LUCENTO: QUARTIERE RESISTENTE
a cura degli alunni delle classi 1°A 2°A e 2°B "POLA"
e dei docenti Roberta Schiavello Giovanni Loporto
LUCENTO: QUARTIERE RESISTENTE
Storie di coraggio
In prossimità del 25 aprile abbiamo organizzato, insieme all’ANPI,un’uscita nel
nostro quartiere. Tante classi Pola hanno fatto questa particolarissima passeggiata.La 1° e la 2° A hanno inoltre coinvolto in questi itinerari anche la 5C della scuola Margherita di Savoia e la 5C della scuola P. Gemelli. Prima dell’incontro con l’ANPI abbiamo fatto tante ricerche a scuola per scoprire cosa legasse il nostro quartiere alla RESISTENZA.
Ma eccoci, finalmente a spasso per Lucento insieme al presidente dell’ANPI, Marco
Rubino che ci fa da guida.
La prima tappa è in via Foglizzo dove è posta una lapide ai caduti vicino alla chiesa dei Santi Bernardo e Brigida. Qui troviamo un bassorilievo centrale grande che raffigura una donna con un bambino al seno e quattro bassorilievi minori che raffigurano scene di guerra: i primi due raccontano scene relative alla Prima Guerra Mondiale, gli altri si riferiscono alla Seconda Guerra Mondiale, in basso vi sono i nomi dei caduti. Alle spalle del bassorilievo è posta la chiesa, sede di una importante radio clandestina partigiana durante la RESISTENZA.
Subito dopo ci siamo fermati proprio davanti alla scuola P.Gemelli. Qui, dopo l’8 settembre 1943, i tedeschi si insediarono e usarono il presidio come rifugio. Ma, negli ultimi giorni prima dell’insurrezione , furono costretti ad abbandonare la struttura che venne successivamente occupata dai partigiani.
La camminata prosegue verso via Goytre, angolo via Bravin dove è posta la lapide di Mario Roveri, partigiano residente in via Pettinengo 6. Qui c’era il famoso cinema Lucento dove Roveri si trovava il 7 aprile 1945 quando venne violentemente trucidato dai fascisti. Amici e parenti hanno creato, in sua memoria, una lapide assai diversa da quelle poste in città successivamente.
Dato che la RESISTENZA ha avuto inizio dalle periferie, l’ANPI ha scelto di farci soffermare anche nei pressi delle case popolari di via Forlì e di via Verolengo da dove provenivano, infatti, numerosi partigiani. In largo Borgaro,dove oggi ci sono gli uffici Telecom, un tempo vi era la Stipel. Durante la Seconda Guerra Mondiale questo posto divenne un punto di pronto soccorso gestito dalla Croce Rossa e dalla 34° brigata Sap.
La nostra camminata termina presso le Ferriere FIAT (oggi Parco Dora) specializzate nella produzione di acciaio, diventate, durante la Grande Guerra, un importante centro produttivo di bombe. Al suo interno operava la settima brigata Sap, composta da operai partigiani che aderirono alla RESISTENZA. Le loro azioni erano diverse: nascondevano ricercati, diffondevano opuscoli antifascisti, organizzavano sabotaggi. Quindi il ruolo nelle fabbriche fu importante per il consolidamento delle reti degli antifascisti.
Queste storie che vi abbiamo raccontato sono state raccolte in un opuscolo conservato presso il museo della scuola P.Gemelli. Inoltre, 1A , 2A e 2B della scuola Pola hanno realizzato insieme un itinerario digitale di questi luoghi che verrà
inserito sul sito/giornale della scuola.
redAzione – 2A Pola
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