Normativa Covid
Cosa fare in caso di contatto con
uno o più positivi
uno o più positivi
Gennaio 2022
Gli operatori sanitari devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato.
Contatti stretti a basso rischio
una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti
una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) o che ha viaggiato con un caso COVID-19 per meno di 15 minuti.
Contatti stretti ad alto rischio
Il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come:
una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
In caso di contatti ad alto rischio seguire le seguenti indicazioni:
(per tutti i contatti a basso rischio non è prevista quarantena nè tampone ma permane l'obbligo di seguire le norme abituali di distanziamento e protezione personale)
1) Non vaccinati o con seconda dose da meno di 14 giorni
quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine della quale deve essere eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo;
2) Soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, e che abbiano tuttora in corso di validità il green pass
la quarantena ha durata di 5 giorni, al termine di tale periodo deve essere eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo;
3) Soggetti asintomatici che:
- Abbiano ricevuto 3 dosi di vaccino
- Abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure
- Siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti
non devono effettuare la quarantena. Hanno l'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di Auto-sorveglianza termina al giorno 5.
E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi.
Cosa fare in caso di sintomi
Niente panico, monitorate la temperatura con il termometro e ossigeno e pulsazioni con un saturimetro
In caso di febbre contattare il proprio medico SENZA RECARSI DI PERSONA in ambulatorio o in pronto soccorso.
In caso di saturazione dell'ossigeno costantemente inferiore al 94% contattare tempestivamente il proprio medico o rivolgersi alla guardia medica o al pronto soccorso in caso di urgenza.
NUMERI UTILI:
GUARDIA MEDICA - 116117
Attiva nei giorni feriali dalle 20:00 alle 8:00 e nei prefestivi e festivi
PRONTO SOCCORSO - 112
Che differenza c'è tra quarantena, sorveglianza attiva e isolamento?
Quarantena e isolamento sono importanti misure di salute pubblica attuate per evitare l’insorgenza di ulteriori casi secondari dovuti a trasmissione di SARS-CoV-2 e per evitare di sovraccaricare il sistema ospedaliero.
La quarantena si attua ad una persona sana (contatto stretto) che è stata esposta ad un caso COVID-19, con l’obiettivo di monitorare i sintomi e assicurare l’identificazione precoce dei casi.
L’isolamento consiste nel separare quanto più possibile le persone affette da COVID-19 da quelle sane al fine di prevenire la diffusione dell’infezione, durante il periodo di trasmissibilità.
La sorveglianza attiva è una misura durante la quale l'operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza.
Per saperne di più
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