mondo giovani

Figli e genitori 


SABRINA_________________

Classe terza

Famiglia,  la prima parola che ci viene insegnata da quando siamo bambini, un concetto facile, ma per certi versi molto complicato.

Ad essere sincera la mia famiglia ha sempre cercato di trasmettermi un’ ‘’idea di famiglia” , un’idea che i miei genitori speravano mi sarebbe rimasta impressa nel tempo e probabilmente avevano ragione, perché penso che se ti è stato trasmesso un concetto per una vita, cambiarlo è praticamente impossibile.

Ho sempre parlato apertamente con mia madre, nel suo concetto di famiglia c’è sempre stato il “dirsi tutto” e io l’ho sempre rispettato, tuttavia, crescendo, ho iniziato a parlare sempre meno. Con l’inizio delle medie ho imparato cosa dire e cosa è meglio non dire. Ho quindi iniziato a parlare maggiormente con i miei amici, alcuni di questi

 mi capiscono meglio di chiunque abbia provato a farlo sin dalla mia nascita.

Ogni famiglia e soprattutto ogni 

Disegno di CHIARA MARIA

Classe terza

genitore pretende qualcosa da suo figlio, esige qualcosa, e mi ritrovo a pensare che esistono due tipi di figli: quello/a maggiore,

che tende ad essere quello più 

chiuso, il disubbidiente, solo perché i genitori non sono abituati a ricevere dei «no», ad

"Arriva un momento in cui anche i figli devono trovare la loro strada e staccarsi dai genitori…se solo fosse così semplice farglielo accettare!"

assistere alle prime «ribellioni», avvezzi alla loro accondiscendenza da piccoli. Arriva un momento in cui anche i figli devono trovare la loro strada e staccarsi dai genitori…se solo fosse così semplice farglielo accettare!  E poi ci sono i figli minori, quelli che trovano la strada già spianata, quelli apparentemente ubbidienti, quelli tranquilli che non fanno mai niente e a cui i genitori non dicono mai “NO” perché hanno già affrontato i momenti più 

critici con il grande. Mi capita spesso di tornare a scuola e vedere mia madre ai fornelli, pronta a farmi la solita domanda : “Come è andata a scuola?”, e la mia solita frettolosa risposta: “Bene mamma”, anche se in realtà ci sono volte in cui la parola "bene" è l’ultima nel vocabolario e la prima nella lista delle scuse.

E pur di non raccontare quello che ci succede tendiamo a tenerci tutto dentro, ad alzare muri a chi prova ad entrare nel nostro caos in evoluzione.

La mia età: bella o difficile?

"Anche se ora chiudessi gli occhi e domani avessi quattro compiti in classe, troppe commissioni, io chiudo gli occhi e sono felice!"

LAURA_________________

Classe terza

L’adolescenza è un'età che corre, che passa davanti agli occhi come ignota. Ci vuole poco a

non rendersi conto che o passerai gli anni più belli o quelli più brutti della tua vita.

Basta poco per essere felici a quest’età: amici, famiglia, amore, passione, libertà e buona condotta. Poco per dire, niente in realtà di così scontato, perché sono requisiti che ad oggi non sono così facili da trovare.

Personalmente ritengo che preadolescenza e adolescenza siano uno dei periodi più

felici, ma soprattutto liberi e spensierati, che si possano trascorrere. Anche se ora chiudessi gli occhi e domani avessi quattro compiti in classe, troppe commissioni, io chiudo gli occhi e sono felice!

Questa è l’età delle prime volte, di nuove esperienze: primo fidanzato/a, primi viaggi senza i

genitori, prime vere uscite in centro da soli, primi festini, ma anche nuove ansie, nuove preoccupazioni, nuove amicizie e nuovo aspetto. È l’età dove ognuno di noi inizia a pensare

alla propria coscienza critica, alla propria idea guida, alla propria forza. Periodo in cui ci si trova in se stessi, in un posto sicuro e si scoprono nuove posizioni di pensiero. Si matura.

Succede tutto velocemente, infatti non è solo l’età delle prime volte, ma anche delle ultime.

Un giorno una mia amica mi ha detto: ”Senza accorgermene è stata l’ultima volta che in costume non avevo insicurezze; l’ultima volta che, sorridendo, mostravo i denti; l’ultima volta

che andavo a scuola senza ansia e senza preoccupazioni; l’ultima volta che ho pianto senza

bloccare il respiro.” Difatti, per quanto sia bello sfogliare ogni giorno pagine della nostra storia

é anche difficile affrontare questo nuovo e complesso periodo.

