Un nuovo giusto
Un nuovo giusto
Don Pietro Pappagallo è Giusto tra le nazioni.
Unico sacerdote fra le 335 vittime dell’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine del 24 marzo del 1944, il sacerdote di Terlizzi don Pietro Pappagallo ha ottenuto a Gerusalemme il riconoscimento del coraggio e della dedizione con cui ha sottratto alla morte tanti ebrei, oltre che soldati e antifascisti
Una vita dedicata agli ultimi quella di don Pietro Pappagallo, in un’opera di assistenza materiale e spirituale che durò fino all’ultimo istante della sua vita, quando il 24 marzo del 1944 nella cella numero 13 del carcere di via Tasso a Roma, i nazisti lo prelevarono per portarlo sull’Ardeatina e fucilarlo vendicando in questo modo 33 militari dell’esercito tedesco uccisi il giorno precedente.
Oggi è “Giusto tra le nazioni”, riconoscimento finora conferito a circa 22mila persone, fra cui poco più di 400 italiani, dalla Commissione costituita presso lo Yad Vashem di Gerusalemme, e che comporta l’iscrizione sul muro perimetrale del Memoriale dell’Olocausto e il conferimento di una medaglia e di una pergamena dallo Stato d’Israele ai suoi parenti.