Questo sito internet riporta disegni di Anatomia umana e splancnologia .Tali immagini sono giuridicamente nonche' fisicamente dichiarabili 'riproduzioni eseguite a mano'.Si certifica che non sussistono illeciti tentativi di appropriazione a opere e/o testi ,in quanto tali lavori sono dimostrabili come 'schizzi' ,schemi ,copie figurali eseguite da Roberto Baserga.Ogni immagine e' seguita da una descrizione prettamente analitica,critica e tecnica come normale esposizione di linguaggio in riferimento all' opera figurativa trattata.Un linguaggio comprensibile e di riferimento al 'disegno anatomico'.In questo sito non sussiste alcun tentativo d'attività commerciale e/o professionale ,in quanto tali figure sono univocamente e giuridicamente interpretabili come 'classificazione' anatomica nel solo concetto 'di riproduzione eseguita a mano'.In riferimento anche all' importanza del disegno ,anche da un punto di vista analitico che esalta il linguaggio anatomico-figurativo.
Veduta laterale del cranio.
Disegno 'anatomico' a cura di Roberto Baserga
Nell' immagine si riconoscono le 'suture' che segnano il confine con i rispettivi complessi ossei (occipitale,parietale,frontale ,mandibolare) .
E' stato possibile disegnare il 'cranio' in una veduta ''laterale''.Nella sezione cosi' definita il cranio e' assemblato in diverse parti costituenti. Colte le suture perche' permettono di classificare correttamente ed adeguatamente i confini specifici delle ossa del neuro (cranio).
Una sutura coronale segna il confine rispettivo tra l'osso parietale e l'osso frontale.La sutura lambdoidea distingue l'osso parietale dall' area dell' osso occipitale.Mentre una sutura squamosa ,pone confine tra l'osso parietale e l'osso temporale.A sinistra del cranio si trova l'osso occipitale ,delimitato al suo interno da rispettivi solchi anatomici che giustificano la presenza di seni della dura madre .Dalla sutura lambdoidea ,il confine si allarga con l'osso temporale dalla forma prettamente irregolare costituito internamente da una rocca petrosa (ospitante gli organi dell' udito e dell' equilibrio).
L'osso temporale e' attraversato da una prominenza vistosa nel piano orizzontale ,anatomicamente nota come arco zigomatico :punto di giunzione con l'osso degli zigomi ,la mascella ,una parte dello sfenoide (la grande ala) e la sezione dove risiede il processo stiloideo temporale.
In tale posizione si trova una cavità che si interfaccia con la testa del condilo mandibolare (apofisi mastoide).Una seconda prominenza della mandibola appoggia tra l'osso mandibolare e il tetto dell 'arco zigomatico.
A giudizio di molti anatomisti,interessante e' la porzione di confine (molto percettibile nel disegno ) dell' osso zigomatico : in alto ,nel punto di comunicazione con l'osso frontale ,mentre in posizione ventrale con la mascella.
Il complesso arco e processo zigomatico costituisce una lamina modesta che va a delimitare le cavità orbitarie ,come profilo anteriore.La forma lobata dell 'osso determina la fisionomia facciale .La mascella rappresenta la parete di 'protezione' di visceri ,i seni paranasali e mascellari ; ed e' apparentemente costituita (benche ' rappresenta la superficie di congiunzione con l'osso nasale) da l'osso lacrimale e le cavita' orbitarie.L'osso mascellare presenta a destra ,una prominenza appuntita che va a delimitare il confine con i corni dell' osso nasale,il vomere;mentre alla base ,con rispettivi solchi tende a costituire l'arcata dentaria superiore.
Alla base della mandibola si presenta l'arcata dentaria inferiore ,presieduta da vistosi solchi e gobbe anatomiche ,rilevanti anche nei punti d'esamina dei capi d'inserzione dei muscoli mandibolari.Le cavita' orbitarie sono piu' assistibili da solchi nasali,parte della lamina cribrosa dell'etmoide e le fosse oculari.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Veduta frontale del 'cranio' umano.
Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga
Nelle rispettive immagini e' riportato il disegno che illustra la sezione del 'massiccio facciale 'in riferimento all' asse di simmetria e ai punti anatomici ,corrispondenti anche alle rispettive aree di riferimento.