I genitori vogliono renderti un ragazzo/a autonomo, così di punto in bianco devi iniziare a

saper gestire i soldi, le amicizie, la scuola, i problemi e la figura personale. E così inizi a crearti

uno scudo forte per difenderti dal “mostro” che là fuori non ti vuole bene.

È anche un’età difficile per le sofferenze, amore, amicizie, genitori litigano, e tu vorresti

scappare. Ma non tutti sono in grado di crearsi un’armatura difensiva: ci sono ragazzi che si

ammalano, mentalmente e/o fisicamente, perché l’etichetta del ‘perfetto’ gli sta stretto addosso. Tutto diventa una sfida personale e, anche se qualcuno aspetta solo un tuo passo falso, devi trovare il coraggio e la forza di andare avanti.

Però poi mi fermo e penso: “Se fosse tutto "rosa e fiori", come tanti chiacchierano, il mondo

sarebbe un posto noioso!”. Così ho trovato il mio equilibrio e ogni giorno continuo ad imparare, a farmi forza per andare sempre avanti. E lo faccio come tutti gli adolescenti dovrebbero, con il sorriso!

Spero di contagiarli tutti.

IL RAPPORTO STUDENTE - VOTI

ALESSIA_________________

Classe terza

Molto spesso noi studenti ci ritroviamo a studiare fino a tardi a causa di una verifica o di un’interrogazione del giorno successivo.

Se prendiamo un brutto voto, abbiamo paura del giudizio dei nostri genitori, che penseranno che non ci siamo impegnati abbastanza o che non abbiamo dato il massimo; ma, in realtà, il voto è solo un numero, che con il passare del tempo dimenticheremo.

Sono convinta che tutti, almeno una volta, abbiamo pianto per un brutto voto, aspettandoci di meglio e temendo la reazione dei nostri genitori. Questi ultimi a volte sono comprensivi, ci chiedono in cosa abbiamo sbagliato e ci incoraggiano a fare di meglio, ma altre volte si arrabbiano e ci dicono che non abbiamo studiato abbastanza.

Penso che ogni studente di qualsiasi età si sia sentito, in alcune circostanze, un fallimento e abbia pensato, di fronte ad un 4 o un 5, di non essersi impegnato abbastanza.

Disegno di GRETA___________

Classe terza

In realtà i voti non parlano di noi e per noi e non dicono agli altri quello che veramente siamo; i voti non ci caratterizzano, ma sono un aiuto per spronarci a migliorare.

Sono solo dei numeri, che si possono sempre modificare migliorando con il tempo.

LA GIORNATA DEI DIRITTI DELL’UOMO

"La realtà di oggi ci mostra che molti di questi diritti non vengono rispettati come dovrebbero. In tutto il mondo, milioni di persone sono vittime di violazioni dei loro diritti fondamentali, che spesso includono discriminazione, violenza, ingiustizie sociali ed economiche"

ILENIA e GABRIELE_________________

Classe terza

Qualche giorno fa, il 10 Dicembre, è stata la giornata dei diritti umani. Una giornata in memoria del rilascio nel 1948 da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei Diritti Umani, nata per evitare che si diffondessero le atrocità della Seconda Guerra Mondiale (genocidi e massacri).

Dopo la deliberazione, la Dichiarazione fu tradotta nella maggior parte delle lingue del mondo proprio per diffondere i diritti fondamentali dell’uomo in tutto il mondo.

La giornata è importante proprio perché ricorda che i diritti dell’uomo sono universali, indivisibili, inalienabili, interdipendenti e interconnessi. Essa è suddivisa in 30 articoli e i più importanti sono:

- il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza;

- diritto al giudizio, alla privacy, d’espressione, di opinione, di pensiero;

- diritto all’istruzione;

- diritto d’asilo, di libertà di movimento; alla nazionalità, di proprietà;

- nessuna tortura e schiavitù;

- diritto dei lavoratori, diritto ad avere un tetto e cibo, diritto di essere liberi ed uguali e di non essere discriminati.

Il rispetto di tutti i diritti umani è indispensabile per garantire la pace, la democrazia e lo sviluppo sostenibile. Tuttavia, la realtà di oggi ci mostra che molti di questi diritti non vengono rispettati come dovrebbero. In tutto il mondo, milioni di persone sono vittime di violazioni dei loro diritti fondamentali, che spesso includono discriminazione, violenza, ingiustizie sociali ed economiche.

