senso profondo delle piccole cose e come spesso i piccoli ci insegnano a guardarle.
La paperotta Rosa : inizio a capire le piccole cose che per me sono grandi conquiste favolose
La paperotta Rosa viveva in un laghetto con la sua famiglia : la mamma il papà due sorelline e la nonna.
Tutti i pomeriggi la mamma andava a prenderla all’asilo e passavano da Giulietta la ranocchia pasticcera e la mamma le comprava uno dei suoi dolcetti preferiti. Poi andavano al giardino delle margherite e la paperotta giocava con le amichette e i piccoli amici. Poi un salto da Giacomo il castoro il costruttore di giocattoli…e uno dal ragno Giuseppina la bibliotecaria che custodiva libri antichi e moderni con fiabe straordinarie.
In fine a casa per cenare tutti insieme. Questo era l’universo di paperotta e li tante cose sperimentava e imparava…ogni giorno una piccola ma grande conquista…all’asilo condividendo le attività con gli altri cuccioli guidati dalle maestre, al giardino con le mamme e i piccoli amici, dal costruttore di giocattoli a provare i giochi, e dalla bibliotecaria per guardare librottini e poi a casa con un bel bagaglio di cose imparate.
Che bello alla sera addormentarsi con i racconti della nonna Elvezia. La luna e il lupo lo sanno…che il giorno dopo i piccoli tante altre cose impareranno.
La Nuvola Bianca
C’era una volta una nuvola di nome Bianca. Era amica di un fiore di nome Azzurro e con lui gli piaceva giocare e parlare…Azzurro un giorno le disse “sai Bianca ho tanta paura di innamorarmi di te, perché sono solo un fiore, e alla fine dell’estate i miei petali cadranno, i semini che tengo in me andranno a terra ed io spariro’..e solo la prossima estate, fra un anno, in qualche punto del prato un FIORE AZZURRO spiccherà fra i fili d’ erba…” “Ma Azzurro non devi aver paura, anche io sparisco talvota eppur gìà t’amo… son fatta di goccioline d’acqua, eppur felice…,sono bianca ma nel mio cuore ci sono tutti i colori… Me lo ha insegnato tanti anni fa, il mio vecchio amico Arcobaleno, dopo una giornata di temporale”…”di temporale?” chiese Azzuro “si di Temporale” rispose Bianca, ed aggiuse “Io mi trasformai in pioggia, cadendo poi sulla terra e nel fiume e giungendo fino al mare…poi con il sole, di nuovo risalendo in cielo come vapore, eccomi NUVOLA. Di prima mattina Azzurro si svegliò con il fresco delle goccioline di rugiada,…ad occhi chiusi sapeva che quello era l’abbraccio di nuvola Bianca. Dopo un’intera giornata trascorsa insieme… la nuvola Bianca volò in cielo, trasportata dal suo amico Vento, e poiché era l’ora del tramonto, divenne tutta rosa.
La giornata di Mirillino
Mirillino si è svegliato ed è ancora un po’ assonnato. Si stiracchia sbadigliando e si alza dal lettuccio. E’ già ora, son le sette, della PRIMA COLAZIONE,latte,frutta e biscottini! Pronto per uscire il nostro cucciolo va all’asilo, dove lo aspetta una giornata scandita dai tempi e dai modi caratteristici della sua età. La giornata qui scorre tranquilla e la maestra con dolcezza e simpatia accompagna i cuccioli nelle loro attività: c’ è tempo per giocare, per imparare a stare insieme agli altri e scoprire tante cose nuove. Qui incontrerà uno stravagante amico, il Topolino Robertino, ghiotto di formaggi di ogni genere. Anche se molto diversi diventeranno ottimi amici. Poi la pappa tutti insieme, ma che bel divertimento. Per Mirillino giunge l’ora di tornare a casa e concludere la sua giornata con una bella nanna. I bambini si identificano spontaneamente con il simpatico beniamino del racconto il quale vive esperienze simili e vicine alle loro, imparando pian piano lo scorrere del tempo durante la giornata:la mattina,il pomeriggio, la sera e le attività ad esso associate.
Topo Sandrino avviatore, sorvolando la città , racconta I MESTIERI
Sergio il lupo fa il dentista e i dentini di ogni cucciolo lui cura da vero artista.
Enrica la cagnolona rottweiler è una brava cuoca e nella sua trattoria si mangia bene e si gioca.
La barboncina Ernesta è una brava maestra che segue con cura i suoi piccoli allievi ed ogni suo racconto è una vera palestra.
Arturo lo spinone ripara le auto nella sua carrozzeria, e svolge il suo lavoro con passione e rara maestria.