Tenendo conto di una semplice suddivisione che vede distinguere una sezione esterna (esoscheletro) da una interna (endoscheletro) :le ossa che montano il cranio umano si classificano in due noti distretti .Neurocranio e splancnocranio ( osso dei visceri).Assemblato nell'osso frontale (in posizione perpendicolare alle cavita' orbitarie e osso nasale) diventa una struttura complessa che conta importanti distretti ossei,collegabili tra loro.Calotta cranica,processo zigomatico ,osso della mascella ,cavita' mandibolare ,osso nasale .Lo splancnocranio in riferimento a un asse di prospettiva va collocato in basso e avanti (contraddistinto dalla posizione anatomica del neurocranio ,riscontrabile in alto e posteriormente) e' reputato a ospitare visceri,terminazioni nervose e venose.Nella veduta frontale del disegno è insistito il massiccio facciale ,costituente le fosse oculari e l'osso nasale.L'osso frontale copre tutta la regione della fronte e confina in alto con la calotta cranica ;ai lati abbraccia l'osso parietale per mezzo di suture connettivali (tendenti a solidificarsi in fase di maturità di crescita ).Nelle sezioni orbitali ,ogni fossa e' montata da un frammento significativo dello sfenoide ,dell' osso lacrimale ,da una porzione ospitante il nervo oftalmico ,da una lamina dell' etmoide. Si riscontra ' nel piano centrale del massiccio facciale ''l' osso mascellare'' che ha una forma prettamente lobata al confine diretto con i processi zigomatici tra l'arco della mascella e la protuberanza della mandibola.In riferimento al processo coronoideo e' presente una piccola depressione che non nasconde i solchi dell' osso temporale.In posizione frontale il corpo della mandibola diventa scheletro del mento ,in allineamento con forma irregolare.L'osso nasale presenta all' interno lamine e cornetti lobici in base alla posizione di collocazione .Nel massiccio facciale e' possibile riconoscere l'osso temporale composto da prominenze dello zigomo ,al confine con lo sfenoide ,l'osso parietale e il processo zigomatico.L'ossatura interna dell' osso frontale e' costruita da un'impalcatura montata dall' unione dell' osso sfenoide (rispettiva sella turcica e ali) dalla lamina dell' etmoide e dalle rocche petrose temporali.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Veduta laterale del 'cranio umano'
Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga.
Sezione laterale ,particolare di riferimento :mandibola,osso mascellare,arcata dentaria superiore,osso temporale,arcata dentaria inferiore,osso occipitale.
Il disegno anatomico permette di considerare la fisionomia facciale ;in particolare l' osso mandibolare con l'apofisi mentoniera ,i solchi dell' arcata dentaria inferiore . Ramo e diramazione rispettiva 'processo coronoideo e apofisi mastoide .Nel corpo dell 'osso mandibolare e alla base si inseriscono i capi d'inserzione dei muscoli masseteri; l'osso temporale ( non e' stato volutamente disegnato l'arco zigomatico ,per consentire la classificazione anatomica della mascella e i punti di contatto con la grande ala dello sfenoide) e' munito alla base di una conformazione o lamina acuminata ,studiabile per gli anatomisti 'come possibile capo d'inserzione dei muscoli rotatori della testa e mandibolari-il processo stiloideo temporale.La mandibola .con riferimento alla protuberanza coronoidea :appaggia nell'area della mascella in una zona lobata e al confine tra l'osso temporale e il ramo destro dello sfenoide.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Veduta laterale del 'cranio umano' con riferimento ai muscoli della bocca.
Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga
Veduta laterale del 'cranio umano' con riferimento alle ramificazioni anastomotiche dell' arteria carotide.
Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga.
Disegno anatomico che affronta il punto di divisione dell' arteria carotide ,in prossimita' non convenzionale dell'osso ioide.
Il seno carotideo ( per capacita' di funzione pressorecettrice e di regolazione del ritmo cardiaco) e' apprezzabile a ridosso del margine anteriore del muscolo rotatorio del collo (muscolo sternocleidomastoideo).Contando la porzione interna della carotide (proveniente dal ramo dell' arteria carotide comune) attraversa la cavita' cranica .L'arteria permette in tale loco il riferimento sanguineo necessario agli organi interni.La corposa anatomia illustra ramificazioni che contano espressamente nell' osso facciale con i rispettivi punti di irrorazione con la regione 'temporo mandibolare',il punto di attraversamento dell' apofisi mastoide.
La carotide interna in aggiunta all' arteria basilare e altre collaterali collabora al rifornimento intracranico,per mezzo di un circolo ramificato ,detto anche poligono anastomotico del Willis .Uno strumento naturale e vitale che permette di evitare perdite di sangue e ritardi di rifornimento.