La mancanza di rispetto per i diritti umani non solo mina la dignità delle persone, ma crea anche un ambiente di instabilità e conflitto. Sebbene siano stati fatti progressi significativi nella promozione e nella protezione dei diritti umani, c'è ancora molta strada da fare per garantire che tutti possano godere pienamente di questi diritti.Uno dei principali ostacoli alla piena realizzazione dei diritti umani è la mancanza di consapevolezza e comprensione. Molte persone non sono a conoscenza dei propri diritti o non sanno come farli valere. Pertanto, l'educazione e la sensibilizzazione sui diritti umani sono fondamentali. È importante che le persone siano informate sui loro diritti e su come possono difenderli. Le scuole, le organizzazioni della società civile e i media possono svolgere un ruolo importante nel diffondere queste informazioni e promuovere una cultura di rispetto per i diritti umani. 

Per garantire che tutti possano godere dei propri diritti umani, è necessario affrontare anche le disuguaglianze sociali ed economiche. La povertà e la mancanza di accesso alle risorse e alle opportunità possono essere un ostacolo significativo alla realizzazione dei diritti umani. Pertanto, è importante adottare politiche che promuovano una distribuzione equa della ricchezza e che garantiscano a tutti l'accesso a servizi essenziali come l'istruzione, la salute e l'occupazione dignitosa.

Infine, è importante che le violazioni dei diritti umani siano investigate e che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni. È necessario un sistema giudiziario indipendente ed efficace per perseguire coloro che commettono abusi e violazioni dei diritti umani. Inoltre, è necessario che vengano istituiti meccanismi internazionali per garantire che le violazioni dei diritti umani non rimangano impunite.

In conclusione, la piena realizzazione dei diritti umani per tutti è un obiettivo sfidante,

ma fondamentale per garantire la pace, la democrazia e lo sviluppo sostenibile. Richiede un impegno collettivo da parte dei governi, delle organizzazioni internazionali, della società civile e degli individui stessi. Solo lavorando insieme possiamo sperare di creare un mondo in cui tutti possano godere dei propri diritti umani in modo uguale e dignitoso.

I DIRITTI DEGLI STUDENTI

"Fondamentale è il diritto alla libertà di espressione, di conoscenza e di religione di cui anche questo giornalino ne è un esempio.

Tuttavia, è importante sottolineare che i diritti degli studenti vanno di pari passo con le loro responsabilità e dunque i loro doveri"

ALBERTO_________________

Classe seconda

Lo sapevate che ogni studente ha diritto ad avere una valutazione tempestiva dopo un’interrogazione? Questo diritto e tanti altri sono racchiusi nello statuto degli studenti. 

Lo statuto degli studenti rappresenta un insieme di norme, regolamenti e principi che garantiscono e tutelano i diritti e le responsabilità degli studenti all'interno delle scuole. Questi diritti sono fondamentali per assicurare ai ragazzi un contesto equo, sicuro e favorevole ad un’istruzione chiara.

Tra i principali diritti vi è quello all'istruzione di qualità, che implica l'accesso a un'istruzione adeguata, inclusiva e senza discriminazioni. Gli studenti hanno il diritto di ricevere un insegnamento competente, basato su programmi educativi approfonditi e aggiornati, di essere valutati allo stesso modo senza differenze.

Il diritto alla sicurezza e al benessere è un altro aspetto cruciale del diritto degli studenti. Le istituzioni educative devono garantire un ambiente sicuro e salutare, prevenendo e affrontando qualsiasi forma di violenza o di discriminazione. Gli studenti hanno il diritto di sentirsi protetti e supportati dal corpo docente.

Fondamentale è il diritto alla libertà di espressione, di conoscenza e di religione di cui anche questo giornalino ne è un esempio.

Tuttavia, è importante sottolineare che i diritti degli studenti vanno di pari passo con le loro responsabilità e dunque i loro doveri. Gli studenti sono tenuti a rispettare le regole e le norme dell'istituto, ad impegnarsi negli studi e a contribuire positivamente alla comunità scolastica, a frequentare in maniera costante i corsi, a rispettare i docenti e i compagni e ad usufruire del materiale messo a disposizione della scuola in modo appropriato.

Tale statuto è stato pubblicato nel luglio del 1998 e nonostante gli ormai 25 anni, i suoi argomenti sono più attuali che mai. Basti pensare alla pandemia da Covid-19 che ha senza dubbio confuso le menti degli studenti, ma anche quella dei professori: comunicare tramite delle videochiamate, che prima si usavano principalmente per parlare con i propri cari, insegnare agli studenti che forse non stanno neanche ascoltando. Ovviamente anche gli studenti non ne sono usciti bene dal lockdown: lacune negli argomenti, difficoltà comunicative con altri ragazzi etc…

Dunque seguire questo statuto è fondamentale per non rendere la scuola un posto di rancori e ansie, più di quanto già ce ne siano.

