Che strada prendere

Qual è il tuo bisogno?

Ognuno di noi è fatto in modo diverso. Alcuni sentono la necessità di capire come sono fatti. Ad altri serve agire, nel modo più concreto possibile.

Corpo e mente sempre in azione, allo stesso tempo, per attuare un cambiamento.

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"Soltanto" un po' curiosa

La prima volta che ho conosciuto Giulia, 36 anni, è stato a un laboratorio. Super esperta di psicologia, seguiva tutte le conferenze che poteva, ma ancora non aveva cominciato un percorso personale, perché a lei bastava così.

Ha scoperto che cosa significa passare dalla teoria alla pratica, mettendosi in gioco con le attività del laboratorio a cui ha partecipato e iniziando così un percorso di scoperta di sé molto più pratico e attivo.

Giulia è tornata a molti laboratori e poi ha deciso di cominciare un percorso personale per guardare, con la guida di un professionista, alcuni aspetti della sua vita che da sola non riusciva a risolvere.

Giovane e incasinato

Andrea è arrivato da me giovanissimo per i miei standard.Le persone che seguo sono soltanto dai 18 in su. Alle volte 17... Era una di quelle volte. Naturalmente è stato mandato dai genitori, però la seconda volta è tornato perché voleva lui.

L'ho accompagnato per un tratto di vita in cui stava scoprendo i reali significati di autonomia e libertà, entrambe competenze piuttosto onerose, perché comportano un senso di responsabilità ben formato.

Attualmente Andrea ha 23 anni, lavora in un ambito che gli piace e ha una relazione soddisfacente.

Un adulto in crisi

Gli adulti che chiedono aiuto sono tanti.

Da Angela, donna in carriera, che cerca una emancipazione emotiva nella vita privata, a Claudio che sta vivendo una separazione e cerca un nuovo se stesso.
Da Michele, genitore disorientato dall'adolescenza del figlio, a Grazia, piegata dai cambiamenti della vita, che deve fare il punto su di sé, per tornare a sorridere.

Anche l'età non è un limite, per lavorare su se stessi. Ho avuto l'onore di accompagnare verso la scoperta di una vita più serena persone intorno ai 30 anni, ma anche persone intorno ai 70, perché non è mai troppo tardi per guardare qualcosa che ci ha fatto male e togliere la spina che continua a pungere l'anima.