Walking through the Apocalypse
Dopo più di quaranta giorni passati chiusi in casa, sembra di essere nel mezzo di una vera e propria apocalisse, e quale migliore esempio di apocalisse se non quella zombie. Ce ne sono a migliaia di storie, film e serie tv sugli zombie, il più classico è senza dubbio il racconto di “Frankenstein”; “La notte dei morti viventi” (Titolo originale “The night of the Living Dead”) è stato uno dei primi film mai girati sul tema. Opera del regista George A. Romeo, girato nel 1968, il film è un capolavoro cinematografico, che ha incassato più di 18 milioni di dollari in tutto il mondo. Ma in questo articolo non voglio parlare di questo, ma bensì di una serie tv che seguo da almeno 4 anni, la mia preferita: The Walking Dead.
The Walking Dead è stata mia fedele compagna durante questi giorni di quarantena, purtroppo a causa del Coronavirus, è stata rimandata l’uscita nei nuovi episodi, nonostante ci siano attualmente ben 10 stagioni con episodi da 50 minuti, sto prendendo il considerazione l’idea di riguardarla tutta da capo. Si tratta di una serie TV Americana ambientata durante un’apocalisse zombie. Rick Grimes è un vice sceriffo di Atlanta, che da un inizio tragico, diventerà il personaggio principale della fiction. Un giorno, durante un inseguimento insieme a due colleghi (tra cui Shane, che diventerà un personaggio molto importante nelle prime 2 stagioni), Rick viene stordito da uno dei malviventi e rimane in coma per pochi mesi. Al suo risveglio, si ritrova sul letto di uno ospedale abbandonato, cadente a pezzi. Confuso, Rick esce dall’ospedale diretto verso casa sua per raggiungere la moglie Lori e il figlio di 9 anni Carl. Fuori le strade erano completamente vuote, un po’ come lo sono di questi tempi e tutto era sottosopra, ma l’attenzione di Rick viene presa su un prato pieno di gente morta con una coperta bianca sopra. Lo attraversa guardando i corpi a terra fino a quando non incontra una bambina bionda con la faccia rovinata, in camice, con un peluche in mano; cerca di parlarle ma per risposta riceve solo alcuni grugniti, e guardando la bambina correndo verso di lui, Rick si dà alla fuga… Da questo punto in poi egli capisce che qualcosa è cambiato mentre giaceva incosciente in ospedale, e così incomincia una lunga avventura dettata da morte, sfide e coraggio.
Trovo interessante come, guardando le strade vuote durante questo periodo di quarantena, più volte mi sono ritrovata a dire: “Sembra di essere in The Walking Dead”. Lo scenario è uguale, magari senza corpi morti ambulanti, però l’atmosfera che si percepisce è la stessa; un clima di paura per cui andare fuori casa ci fa uscire dalla nostra comfort zone e ci sentiamo in preda agli eventi e meno protetti.
Bianca Morini (classe II Liceo delle Scienze Umane)
Matteo Riboloni (classe III Liceo)
In questi giorni di quarantena sto guardando la serie tv Carabinieri, ambientata nella piccola caserma di Citta della Pieve. Pur essendo presenti elementi di azione e poliziesco, prevalgono i toni della commedia e l'intreccio amoroso, tanto da rendere Carabinieri simile ad una soap opera. Giunta alla settimana stagione, la serie TV mi piace molto sia perché sono interessato al genere sia perché trovo azzeccata la scelta degli attori.