L'arteria carotide esterna interessa invece i punti del massiccio facciale ,transita obliquamente a confine tra l'angolo degli zigomi e il tratto naso-frontale;diventa cosi' arteria facciale destinata all' irrorazione della cute ,e della muscolatura mimica del volto.Ulteriori ramificazioni complesse campeggiano nella regione atlo-occipitale della ''nuca'' ;ma anche nell'area temporale che sta tra le rocche petrose esterne (arteria auricolare) e il tratto che passa nella regione temporo-parietale (in pertinenza al passaggio di sangue nel cuoio capelluto).
Le ramificazioni facciali,in prossimità della mascella irrorano le aree di interesse :cavita' boccali,nasali,arcata dentaria superiore e arcata dentaria inferiore.L'irrorazione dei bulbi oculari e' consentita distintamente dall' arteria oftalmica che passa nello speco vertebrale,nei lobi dello sfenoide.
Ulteriori ramificazioni si contano in prossimita' dell' arteria vertebrale ,ramo della succlavia che si porta ad attraversare il collo ,in noto distretto della regione cervicale per merito di fori 'in loco' ai processi trasversi in suddette vertebre e al grande foro occipitale.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Disegno anatomico che permette di apprezzare le ramificazioni principali dell' arteria carotide ,in riferimento alla posizione del massiccio facciale.Dalla divisione dell' arteria carotide comune ,l'arteria carotide esterna provvede in modo capillare all' irrorazione del volto e dei rispettivi distretti.Distintamente ricordato il punto di divisione ,a livello delle vertebre cervicali C3 e C4 :i rami dell' arteria carotide ricoprono con rispettive anastomosi la calotta cranica ,dividendosi in :arteria temporale (per la regione temporale) arteria occipitale (regione nucale) arteria mascellare (angolo del processo zigomatico) arteria oftalmica (in riferimento alle fosse orbitarie )arteria mandibolare (in riferimento al ramo di formazione che passa per la protuberanza mentoniera) arteria naso -frontale (in riferimento al ramo che passa nei distretti che interessano l'osso della fronte,l'osso lacrimale e le volte orbitarie).Tra il corpo mandibolare e l'apofisi mastoide sussistono plessi artero-venosi che permettono scambi vascolari e che oltrepassano le rocche petrose esterne in conto alle regione temporale e parietale del cranio.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Disegno anatomico che illustra distintamente il sistema venoso del cranio umano nell' esamina della vena giugulare e i rispettivi punti di irrorazione sanguinea.
La consegna 'diretta' di sangue interstiziale (povero di ossigeno e consistente di scarti metabolici dalle periferie al cuore) e' strettamente consentita da vene contigue a arterie di grosso calibro.Non sussiste nel cranio una vena con suffisso 'carotide' ; domina un grosso e imponente plesso che 'distribuisce' regolarmente sangue raccolto nei territori del neurocranio e delle cavità meningee :diretta destinazione alla vena cava superiore.
Il plesso permettente questo delicato compito e' la vena giugulare interna ,distintamente stimata 'vena che oltrepassa il collo'.Nel foro giugulare situato stabilmente nel cranio umano :ha la sua origine come 'ramo in piccole incisioni' posto tra le basi ventrali dell' osso temporale (sporgenze petrose) e il tratto a 'solchi ' dell' osso occipitale.Il decorso di sangue che proviene dalle vene craniche e dal substrato della dura madre (lamina meningea) ha una perfetta irrorazione.A livello dell 'osso ioide, l'interstizio tende a unificarsi in modo capillare con i vasi dei rispettivi distretti:faringeo,facciale,sublinguale,palatino,tiroideo;ma anche con sangue che proviene da territori precisi e omonimi all'arteria mascellare ,ai rami pterigoidei delle apofisi mastoidi e arterie mandibolari ,in confine anche con i seni sottomandibolari.
