Libera...mente

RIFLESSIONI AD ALTA VOCE... intorno alla pandemia

Scrivere è...

Giorgia (classe terza)

Creatività e tecnologia

Si possono usare le tecnologie per imparare? Ecco un esempio

https://www.blendspace.com/lessons/OPNYERFagduKvw/la-vita-e-le-opere-di-giacomo-leopardi

Christian L. (classe terza)


Lettera ad un amico

Hey Adam come va?

Qui a Bari i contagi da coronavirus dilagano: ci sono circa 1000 casi al giorno. Da te in Australia non ce ne sono proprio.

Beati voi!

Beh in realtà ve lo siete meritato. Siete stati 7 mesi a casa senza mai uscire. Qui in Italia ci sono stati lockdown, seconde ondate, zone gialle, rosse e verdi che creano solo molta confusione.

Come già sai, ho visto il covid camminare in casa perché mio padre, purtroppo, è stato contagiato. Ma lo conosci com’è distratto nella sua indole! Non voglio esagerare ma forse è stata l’esperienza più brutta della mia vita anche se, tutto sommato, ci è andata abbastanza bene. Mio padre ha avuto soltanto la febbre e un po’ di affanno, mentre ci sono persone che vanno in ospedale. Io per fortuna sono sempre stato negativo così come mia madre e mia nonna. Ma stare 21 giorni a casa solo con mia madre è stato davvero dura. Io e lei, lei e io, anzi per fortuna che c’era il nostro cane Tiger. Abbiamo retto e ci siamo fatti forza a vicenda. Mi ricordo ancora quando l’ho saputo: stavo giocando sul letto al nostro gioco preferito quando mia madre, bianca cadaverica, è entrata in camera dicendo: “Arni, abbiamo una novità, papi è positivo”.

Adam, comunque, sono contento di quello che è successo. Evidentemente doveva succedere, mi ha fatto crescere e sento che sono molto maturato.

Per passare un po’ di tempo, la mia collezione di fumetti in questo periodo è aumentata. Ti sto superando…vabbè adesso non esageriamo :)

Ho saputo che a Melbourne hanno aperto un mega negozio di fumetti, il paradiso per noi nerd ahahahahah!

Il viaggio che avevamo programmato quest’estate con la mia famiglia da te in Australia, purtroppo, salterà. Quasi quasi è meglio perché non so se avrei resistito a 24 ore di aereo conoscendo la mia paura di volare. Ci rifaremo la prossima estate.

Scriviamoci più spesso, così ci sentiamo più vicini.

Un abbraccio.

Il tuo amico di sempre

Arnaldo

(classe seconda)

Sulla libertà di espressione

Durante questo periodo la mia classe ed io, ci siamo soffermati sul tema della libertà durante il giorno della memoria, dopo aver letto il libro L’Isola dei libri perduti e, in seguito, abbiamo letto numerose testimonianze sugli eventi accaduti nel passato. Forse per noi può essere qualcosa di scontato, ma se io vi chiedessi cosa sia la libertà per voi come mi avreste risposto? Partiamo dal semplice gesto del leggere un libro il cui tema è narrato nel libro che abbiamo letto, anche se all’inizio ero molto diffidente, alla fine il libro si è rilevato ricco di suspance e significato che noi ricevevamo attraverso dei simboli; un’isola considerata una prigione guidava la vita dei cittadini limitando la loro curiosità, la conoscenza ma soprattutto il poter leggere; ma quattro ragazzi stanchi dell’essere manipolati come burattini decidono di scappare animati dal desiderio di sapere cosa ci sia oltre le mura dell’isola e assaporare la libertà, spingendosi oltre i confini, costruendosi una propria opinione; uno di loro alla fine, come molti della nostra società, si lascerà sopraffare dalla paura e rinuncerà al viaggio, sottostando alle regole. Alla fine l’autrice non specificherà dove siano diretti i personaggi o se riusciranno a trovare la propria strada, ma secondo me la scrittrice voleva farci riflettere sull'importanza di affrontare quell’avventura pericolosa che forse sarebbe finita male piuttosto che rimanere in quel posto e non cominciare mai a vivere come si vorrebbe. Ciò a cui dobbiamo pensare è a quanto possiamo essere fortunati a riflettere con la nostra testa e poter esprimere i nostri pensieri scrivendo. Non succedeva così tanto tempo fa quando era normale che la Chiesa desse l’approvazione per stampare un determinato libro oppure imparare un certo numero di nozioni prestabilite e talvolta queste situazioni succedono ancora oggi ma, in questo caso, la libertà è in parte sapersi opporre e utilizzare il proprio cervello per fare quella che per noi è la scelta giusta e nel caso sia sbagliata sapersi arricchire ad ogni ostacolo; oppure ci potrebbero essere persone ignoranti che vogliono imporre informazioni ma attraverso la ragione possiamo stabilire se queste siano valide o meno non rimanendo solo degli spettatori. Oggigiorno possiamo decidere per noi stessi, ma se delle persone ce lo impediranno, dobbiamo difendere i nostri diritti, proprio come hanno fatto i ragazzi nel libro, riprendendo la propria vita in mano. Un esempio del riconoscimento dei nostri diritti si trova nella Costituzione, art. 21, ovvero l’abolizione della censura delle idee e il poter leggere ciò che si vuole; per far sì che ci siano miglioramenti del genere bisogna difendere la fascia di persone più vulnerabili cioè noi bambini, come dice la convenzione dei diritti dei fanciulli dell'Onu, art. 7, e bisogna dare a tutti le stesse condizioni di vita, un’istruzione di qualità , così che tutti possano rimanere informati e curiosi avendo una propria libertà.

Un altro fenomeno che limitò fortemente la libertà di espressione fu la dittatura di Hitler e di Mussolini, per questo ci siamo interrogati se fosse giusto uno Stato con un solo partito. Io penso che non sia giusto perché limita le persone a seguire una determinata ideologia politica, come successe per questo lungo periodo buio della storia, dove quasi tutti si lasciavano trasportare dalla corrente del dittatore senza pensarci due volte oppure non si esprimevano perché ci sarebbero state delle conseguenze negative. Per questo il 27 gennaio ricordiamo ciò che è successo, così che non succeda di nuovo. Quindi penso che tutti abbiano il diritto di scegliere i propri rappresentanti così da avere una pluralità di opinioni e mai nessuno potrà di nuovo imporre il silenzio e dettare delle regole senza potersi opporre, limitando così il diritto di parola.


Ilaria C. (classe terza)