CULTURA

GENNAIO 2019

L’ARTISTA METTE L’AMORE NELL’ARTE

Lo street artist Millo incontra gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Loreto Aprutino: “I miei personaggi sono la parte più pura di me”

A cura di Carolina Cau, Stefano Pierdomenico, Giovanni D'Amico, Alessandro Acciavatti

Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, è nato nel 1979 a Mesagne (in provincia di Brindisi). Ha compiuto gli studi di architettura ma poi, qualche anno fa, ha cominciato a dipingere sui muri facendosi così conoscere in tutto il mondo per la sua personale concezione di street art. È conosciuto soprattutto perché dipinge sulle facciate di palazzi in molte città del mondo.

Venerdì 7 dicembre 2018 Millo ha incontrato gli alunni della scuola media “G. Rasetti” di Loreto Aprutino, coinvolgendoli da subito parlando di una cosa molto importante che mette sempre nei suoi meravigliosi e simbolici murales: la sensibilità. Ha chiesto agli studenti anche cosa significa per loro questa parola ed essi hanno risposto che è la capacità in un essere umano di provare delle emozioni. C’è sempre un significato dietro le sue opere. Infatti, insieme alla sensibilità c’è l’amore: ciò che in molti modi fa muovere il mondo. Ogni opera, però, invia sempre un messaggio diverso a colui che la osserva.

Ma perché incontrare i ragazzi di Loreto? Per il semplice motivo che alcuni ragazzi di questa scuola lo hanno proprio visto mentre si metteva all’opera, così hanno pensato di invitarlo per parlare un po’ della sua vita da street artist.

L’arte è stata la sua grande passione sin da quando era un bambino: ora il suo sogno si è avverato.

Viene aiutato nel suo lavoro dalla sua attuale compagna di vita: con lei capisce se un’idea può essere buona o no. Le sue buone idee si trasformano in opere con un po’ di fatica. Esegue il suo lavoro con un camion con il cesto e impiega circa sei giorni per completarlo. L’artista ha creato molti murales e a suo dire non esiste un’opera migliore delle altre: per lui sono tutte uniche nei loro particolari e possiede un bel ricordo per ognuna di esse.

Come è già stato detto amava dipingere anche da piccolo; cresciuto avrebbe voluto frequentare il liceo artistico, poi però ha scelto il liceo scientifico, scelta che non ha influito sulla sua passione.

È capitato che qualcuno scambiasse una cosa per un’altra, è successo a una delle sue opere in Ucraina (proprio nel periodo della Guerra): essa rappresenta un uomo con i trampoli, ma è stato scambiato per un soldato con le protesi. Un piccolo equivoco.

Millo è rimasto molto colpito da come è stato accolto dagli studenti ed è stato anche molto felice di sapere che cosa pensano gli alunni dei suoi lavori. Piacciono tantissimo quei disegni in bianco e nero che a volte si incrociano con qualche schizzo di colore. Ma la frase che ha colpito il cuore di tutti è: “I miei personaggi sono la parte più pura di me”.

Guardate coi vostri occhi: https://www.millo.biz/