L’OMOFOBIA

MARZIA_________________

Classe terza                                                                                                                                                                

L'omofobia, paura o odio nei confronti delle persone LGBT+, rappresenta una piaga persistente in molte società. Nonostante i progressi nelle leggi e nei diritti civili, molte persone LGBT+ continuano a essere vittime di discriminazioni, violenze verbali e fisiche, pregiudizi e marginalizzazione. Questo articolo esplorerà l'omofobia in diverse parti del mondo, analizzando le sue radici culturali, le conseguenze per la comunità LGBT+ e l'importanza di promuovere l'accettazione e l'uguaglianza. 

L'omofobia ha radici profonde in molte società, spesso legate a credenze culturali, religiose o sociali. In alcune culture, le persone LGBT+ sono condannate a causa di norme tradizionali e rigide regole nelle religioni.in diverse parti del mondo, la cultura influenza le percezioni sull'omosessualità creando maggior odio verso l’omosessualità.

Le conseguenze dell'omofobia vanno ben oltre le singole esperienze personali. Le discriminazioni che un singolo individuo subisce, può essere causa di depressione, ansia e suicidio. Allo stesso tempo ci saranno effetti sulla vita sociale, come isolamento e la discriminazione sul posto di lavoro, che contribuiscono a una disuguaglianza strutturale.

Un'analisi dei diritti LGBT+ in diverse parti del mondo rivelerà la vasta gamma di approcci adottati dalle nazioni riguardo alle questioni LGBTQ+. Saranno discussi i paesi che hanno fatto progressi significativi nella promozione dell'uguaglianza, contrastati da quelli che ancora devono affrontare sfide significative per garantire diritti fondamentali alle persone LGBT+.

Molte organizzazioni, governi e attivisti stanno lavorando incessantemente per combattere l'omofobia e promuovere un ambiente più inclusivo.

Una conclusione e che l'omofobia rimane comunque una sfida che richiede l'impegno di individui, comunità, governi e istituzioni globali. L'accettazione e l'uguaglianza sono fondamentali per costruire una società in cui ogni individuo, indipendentemente dalla sua identità di genere o orientamento sessuale, possa vivere senza paura di discriminazioni.

Disegno di CHIARA MARIA_________

Classe terza

LE EMOZIONI

VITTORIA_________________

Classe seconda

"L’amore è un sentimento fantastico: conoscere una persona e crescere insieme aiutandosi nello studio, ascoltandosi reciprocamente e dialogando mi fa sentire contenta"

Ogni giorno viviamo delle esperienze che contribuiscono a suscitare in noi delle emozioni: gelosia, tristezza, ansia, paura, gioia, amore. Ad esempio prima e durante un’interrogazione mi viene l’ansia, che mi fa battere forte il cuore. Dopo aver finito un’interrogazione penso sempre tra me e me: “Avrei potuto fare di meglio”.

Soltanto adesso sto imparando a gestire meglio questa emozione, grazie anche all’aiuto degli insegnanti, sempre gentili e sorridenti, che mi trasmettono la calma di cui ho bisogno, mi danno il tempo di riflettere senza mettermi ansia e cercano di mettersi nei panni di noi studenti evitando di darci tanti compiti.

Quando incontro un’amica che non vedo da molto tempo provo gioia e felicità. Poi ci sono le emozioni che provi quando vedi la persona che ami, a cui pensi la maggior parte del tempo, con cui ti senti a casa. L’amore è un sentimento fantastico: conoscere una persona e crescere insieme aiutandosi nello studio, ascoltandosi reciprocamente e dialogando mi fa sentire contenta.

La tristezza mi assale dopo aver preso un brutto voto oppure dopo aver svolto una verifica non eccellente: ma il voto si può recuperare, non bisogna temere.

La gelosia per la paura di perdere qualcuno e la possessività 

per questo motivo bisogna imparare a gestirle con l’autocontrollo.

Grazie alla scuola noi ragazzi non solo cresciamo culturalmente attraverso lo studio, ma impariamo sono emozioni che si possono provare e che non fanno bene:  anche ad affrontare i problemi e le difficoltà. 

Io personalmente sto crescendo molto e vedo in

Disegno di GIORGIO________

Classe seconda

me stessa dei progressi, riesco a gestire meglio le mie emozioni e sono molto fiera e contenta per questo.