Tutte le vene craniche confluiscono nella vena giugulare interna ,poiche' necessita una ridistribuzione sanguinea passante dai territori della 'calotta cranica' e in conto ai seni sagittali e trasversi venosi.Per meriti di vene accessorie il transito sanguineo continua in distretti prettamente intracranici :vene bulbari (distretto oftalmico) vene angolari profonde (distretto nasofrontale).Vene masseterine (territorio di riferimento ai muscoli della bocca ed elevatori della mandibola) vene sottomandibolari (base della protuberanza mentoniera).Vene temporali ,vene auricolari e collaterali che campeggiano nei territori rispettivi dell' osso temporale,parietale e occipitale.La v. giugulare interna termina anatomicamente nonche' caudamente nell' articolazione sternoclavicolare e si associa con la vena succlavia per definire ulteriori ramificazioni anastomotiche. Assieme alla giugulare esterna e alle collaterali di quel territorio:costituisce il tronco linfatico giugulare.La vena giugulare esterna e' apprezzabile piu' in superficie (a livello del muscolo sternocleidomastoideo);confluiscono in quel vaso i rami venosi retromandibolari ,auricolari,nucali che portano sangue di conto alla regione atlo-occipitale,ma anche rami venosi interessanti la volta del massiccio facciale.La giugulare esterna tende ad unirsi e affluire nella vena succlavia in posizione anatomica definita , tra il manubrio sternale e la prima vertebra toracica.Sussiste anche una giugulare anteriore che ha origine definita nel territorio prossimale all' osso iode (in conteggio a ramificazioni con la vena facciale anteriore ) destinata a ricevere sangue dai muscoli rotatori del collo e delle rispettive regioni anatomiche.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Disegno anatomico che illustra i territori di 'passaggio' di sangue interstiziale dai seni cerebrali alla vena cava superiore.Tenendo conto di alcuni dettagli che si fondano principalmente nella valutazione morfologica delle tre meningi (dura madre,aracnoide,pia madre). La scatola cranica si presenta come una complessa entita' venosa ;la dura madre rispetto alle altre meningi e' un robusto film che tocca strati interni del cranio ,fungendo quindi da impalcatura di sostenimento.Segue caudamente una modesta protuberanza (falce cerebrale) che si conta nel territorio di confine a ciascun emisfero del telencefalo.A forma di volta e a rispettivo contorno della scatola cranica ,si trova invece il seno sagittale superiore.Fornito da un muro strutturale di endotelio (tessuto di rivestimento intracranico) e da sedimenti della dura madre. A ridosso della falce ,come margine di continuita' ,campeggia pero' il seno sagittale inferiore.Mentre in corrispondenza dell' osso della ''nuca'' (osso occipitale) si trova una lamina (che ha origini distinte e ben definite dalla divisione anatomica della falce cerebrale in quel dato distretto) : il tentorio del cervelletto.A livello mediale di quel vicolo si conta un piccolo ramo che funge da collegamento tra i seni sagittali :il seno retto.Al di sotto e in accordo con il grande foro occipitale ,il seno sigmoideo.Noto e imponente vaso venoso a composizione irregolare e che compensa direttamente il normale transito di sangue che proviene dai territori alti del telencefalo.A latere del cranio e in corrispondenza della sella turcica dell' osso sfenoide conta una formazione a reticolo : seno cavernoso ,vaso ricevente sangue dai territori oftalmici (vena bulbo-oculare) e da alcune regioni di conto al massiccio facciale..Nello spazio vicino alle vertebre cervicali ,il sangue e' portato direttamente alla vena giugulare che trattiene in un punto di convoglio ,l' interstizio che passa dai distretti atlo-occipitali con vene collaterali cervicali.Ma anche dai territori in prossimita' di confine con i nervi mandibolari e sottolinguali ,le terminazioni anastomotiche e i linfonodi insistentemente presenti alla base della protuberanza mentoniera e nella regione anteriore del collo.
Le ramificazioni che si vedono nel disegno anatomico :intrecciano come un 'albero fitto' il cranio ,unificando pero' i territori di ciascun emisfero.Formano cosi' a livello della base cranica e in ciascun blocco vertebrale (cervicale) :numerosi plessi che si incontrano con le terminazioni nervitiche .Nel massiccio facciale e' ben distinta la grande vena omonima ,che passa con ramificazioni ulteriori i principali distretti per poi proseguire a livello dell' osso ioide ;a completamento di sottorami che passano per la regione anteriore del collo ,con agganci alla vena cava superiore e alla vena succlavia.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Veduta laterale del 'cranio umano' con riferimento alle ramificazioni venose e nervitiche che interessano l'osso mandibolare e l'osso occipitale. La descrizione piu' adeguata andrebbe riletta con l'aggiunta delle terminazioni costituenti parte della regione cervicale e l'area rispettiva partecipante il tratto sottomandibolare e sottoioideo.Il disegno anatomico illustra cosi' un sistema prettamente complesso ,che va al di la' della semplice schematizzazione .E' possibile apprezzare le ramificazioni che attraversano la protuberanza mentoniera ,l'arcata dentaria inferiore e il ramo di collegamento con l'apofisi mastoide. Il tratto di unione con il processo zigomatico ,l'osso lacrimale e la lamina etmoide. In valutazione del distretto sottomandibolare :i muscoli elevatori della mandibola,il muscolo ioideo e il muscolo tiroideo.I rami del nervo ipoglosso nei punti di appoggio con l'arcata ventrale dell'osso mandibolare. La regione cervicale conta invece vene passanti il tratto spinoso delle vertebre ominime ,le vene collaterali e i processi trasversi con i i rispettivi fori vertebrali.Apprezzabile un sistema ramificato che campeggia nella suddetta area a costifuire il plesso cervicale ;insistito da formazioni che potremmo indicare come anastomotiche ,seppur in funzione prettamente nervitica.
