Obiettivi del colloquio

Negli ultimi decenni la ricerca archeologica sui siti rurali altomedievali del Sud d’Europa ha conosciuto un notevole sviluppo. I risultati di questa intensa attività hanno consentito di elaborare ipotesi sulle trasformazioni del territorio a partire da nuovi documenti, qualitativamente e quantitativamente significativi. Da queste analisi si sono potute capire le complesse dinamiche sociali e politiche in atto nelle campagne molto prima dell’anno Mille, nell’ambito, quindi, di un periodo sovente considerato dalla tradizionale storiografia coincidente con il punto d’inflessione della configurazione dei poteri territoriali.

Gran parte dell’attenzione degli studiosi si è concentrata su diversi indicatori archeologici in grado di spiegare l’intensità e il significato di queste trasformazioni. Tra questi, l’assetto insediativo o la visibilità delle élites nelle architetture e nella cultura materiale sono stati tra i principali parametri di lettura utilizzati. Sebbene l’analisi di tali indicatori abbia permesso di mettere in luce complessi cambiamenti, in tempi più recenti la maggiore consapevolezza dell’articolazione, a varie scale, dei diversi poteri e della conseguente loro natura e visibilità materiale, ha reso sempre più necessario il ricorso a strumenti di indagine maggiormente raffinati e di dettaglio. L’apporto di alcune discipline, come la bioarcheologia, si è, ad esempio, rivelato essenziale per l’analisi di importanti aspetti legati ai processi di controllo territoriale delle differenti élites.

In relazione a tali temi, l’obiettivo di questo convegno consiste nel concentrare l’attenzione sui documenti archeologici utili a comprendere le dinamiche di accumulo delle rendite agricole nell’altomedioevo europeo, in relazione alle forme di dominio in atto all’interno dei villaggi e dei centri di potere. L’indicatore privilegiato per analizzare tali processi sono i magazzini e i silos di granaglie e di altri prodotti agricoli, rappresentativi delle principali tipologie di rendita in natura di questo periodo. L’incontro rappresenta anche un momento di confronto maturo tra le diverse ricerche, svolte nel Centro-Nord e nel Sud dell’Europa a partire da questo tipo di approccio, aventi come tema privilegiato i processi di formazione dei diversi poteri locali. Il confronto tra le recenti esperienze di studio intorno a questo tipo di evidenze materiali terrà conto delle seguenti, principali problematiche:

1. I luoghi di stoccaggio, magazzini signorili e magazzini contadini: forme d’immagazzinamento (rapportabili al differente status sociale); dimensioni (in relazione ai quantitativi di accumulo a seconda dei tipi di potere associati); tecniche e tipologie costruttive; localizzazione rispetto all’insediamento in generale od a luoghi topici dell’abitato di tipo pubblico o privato; difese o chiusure delle aree di immagazzinamento.

2. Le rendite: prodotti specializzati o varietà; si raccoglie quello il territorio offre naturalmente, oppure esiste una richiesta concreta che orienta specifiche coltivazioni e produzioni; uso delle rendite (consumo deferito, speculazione, consumo diretto, etc.)

3. La dimensione diacronica del fenomeno, all’interno di un più ampio periodo compreso tra V e XII secolo.