Cinque minuti con Luca Balestrero nuovo responsabile del settore giovanile del Saval Maddalena




Sta lavorando sodo per creare un nuovo progetto, con validi tecnici, innamorati di insegnare calcio, Luca Balestrero classe 1965, nuovo responsabile del settore giovanile del Saval Maddalena.

“Avevo voglia di ripartire, dopo alcune esperienze passate, ed è arrivata la chiamata del presidente del Saval Maddalena Pio De Marco che ho accettato dopo esserci confrontati. E’ bastata una vigorosa stretta di mano per iniziare la mia nuova avventura in giallorosso-afferma Luca Balestrero”.

Una società quella di via Marin Faliero nata nel 1980 per la ferrea volontà di un gruppo amici che decisero di fondare ex novo, un sodalizio calcistico, con in cabina di regia, il presidente Flavio Massaro. Da allora di acqua ne è passata sul fiume Adige, che attraversa la città di Verona. Da un anno è mezzo è subentrato Pio De Marco ,che sta percorrendo, con sagacia e attenzione, una nuova strada.

Quest’anno il Saval corre spedito in Prima categoria ed è stato inserito nel girone B con varie compagine vicentine e veronesi.

Prima di entrare nel duro lavoro di Balestrero, chiediamo a lui, quanto è importante la prima squadra per il settore giovanile.

“I giovani, seguono con partecipazione ed affetto, cosa combina la prima squadra la domenica pomeriggio in Coppa e in Campionato. Impara l’esempio che danno i giocatori  e un giorno sogna di vestire la loro casacca . Appartenenza al territorio e orgoglio di fare parte di un progetto in crescita, fanno il resto

Quali sono le tue esperienze nel calcio dei dilettanti?

“Ho iniziato nel 2005 come secondo allenatore nel settore giovanile del San Marco, dopo due anni, ha fatto il mister della prima squadra in Terza categoria. Dopo di che dalla panchina sono passato alla scrivania e sono diventato direttore sportivo della prima squadra. Ho avuto modo di conoscere il mondo dei giovani ,da padre di famiglia. Mi sono così innamorato del ruolo di diesse del settore giovanile. Ruolo che mi affascina tantissimo. Vanto altre esperienze nel Ponte Crencano, Team San Lorenzo Pescantina, Borgo Trento e ala Life fino al 2025, quando la società si è sciolta”.

Quali sono i tuoi obiettivi personali qui al Saval?

“Costruire delle buone squadre valorizzando i giovani e facendo gruppo. Creando un ambiente sano e tranquillo dove c’è prima di tutto il divertimento e poi arrivano i risultati sportivi. Giocare a calcio prevede il rispetto per i compagni, per la società, per il mister. La lealtà e la correttezza e perseguire  con attenzione, quello che ti chiedo il mister. Fare crescere i ragazzini con costanza, per arrivare, i più meritevoli, in prima squadra, lavorando sodo e con impegno”.

Che ambiente hai trovato al Saval?

“Mi trovo molto bene, tanta carica ed entusiasmo per andare lontano. Io e il presidente Pio De Marco, abbiamo le stesse idee. Pio è una persona schietta come piace a me. Ognuno ha il suo ruolo con responsabilità e fermezza. Non facendo il passo più lungo della gamba e con mister preparati.A breve comunicheremo delle novità”.

Quali sono le squadre del settore giovanile del Saval Maddalena di quest’anno?

“Primi Calci, Pulcini primo e secondo anno, Esordienti, Giovanissimi, Under 14 e Under 16 e Juniores Provinciale Under 19, oltre che naturalmente la prima squadra che gioca nel girone B di Prima categoria”.

Cosa c’è di bello nel fare il diesse in una squadra dilettantistica?

“Tante cose: che vanno dal confronto quotidiano con gli allenatori, lo scambio di idee non solo tecniche, vedere i genitori ed i giocatori felici di indossare la casacca nel mio caso del Saval. Lavorare nel sociale con modestia e chiarezza. Siamo una piccola famiglia che ha tutte le caratteristiche per alzare l’asticella. Da ex giocatore mi piacerebbe, che la prima squadra salisse di categoria, approdando in Promozione. E’ il mio sogno. Bisogna crederci e pensare partita dopo partita. Mentre per quanto riguarda il settore giovanile, possiamo raccogliere quest’anno delle belle soddisfazioni. Ne sono certo”.