Nell'area nucale : i muscoli omonimi e cervicali che hanno punti di inserzione con le vertebre cervicali ,i processi bifidi e spinosi.A livello sopra 'occipitale' predominano rami venosi che segnano il transito di sangue proveniente dalle regioni limitrofe e superiori.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Plessi nervitici in riferimento ai distretti sottomandibolari,ioidei e cervicali. Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga.
Sintesi diretta di come ubica il complesso sistema nervitico nella regione anatomica del cranio e le prime vertebre cervicali.Apprezzabile la posizione dei linfonodi ,ovvero le stazioni linfonodali che attraversano a 'contorno' l' osso mandibolare e in piccola parte l'apofisi mastoide;ma anche in confine diretto con l'osso occipitale e temporale.Una rete complicata di corpi nervitici che sembrano elementi anastomotici ,costituenti un groviglio in continuita' distinta con le vertebre cervicali;in collegamento anche con i fasci muscolari ,a loro volta innervati da ramificazioni collaterali.
La cavita' sottomandibolare si presenta come un ' impalcatura ,costituente i muscoli sopraioidei e sottoioidei;un ramo pertinente e derivato dal nervo ipoglosso detiene il compito di 'innervare' quella regione anatomica distinta.
La fitta rete a groviglio :insiste in anse succinte e dirette a collegare alcune aree di pertinenza ai muscoli sternotiroidei e sopraclavicolari .Nella nuca conta il nervo occipitale ,con rami campeggianti l'area omonima con secondarie e ripetute ramificazioni che vanno ad unirsi a linfonodi persistenti.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Base del 'cranio umano' con riferimento ai muscoli sottomandibolari.Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga.
Sezione del cranio in veduta ''antero frontale' profonda :che va a interessare secondo una disposizione prettamente complessa i muscoli che campeggiano distintamente l'area anatomica -sottomandibolare e ioidea. E' stato possibile isolare i dettagli dell' area facciale e nasale di prominenza dell' osso frontale.In tale esposizione :l'attenzione e' rivolta principalmente alla mandibola ,alle tortuosita' frontali e ai punti di collegamento con il muscolo massetere .Predominanti i dettagli ubicanti nell'asse passante per l'apofisi mastoide con il rispettivo capo d'inserzione del muscolo sternocleidomastoideo.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Veduta frontale della base del 'cranio umano' con riferimento ai muscoli della testa e del collo. Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga .
Disegno che illustra sinteticamente l'anatomia dei muscoli sottomandibolari e del collo.Apprezzabile il muscolo anteriore della testa che monta in quattro lembi e funge da collegamento con le vertebre cervicali e con capi d'inserzione nel forame occipitale.Distintamente coperta dalla protuberanza mentoniera:la parte nucale non risulta vedibile completamente se non in piccola parte.Per tale formazione e collocazione il muscolo della testa ha funzione di flessione in conto all' articolazione atlo-occipitale.Un muscolo coadiutore per tale attivita' e' il muscolo retto laterale ;si inserisce nel ramo sottomandibolare ,dividendosi in due nelle vicinanze della membrana che ricopre la regione atlo-occipitale.Collegamento diretto con l'arco anteriore e laterale dell'atlante e il foro occipitale. Il muscolo lungo del collo invece collega l'asse vertebrale e i processi trasversi delle vertebre del torace e della zona cervicale,inserendosi in contiguita' della linea mediana della prima vertebra C1 (atlante) .Campeggiano a lato del collo i muscoli scaleni :anteriore,medio e posteriore.Con una conformazione che insiste nei processi trasversi per finire a contatto con la prima costa vertebrale.Il muscolo medio e posteriore di quella medesima nomenclatura differenziano sinteticamente perche' toccano anche la seconda costa vertebrale.A lato della mandibola e' apprezzabile il m.massetere ,deputato ai movimenti necessari alla masticazione ,permettendo il corretto spostamento dell' osso omonimo.Nel disegno anatomico ,e' apprezzabile l'anatomia dei muscoli sottopalatini che insistono a determinare un' impalcatura stabile che coinvolge nel mantenimento dell' equilibrio i legamenti cruciformi,la vertebra C 1 e il forame occipitale.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Veduta laterale e frontale del collo con riferimento alle rispettive formazioni muscolari.Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga
