PONENTE LIGURE 2023

3° giorno  -  17 ottobre 2023

73 km  -  kia niro

DOLCEACQUA

Il romanico ponte vecchio, con arco di m. 33, venne costruito alla nascita del nuovo quartiere del Borgo nel sec. XV per collegare le due parti di Dolceacqua.

Alla sinistra del ponte è situato l'Oratorio di San Filippo Neri, costruito nel 1714 da Andrea Conrieri per raccogliervi le salme della propria famiglia.

Dalla parte opposta del ponte è l’affresco dedicato ad Andrea Doria, opera del pittore Mario Raimondo, meglio conosciuto come Barbadirame.

Dalla Piazzetta d'Armi, caratterizzata al centro dal mosaico in pietra dello stemma Grimaldi / Doria, ci si addentra nei carugi, i tipici viottoli liguri.

Via Castello, principale arteria che porta in cima al borgo, è ricca di piccole botteghe variopinte, artisti, cantine e l’Enoteca Regionale.

Il Castello dei Doria (sec. XIII) fu nel Rinascimento una residenza signorile fortificata. Venne in parte distrutto da guerre (1744) e terremoti (1887).

Per ridiscendere ai piedi del borgo, è bene lasciare Via Castello e prendere altri carugi, scoprendo così ulteriori scorci caratteristici di Dolceacqua.

In Piazza Mauro sorge la barocca Chiesa di Sant’Antonio Abate, di origini quattrocentesche, che ingloba nel campanile una torre delle mura.

Fulcro del Borgo, il quartiere esterno alla parte antica di Dolceacqua, è Piazza Giuseppe Garibaldi, con l’opera Liguria Agreste.

Il barocco Oratorio di San Sebastiano (sec. XVII) è sede di una Confraternita che celebra il martirio del Santo con una solenne processione.

APRICALE

La Torracca è la piazza dalla quale si irradiano a cerchio le stradine che serpeggiano lungo le pendici della collina su cui è arroccato il borgo.

Il Castello della Lucertola (alla destra della chiesa) fu edificato dai Conti di Ventimiglia (sec. X) sullo sperone di roccia dominante la Torracca.

La Chiesa della Purificazione di Maria Vergine, risalente al sec. XII, è stata resa barocca nel 1760, mentre la facciata neoromanica risale al 1935.

La bicicletta fissata alla sommità del campanile della chiesa (ottenuto da una torre del castello) è l'opera artistica La forza della non gravità (2000).

A percorrere il dedalo di viuzze del borgo, si incontrano scorci caratteristici, panorami e pure dei murales affrescati sulle pareti degli edifici.

PIGNA

Si guadagna la sommità del borgo con stretti vicoli alternati a tratti scavati da bastionate di case, improvvise piazzette e ripidi collegamenti voltati.

Piazza Castello, che prende il nome dal non più esistente castello, è definita da nobili case con portali in ardesia. Da qui, bella vista panoramica.

La Loggia della Piazza Vecchia (sec. XV) è l'antica sede del mercato e del parlamento; è coperta da volte a crociera su bassi pilastri in pietra nera.

In Piazza XX Settembre è la Parrocchiale di San Michele Arcangelo (1450), con robusto campanile, portale a pseudoprotiro e rosone marmoreo.

Ai piedi della barocca facciata dell'Oratorio di Sant'Antonio è la fontana dei Canui, già presente in un documento degli statuti comunali del 1575.

Colazione e pernottamento a Sanremo all'Hotel Belle Epoque.

Pranzo a Apricale.

Cena a Sanremo al Ristorante Dick Turpin.


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