Un dolce ricordo

Grazie, Giovanni!

Quella sera, dopo quasi due anni, eri appena tornato a cantare nel tuo coro ma, purtroppo, è stata solo un'illusione durata alcuni minuti prima che una veloce ambulanza ti portasse, inutilmente, in ospedale.

Ci siamo abbracciati per l'ultima volta.

Forse, dentro di te sentivi che non avresti avuto ancora molto tempo per rivedere i tuoi amici cantori e, così, senza lasciar intendere nulla, hai voluto farci l'ultimo regalo.

I ricordi vanno, inevitabilmente, ai nostri tanti viaggi in cui abbiamo apprezzato la tua profonda filosofia di vita, alimentata da grandi ideali e dalla tua avversione ad ogni forma di ipocrisia e di mediocrità.

Tu sai, Giovanni, che di notte i sogni degli uomini sono popolati dai volti dei cari trapassati e, spesso, di quelli degli amici che ci hanno accompagnati per un tratto della nostra vita.

Se, qualche volta, avrai voglia di infilarti anche tu nei nostri sogni, allora fermati un po', così che possiamo ancora cantare insieme, anche se solo per pochi attimi.

Siamo sicuri, amico carissimo, che, avvicinandoti in punta di piedi alla porta dell'infinito, con il tuo fare discreto da vecchio gentiluomo, avrai chiesto un posticino che nessuno, mai, potrebbe averti negato.

Grazie per tutto quello che hai donato a noi ed anche a coloro che hanno incontrato la tua generosità, grazie alla quale hanno ottenuto la speranza di una vita migliore, sebbene per te sia stato il momento più duro della tua vita!