Sezione particolare che interessa ,secondo una composizione prettamente complessa , i muscoli che campeggiano nell' area anatomica del collo: precisamente nei punti sottomandibolari, sottopalatini e ioidei. E' stato possibile isolare i dettagli dell' area facciale e nasale di prominenza ai pezzi dell' osso frontale.In tale esposizione,l'attenzione e' insistentemente rivolta alla mandibola ,alle tortuosita' e punti di collegamento con il m.massetere ,ai particolari ubicanti e vicini all' apofisi mastoide e con il rispettivo capo d'inserzione anatomico appartenente al muscolo sternocleidomastoideo.Nel disegno preponderante prevale la disposizione obliqua di tale muscolo ch ubica nella porzione antero-laterale del collo. Ha sovente quattro capi d'inserzione che interessano principalmente il ramo mastoide (apofisi mastoide) il ramo occipitale (nucale) e il ramo sternale (manubrio dello sterno) attraverso un tendine comune che passa per l'osso omonimo e collega il ramo clavicolare (appartenente alla clavicola).Il ventre del muscolo va a ricoprire il fascio vascolare del collo.Innervato dal nervo accessorio :la sua funzione e' di consentire movimenti rotatori della testa e inserimenti che determinano :l'inclinazione e contrazione.Ha origine nello sterno e termina nell' osso nucale (occipitale). Illustrati sotto la mandibola i muscoli digastrico anteriore,i muscoli ioidei che ubicano nella volta palatina.Il muscolo sternotiroideo ricoprente distintamente la tiroide .
Il muscolo digastrico appartenente alle formazioni muscolari che stanno sopra l'osso ioide. Anatomicamente montato da due lembi (anteriore e posteriore) contribuisce a modificare l'innalzamento e lo spostamento dell'osso ioide e della mandibola durante le fasi della deglutizione.E' innervato dal nervo facciale.A contorno della volta mandibolare predominano i ripetuti collegamenti con le stazioni linfonodali che tendono a intersecare con le posizioni soprastanti il muscolo trapezio e i punti rispettivamente prossimali alle regioni contigue dorsali.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Veduta frontale del collo con riferimento ai muscoli rotatori e masticatori.Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga.
Complessa illustrazione che tiene conto direttamente dell'anatomia del muscolo sterno-tiroideo ,ricoprente la ghiandola della tiroide.Interessante il punto d'inserzione :la cartilagine della laringe che sta alla base della ghiandola omonima.Sussistono rami confinanti il muscolo ubicante e passante lungo la tiroide (muscolo tiroideo).Formazione fibrosa deputata al sollevamento naturale ,durante gli atti volontari della deglutizione (porzione faringea).Il m.sternotiroideo e il m.tiroideo sono attraversati frontalmente dal m.sternoioideo. Tutti e tre i complessi muscolari partecipano attivamente al processo della masticazione;sebbene sussiste indirettamente un' azione coadiuvata a consentire sostegno all'impalcatura buccale.Persistono alla base della mandibola linfonodi e ramificazioni venose riconducibili (quest'ultime) ai distretti venosi di quella regione anatomica.Suggestiva la visione della base 'cranica' ,permettente anche di osservare direttamente la costituzione del muscolo massetere,montato a due lembi ,insistenti a livello dell'apofisi mastoide.Muscolo deputato nello spostamento corretto dell'osso mandibolare.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Muscoli laterali del collo.Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga
Disegno che riporta parte della regione anatomica del collo e del cranio senza il sistema venoso .E' stato possibile permettere un'analisi prettamente precisa ,che tiene conto delle principali formazioni muscolari :deputate allo spostamento e rotazione della testa (movimenti di flessione nell' articolazione atlo-occipitale). Alcune parti dei rispettivi muscoli sono state tagliate per consentire una piena comprensione delle diverse tipologie e distretti.Il m.sternocleidomastoideo interrotto in vicinanza della ghiandola tiroide :consente di visionare in dettaglio il lembo principale del m.omoioideo. Al di sotto dell' apofisi mastoide ,troviamo una serie di formazioni muscolari complesse :riconducibili ai rami del muscolo scaleno.Si riconoscono il m. di sollevamento della lama ,m.scaleno posteriore ,medio (seppur nascosto ) e superiore. Nell' arco mandibolare persistono i solchi anatomici e i principali dettagli del m.massetere che ha confini con i rami mastoidei.I muscoli sottomandibolari campeggianti come mera impalcatura buccale.In accenno nella regione stante sopra la lamina zigomatica e a ridosso dello spazio omonimo ;il m.temporale .Tale complesso muscolare ha origini dirette nella cresta ossea semicircolare della regione temporale :e capo d'inserzione nel punto interno del ramo mastoide. Il m. massetere ha origini nella parte inferiore e caudale dell' arcata zigomatica e tende a distribuirsi a fascio teso nell 'angolo 'mandibolare'- Sia il muscolo temporale ,m.massetere e i m.pterigoidei (quest'ultimi non presenti nel disegno anatomico) partecipano ai processi della masticazione.