Qui si racconta di alcuni MESTIERI, che da grandi si svolgono assai volentieri.
Da piccini si gioca, si impara e si scopre…ed immaginar quale sarà il mio mestiere è un pensiero divertente e ..precocei!!! Per ora li guardo e li osservo, e ad imitarli mi diverto!
Un originale racconto per stimolare la curiosità dei più piccini nei confronti di mestieri di ieri e di oggi.
Il coniglietto Dino
Vicino al bosco delle fragole viveva, insieme alla sua famigliola,un coniglietto di nome Dino. Il piccolo aveva un certo caratterino: simpatico,buono, dolce e premuroso con i suoi cari e i suoi amici, ma chissà perché ad un certo punto Dino si arrabbiava senza un apparente motivo e gli altri dicevano che “diventava cattivo all’improvviso”. Così talvolta arrivava addirittura a mordere o picchiare chi gli stava intorno e non voleva sentire ragioni. Il suo migliore amico, il riccio Pallino, proprio oggi è tornato a casa con un morso sulla zampina e Isabella la pecorella è sul prato che sta piangendo per le cose brutte che gli ha detto Dino. Enrica la cerbiatta, maestra dell’ asilo del bosco delle fragole, aiuterà il piccolo Dino a capire che quando qualcuno ci fa arrabbiare con o senza un motivo la cosa migliore è parlarne con mamma e papà o con le maestre o con i nonni ad esempio. La rabbia, come le altre emozioni, non deve essere nascosta, ma bisogna imparare ad agire in modo da poter convivere in armonia ed essere amici, perché tutti abbiamo bisogno di affetti sinceri.
Un tenero finale a sorpresa per questa deliziosa fiaba che ci insegna come tutti noi siamo a volte un pò monelli, ma, fin da piccoli, possiamo capire e cambiare per migliorare i nostri rapporti con gli altri e con il mondo che circonda
Filippo il maialino saggio
C’era una volta un maialino che si chiamava Filippo e viveva nella fattoria di Mago Asinello dove è possibile tutto ciò che è bello. Filippo se ne va a spasso per i prati verso il suo albero preferito che cambia con il mutare delle stagioni, l’albero di mele rosse: “Che buone!! Dopo aver mangiato una bella e dolce mela il nostro maialino incontra Cremino, il coniglietto e Rosso il Pesciolino. Filippo continua la sua passeggiata e vede arrivare volteggiando Eleonora la farfalla un po’ preoccupata, la quale gli racconta di aver visto lì vicino Nina la pecorella e il paperotto Ricky che stavano litigando e piangendo molto forte. Filippo, allora, li raggiunge e chiede loro “Perché state piangendo e perché litigate?” Filippo, maialino buono e saggio esorta i due teneri amici a fare la pace riuscirà a farli riflettere e risolvere i loro piccoli grandi problemi facendoli riflettere sul valore di come riciclare quel che sembra non servir più a nulla, dandogli nuova vita. Alla fine della passeggiata Filippo farà una bella merenda con i suoi amici e con il Mago Asinello.
Il Brutto Anatroccolo
C’era una volta un’anatra che covava le sue uova. Tra non molto si sarebbero schiuse. Poi si accorse di qualcosa di insolito: c’era un uovo più grande degli altri, che non aveva mai visto fino ad ora . Come poteva accadere ciò? Ma non si diede troppo tempo per pensare e da brava mamma anatra covò tutte le sue uova. Quando si schiusero ne uscirono anatroccoli morbidi e belli, ma da quell’uovo diverso dagli altri ne uscì un anatroccolo grigio e grosso. Mamma anatra lo amò egualmente esaltando le sue capacità di grande nuotatore, ma per il piccolo anatroccolo diverso dagli altri iniziò una vita piena di difficoltà, ripagata poi da un lieto fine. Una fiaba sulla diversità tenera, ricca di sentimenti e significati profondi che parla all’animo di grandi e piccini come solo il grande H. C. Andersen sa fare. I bambini sono accompagnati attraverso le vicende del brutto anatroccolo, dalla nascita alla sua trasfor¬mazione interiore ed esteriore dando significato soprattutto alla potenzialità di tutti i piccoli ana¬troccoli del mondo di cambiare e migliorare. Una storia senza tempo che ci commuove e ci coinvolge emotivamente nelle avventure di questa piccola, meravigliosa creatura che, con coraggio supera molte difficoltà ed impara a credere in se stessa.
Pollicina
Pollicina nasce da un fiore, è una bambina piccola piccola, con i capelli rossi.
Dorme in un guscio di noce, e un petalo di rosa è la sua barchetta dentro ad un bicchiere.
