Sisto V (Felice Peretti, 1585-90) fu uno dei Papi più famosi del Cinquecento. Abbellì Roma con grandi opere pubbliche, ma vessò il popolo di tasse. Il Papa, francescano di umili origini, fu durissimo contro i briganti e gli eretici, restando famoso per le esecuzioni in piazza. Pasquino fu sempre avverso a papa Sisto che emise addirittura un editto che vietava le Pasquinate, ottenendo questa risposta (la statua appariva con la pancia gonfia):
1) Crepo per non poter parlare.
2) Fu Nerone crudel, maligno e tristo
ma molto più di lui fu papa Sisto.
3) Dov'era il Santo Spirito,
il dì che i cardinali
elessero il pontefice?
Perdio, che fosse in estasi
in quell'ore fatali
che scelsero il carnefice?
4) (Pasquino compare con una rapa schiacciata in mano e un cartiglio appeso sul basamento):
Pontefice e Sovrano
Sisto ognora sarà frate e villano
Mi sia rotto il capo come questa rapa,
se mai più frate sarà papa.
5) (In morte di Sisto V):
Furti, dazi, gabelle, odi, rapine,
bolle, riforme, bandi, assalti e torti
carceri, esilii e mille ingiuste morti,
per la morte di Sisto ebbero fine.