La disposizione dei muscoli laterali del collo appare come un groviglio di legamenti spessi e continuita' muscolari che non permettono direttamente di trovare le ossa cervicali .Il muscolo trapezio nel corpo umano ricopre interamente il collo 'dorsalmente' ;allo stesso modo il m.platisma ricopre di quella regione 'la posizione frontale'.Il m. omoioideo ben visibile nel disegno :attraversa interamente il collo .
Ha origine insistita nella scapola (margine superiore) e per meriti di un tendine associativo :trova inserimenti nell' osso ioide.
Compito condiviso con il m.succlavio :mantenere pervio il ramo giugulare ,passante in quel distretto :durante i movimenti di spostamento assistiti alla deglutizione.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Veduta laterale del 'cranio umano' con riferimento ai muscoli della masticazione.Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga
Partendo dalla convinzione diretta che l'articolazione interessante l'osso mandibolare e temporale ,sotto nomenclatura 'ATM' -articolazione temporo-mandibolare :e' riconducibile come strumento accessorio che funge sia da cerniera e sia da disco ruotante nelle fasi di spostamento della mandibola .
La masticazione e' consentita da una serie di muscoli innervati dal 5° nervo cranico (nervo trigemino). Nel disegno anatomico e' stato possibile indicare i principali complessi muscolari ,escludendo le formazioni venose ;ma anche l'asse vertebrale.Prettamente visibile nel ramo mastoideo della mandibola il muscolo 'pterigoideo' .Quest'ultimo ha un' origine per estensione dello sfenoide e inserzione nella sporgenza condiloidea mandibolare. Sussistente un ramo interno che tocca la base dell'osso in vicinanza della protuberanza masseterina. Pterigoidei ,e non un unico muscolo di quella specie :danno il loro contributo alla masticazione ,sebbene un ramo esterno ha funzione diretta di aprire la cavita' buccale ,a livello dell' ATM.
Ben definito e strettamente visibile il muscolo massetere con origini nell' arcata zigomatica e inserzione nella base della faccia esterna della mandibola.Sotto la protuberanza mentoniera e' stato possibile isolare le terminazioni venose ,seppur persistente qualche ramificazione linfonodale.
E' sovente apprezzabile il muscolo digastrico che ha genesi nella protuberanza mentoniera ,con due ventri (anteriore e posteriore) trova inserimenti prima nell' osso ioide e poi con un ramo intermedio comunicante :raggiunge direttamente l' osso temporale (processo mastoideo). Sarebbe doveroso aggiungere anche i muscoli miloioideo e genioioideo (quest' ultimo poco visibile nel disegno) benche' coadiuvano alla masticazione e fanno parte dell' impalcatura del pavimento buccale .Contribuiscono pero' anche all'apertura della mandibola;hanno distensione anatomica longitudinale che conta in verita' dal mento all' osso ioide.Il m .temporale (in accenno nel disegno,sebbene ha una morfologia molto piu' estesa e richiamante la forma di un 'ventaglio') ha origini definite nella regione omonima temporale superiore e
inserimenti nell ' arcata zigomatica (lamina) :raggiunge distintamente il ramo mandibolare.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Muscoli sopraioidei e mandibolari.Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga
Disegno che tiene conto della sistemazione complessa di muscoli che stanno sopra l' osso ioide e muscoli contigui e passanti per l'osso mandibolare.Il cranio ripetuto in questo stacco :ha una leggera inclinazione e spostamento (dal proprio asse) all' indietro.Cio' consente di apprezzare diversi dettagli ;spicca la protuberanza mentoniera che precede l' impalcatura palatina ,ubicante con una serie di tendini e congiunzioni a fasci.Il m. digastrico con i principali rami 'anteriore e posteriore' ,seppur in aggiunta di una modesta prominenza che funge da naturale collegamento tra i due ventri . In accenno l' inserimento del muscolo massetere con i rispettivi punti di posizione ossei (condilo mandibolare e processo coracoideo).Muscolo che va ricordato perche' ha origini negli zigomi (arcata zigomatica) e termina nella faccia esterna della suddetta prominenza mandibolare .
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Prettamente evidente la protuberanza mentoniera ,assistita da fosse alveolari che nello stacco con i dettagli della mascella :esaltano una certa durezza e profondita' prospettica.