Un giorno mentre saltella sulle foglie del lago, la ranocchia la nota e con un balzo la porta via. La farfalla la vede e la conduce lontano, ma la coccinella la afferra e la vuole sposare.” Lasciala stare!” dicono le coccinelle in coro “ non ha il nostro vivace colore e puà neri non ne ha”… . Pollicina cammina su un prato, quando incontra la Cuoca Topa che la conduce nella sua casetta. “Ecco piccina prepariamo la torta di mele, vedrai è buona e mangiarla sarà un vero piacere”. Ma la Talpa vicina di casa ammirando Pollicina la vuole sposare, mentre la rondine alla buca accanto sta male…La cura Pollicina e la rondine torna in forze “vieni piccina ti porto fuori fra i fiori, i profumi e i colori”. Volano via le due, Pollicina aggrappata al dorso della rondine, e un castello tra i boschi si nasconde. Là troverà la felicità e l’amore incontrando un uomo piccino come lei, vestito di bianco, con ali trasparenti e un cilindro di raro candore. E’ il Re dei Gigli; con due coroncine si sposano i due piccoli splendori e Pollicina diventa Regina dei Fiori. Un ringraziamento infinito al favoloso Hans Christian Andersen per avercela donata.
Fiabe di Natale
Piccola Stella
Piccola Stella non è una stellina che brilla in cielo, anche se il suo cuore brilla di amore per ogni creatura esistente .Piccola Stella vive nel paese di Babbo Natale dove folletti, elfi e gnomi stanno facendo i preparativi per la festa più amata dai bambini in ogni parte del mondo.
Piccola Stella quest’anno ha un compito molto importante affidatole da Babbo Natale in persona: volare nelle case dei bambini e ascoltare i loro desideri che si trasformeranno in qualcosa di magico.
Piccola Stella da poco ha imparato a volare … è un angioletto davvero speciale: la sua mamma è una fatina dei boschi e cura tutti gli animaletti in difficoltà. Il suo papà è un elfo viaggiatore che ama far conoscere alla sua Piccola Stella le meraviglie del mondo per mare, cielo e terra e la accompagnerà nel suo primo viaggio alla scoperta del meraviglioso universo dei bambini, che non finiscono mai di stupirci con il loro spontaneo buon senso e la loro mancanza totale di pregiudizi.
Ciascun paese del mondo ha i suoi “angeli” rappresentati in forme differenti a seconda delle tradizioni culturali: possono essere animali o personificazioni alate, sono creature luminose o melodie musicali. In ogni caso sono figure protettive e/o magiche e benevole, capaci di infondere la calma necessaria per affrontare la vita con qualsiasi stato d’animo. Una fiaba di Natale riflessiva, molto vicina all’universo emotivo dei bambini e che riserva un suggestivo finale a sorpresa .”Siete pronti bambini a conoscere Piccola Stella, l’angioletto dei desideri?”
Rudolph, la renna con il naso rosso
“C’era una volta ed ancora c’è un paese lontano dove fa molto freddo e la neve è bianca e morbida come zucchero filato. E’ il paese delle renne. Ogni anno Babbo Natale viene qui a cercare le più forti e più veloci per trasportare la sua enorme slitta. Da quelle parti viveva una famiglia con cinque cuccioli di renna. Il più giovane si chiamava Rudolph ed era un piccolo particolarmente vivace e curioso, infilava il suo naso dappertutto. Si trattava di un naso veramente particolare. Infatti sempre, quando il suo piccolo cuore di renna batteva un po' più forte per l'agitazione,la gioia o la rabbia diventava rosso come un pomodoro e si illuminava. I suoi genitori ed i suoi fratelli amavano il suo naso, ma già all'asilo delle renne quei birbanti dei suoi compagni lo prendevano in giro e dopo alla scuola elementare. Egli ne soffriva molto”. Rudolph attraverserà momenti tristi ed altri pieni di gioia come l’incontro con la piccola Elfa dalle orecchie tremolanti che diventerà la sua inseparabile amica. La coraggiosa Renna dovrà persino affrontare il rifiuto di Babbo Natale preoccupato dal fatto che quel naso rosso avrebbe potuto spaventare i bambini nel buio. Ma, la notte di Natale, arriverà una bufera così intensa da non poter vedere nulla. Babbo Natale, allora, chiederà aiuto a Rudolph il quale con il suo naso illuminerà la notte e Babbo Natale riuscirà a portare i regali ai bimbi di tutto il mondo. Da allora Rudolph non si vergognò mai più del suo bel naso!
Fiabe di Halloween e del Carnevale:
I burattini si preparano per la sfilata del Carnevale!
…al ritmo di tante filastrocche e cantilene divertenti