Giovanni Virginio Schiaparelli

"Memoria poca, genio nessuno, molta pazienza e infinita curiosità di saper tutto. 

Questo è press’a poco il mio ritratto intellettuale."

Giovanni Virginio Schiaparelli nacque a Savigliano, in provincia di Cuneo, il 14 marzo del 1835

All’età di 19 anni si laureò in ingegneria idraulica e architettura presso l’Università di Torino iniziando fin da subito a lavorare come insegnante di matematica presso un Ginnasio torinese. 

Nel 1857, Schiaparelli riuscì a ottenere una borsa di studio a Berlino dove seguì vari corsi appassionandosi in particolare all’astronomia , diventando il secondo astronomo presso l’Osservatorio Astronomico di Brera. 

Nel 1861 Schiaparelli divenne il primo astronomo presso l’Osservatorio Astronomico di Brera e scoprì un nuovo asteroide che chiamò Esperia, nome con cui gli antichi greci chiamavano l’Italia; così, nel dicembre dell’anno successivo, il governo gli concesse un finanziamento di 19400 lire per l’acquisto di un telescopio Merz da 21,8 cm di apertura con cui si dedicò all’osservazione di comete, asteroidi, pianeti del Sistema Solare e misurazioni micrometriche di sistemi stellari binari.



Schiaparelli e l'astronomia

"Così, da bimbo di quattro anni, imparai a conoscere le Pleiadi, il Carro grande, la Via Lattea. D’un tratto si spiccò una stella cadente; poi un’altra; poi un’altra. Alla mia domanda cosa fossero, egli rispose che queste cose le sapeva soltanto Domeneddio. Io tacqui ed un confuso sentimento di cose immense e di cose adorabili si impadronì di me."

                 Questo è il primo incontro del grande astronomo con la vastità del cielo. 

mappa di Marte

Osservazioni di Marte

Schiaparelli scoprì la “geminazione dei canali“, che però si rivelò,  qualche decennio dopo, solo frutto di illusioni ottiche. 

Col passare degli anni Schiaparelli si convinse che le strutture della superficie di Marte, a partire dalle calotte polari ricoperte di neve che poteva sciogliersi e riformarsi, presentavano una evoluzione continua, che registrò con cura e precisione .

Pochi mesi prima della sua morte, avvenuta a Milano il 4 luglio 1910, venne pubblicata l’ultima delle Memorie per i Lincei, che confermò Marte come un pianeta “mutevole”, e che si conclude con il suo auspicio secondo cui la fotografia astronomica potrà, in futuro, aiutare a comprendere meglio i fenomeni che avvengono sul pianeta rosso. 

Osservatorio astronomico di Brera

L'osservatorio astronomico di Brera, fondato nel Settecento e tutt'oggi rimasto centro di studi, sorge nel Palazzo di Brera e successivamente nella Pinacoteca dell'importantissimo complesso di Brera, noto in tutta Europa per i suoi studi avanguardistici in campi differenti. 

             Alcune informazioni in più sull'osservatorio:

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