Disegno complesso ma pertinente allo studio anatomico e funzionale di formazioni muscolari mobili e deputate ai processi masticatori.Il massiccio facciale e' sovente 'disegnato' da un 'incisiva depressione in conto a due distretti ossei (cavita' orbitaria e osso zigomatico).L'osso mandibolare (che e' anche mascella inferiore) insiste nella posizione di legamenti e fasci che trovano spazi nell'arco e corpo mandibolare con rispettive annessioni:processo coronoideo e condilo.Nella parete superiore,nonche' laterale del cranio :prende consistenza il m.temporale.Origini chiare nelle creste semicircolari di quel distretto anatomico 'omonimo'.Curiosa e importante la collocazione profonda ,che pero' tende a concentrare fasci (dopo attraversamento della lamina zigomatica) nel terzo interno della mandibola.
i pterigoidei sono strutturalmente piu' deboli e benche' muscoli importanti nella masticazione ,hanno origini nella base del cranio (sfenoide).Attraverso movimenti fini e precisi ,consentono lo spostamento della mandibola ,determinando l'apertura buccale ;in sollecito diretto dell' articolazione temporo-mandibolare.Nel disegno anatomico il m.pterigoideo esterno ha un collegamento evidente con il condilo mandibolare .Ventralmente in quella depressione ,e precisamente tra condilo e processo coronoideo :campeggia il m. interno omonimo.
Il m.massetere invece ,dall'arcata zigomatica attraversa e appoggia 'obliquamente' la faccia lobica esterna della mascella (consistente in una prominenza, nota come protuberanza masseterina).Sussiste direttamente e sotto l'arco mandibolare una serie di complessi muscolari :m. sopraioidei che fungono da sostegno dell'impalcatura della bocca.Fasci e legamenti incrociano quello spazio -consentendo equilibrio e modulato spostamento della testa ma anche corretta postura .Percettibile il m. digastrico ,munito di un ramo anteriore che dalla sinfisi mentoniera ,raggiunge l'osso ioide per poi proseguire direttamente nell' apofisi mastoide (ramo posteriore) temporale.
analisi critica a cura di Roberto Baserga
Formazioni muscolari in riferimento al massiccio facciale e alla regione del collo. Disegno anatomico a cura di Roberto Baserga
Complessita' riferita alle formazioni muscolari insistenti nella regione del collo (m.lungo della testa,ramo posteriore del collo ) sebbene e' rintracciabile qualche collegamento legamentoso con spazi certamente sottoioidei e muscolari .Si presenta cosi' il m.lungo del collo ,come traccia che ha origine nel processo articolare della vertebra cervicale C3 (accennata quest' ultima nel disegno) sebbene altre origini ubicano nello standard umano:rispettivamente nella C7 e nei processi trasversi delle prime vertebre costali (T1e T3).
Se considerato il massiccio facciale con protuberanza mentoniera accentuata : persistono dettagli sufficientemente visibili del m.zigomatico inferiore residente nella sporgenza omonima .L'asse dell' osso zigomatico appunto, e' comunque una lamina con notevole sporgenza.Divide per costituzione l'osso delle 'guance'.Il lobo inferiore rivela una forma a triangolo 'rovesciato' ricevente i legamenti anche del m. massetere (m. masticatore) sebbene sussiste un ramo prossimale del muscolo superiore degli zigomi.La mandibola (di per se' unico osso mobile) e' montato da una base e un corpo perpendicolare (in questo stacco e' apprezzabile il m.temporale ,passante dalla lamina temporale ossea e cribrosa ).Nel processo mastoideo si trovano formazioni che contornano e confinano con la parte prossimale della nuca ,visibile la sutura lambdoidea disposta tra l'osso parietale e occipitale. L'anatomia mandibolare e' sovente rispettata come calco ,dall' osso ioide.In quello stacco vi sono legamenti e punti di inserimento del m.omoioideo .Quest' ultimo interrotto (nel disegno) in prossimita' della tiroide .Nella regione del collo conta anche il m. splenio della testa che ha origine distinta nella zona nucale e in prossimita' del nervo sovraspinato ma anche nei processi spinosi della vertebra C7 e T2 (dettaglio quest'ultimo non illustrato).Capo d'inserzione nell' apofisi mastoide.
Curiosa e' la sua collocazione :ricopre parti del m.della testa ,ed e' ricoperto a sua volta dai lembi del m.sternocleidomastoideo.Innervato dai rami cervicali ,trova sovente consistenza e determinante funzione nell'atto della rotazione e spostamento della testa.
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