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PROGETTAZIONE DEL COMPITO DI REALTÀ
Creazione di un quaderno personale in cui inserire l’articolo di riferimento e i disegni delle attività svolte.
Anno scolastico:
PLESSO I. C. Pieveponte
SCUOLA Pieve di Teco
CLASSE 1°
Numero studenti 18
Durante il primo quadrimestre il team docente ha pianificato le attività relative al progetto interdisciplinare scegliendo di sviluppare i seguenti obiettivi di apprendimento riferiti alle competenze disciplinari di base:
Educazione motoria:
Saper rispettare le regole degli sport praticati, imparare ad accettare la sconfitta con equilibrio, vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti di chi ha perso
Lingue straniere:
Comprendere e saper utilizzare semplici parole con il supporto di immagini e attraverso l’espressione artistica.
Arte e Immagine:
realizzare produzioni di vario tipo, utilizzando tecniche, materiali e strumenti diversi.
Saper esprimere sensazioni, emozioni e pensieri in produzioni di vario tipo.
Educazione civica:
Comprendere i concetti del prendersi cura di sé, della comunità, dell’ambiente e rispettare le regole comuni di convivenza.
I docenti hanno scelto di focalizzare l’attenzione sulle seguenti competenze chiave trasversali:
Competenza sociale civica:
Partecipa e collabora al lavoro di gruppo
Interagisce positivamente con gli altri
Rispetta le regole condivise
Oltre alla valutazione degli obiettivi raggiunti, al termine di ogni attività verrà consegnata ai bambini una semplice scheda di valutazione di gradimento dell’attività.
LINGUA INGLESE
Le pagine del libro “The Peace Book” di Todd Parr
state visualizzate alla Lim e i facili testi in inglese, che ne sono il corollario, sono stati letti e descritti dall’insegnante madrelingua.
Il libro in questione permette ai bambini di approcciare il concetto di pace in modo semplice ma non banale, spostando spesso l’attenzione sull’idea di Libertà come presupposto imprescindibile della pace intesa come rispetto (degli altri, di sé e dell’ambiente).
Alla fine ogni bambino ha eseguito un disegno su una definizione di pace a scelta tra quelle illustrate dal libro. I disegni saranno inseriti nel libretto che gli alunni realizzeranno a conclusione del progetto legato alle Aree Interne.
LINGUA FRANCESE
L’insegnante madrelingua Lorie Joly ha presentato e letto il libro “Un meilleur meilleur ami”di Olivier Tallec. Una storia con protagonisti un fungo e una volpe e la loro amicizia. I bambini hanno ascoltato e guardato anche la versione digitale presente online su you tube e risposto in lingua francese alle domande dell’insegnante circa il loro migliore amico e cosa facessero di preferenza insieme.
Su un cartone da imballaggio riciclato è stata
riprodotta la scritta della parola pace, letterina per letterina appena imparata nelle lezioni di
italiano. Successivamente è stato pitturato il fondo del cartone del colore del cielo in azzurro con
la tempera, e appena questa si è asciugata sono stati incollati i tappi ricreando le forme delle
lettere.
Questo ha permesso ed evidenziato l’apprendimento e il consolidamento delle letterine e la
conoscenza della parola chiave del nostro progetto Pace.
I simboli della pace.
Sono state realizzate con materiale di recupero le forme dei simboli che in un primo step i bambini hanno pitturato a turno con le tempere (cuore rosso, colomba bianca, cerchio della pace bianco e nero) poi nella lezione successiva hanno completato con collage di piccoli oggetti per creare un effetto in 3d del medesimo colore (per il cuore, cuori in tessuto, coccinelle, bottoni; per la colomba il ramo d’ulivo vero nel becco, il bottone per occhio, e il cotone per le piume; perline adesive per il cerchio della pace).
Infine è stata realizzata la bandiera della pace su un altro cartone di base incollando sopra bastoncini colorati alternati nelle nuance per riprodurne l’arcobaleno di tinte.
Durante tre diverse lezioni in aula laboratorio di computer i bambini hanno realizzato elaborati grafici digitali con l’ausilio del programma Word art. In relazione all’argomento hanno discusso e scelto le parole più significative per loro per indicare il concetto Pace.
UN CUORE DI LANA
Ai bambini è stata distribuita una sagoma di cuore su cui erano stati praticati piccoli fori, un ago di plastica e un filo di lana di varie tonalità di azzurro. Sono state spiegate le modalità di uso del filo in modo da creare un disegno lanoso sulla figura senza seguire un preciso percorso. Sulle prime è stato per i bambini complicato prendere confidenza con questo nuovo strumento,poi quando sono riusciti a comprendere come portare a termine il lavoro sono venuti a richiedere un secondo e un terzo filo di differente colore perché lo hanno trovato divertente e piacevole.
LA SCATOLA DEI CUORI
Ogni bambino ha ritagliato una sagoma stampata sul foglio colorato A4 e, usando la colla, ha assemblato le parti corrette.Come secondo step sulla cattedra sono stati disposti materiali inaspettati come foglie, petali efiori secchi da cui è stato richiesto di ritagliare cuori. Al primo tentativo la fragilità del materiale ha creato timore nei bambini, ma con la scelta di usare attenzione e gentilezza nel secondo tentativo tutto si è rivelato più facile.
TANGRAM E TETRIS DEL CUORE
Tangram
I bambini hanno ricevuto ognuno una copia di un cuore rivisto in chiave tangram (puzzle cinese), colorato con la tecnica libera del pastello o pennarello, tagliato nelle parti selezionate, incollato su foglio colorato ricomponendo la forma originale. Alcuni bambini conoscevano il tangram come modalità di gioco ma non l’avevano mai vista riferita alla forma del cuore, quindi il lavoro ha sortito molto entusiasmo. Anche questo lavoro verrà inserito nel quaderno finale, per il compito di realtà.
Tetris
Ad ogni bambino è stato consegnato un foglio raffigurante un cuore “labirintico” raffigurante il gioco del Tetris, con l’aggiunta della scritta: “un sorriso porta pace nel nostro cuore”.
Dopo aver colorato e riflettuto sul significato della frase, è stato chiesto a ciascuno di illustrare ciò che provoca in loro un sorriso: un'immagine, un momento o un'esperienza.
“Il telo paracadute arcobaleno”. Con questo strumento, attraverso l’uso coordinato delle maniglie da parte di ciascun bambino, abbiamo iniziato a conoscere le diverse attività che è possibile realizzare. Da semplici movimenti coordinati abbiamo simulato il vento leggero fino a creare un vento sempre più forte arrivando alla tempesta, con i movimenti ondulatori delle braccia abbiamo poi simulato il movimento delle onde del mare.
RUGBY
MINDFULNESS clicca sulla freccia per leggere il PROGETTO
Il progetto mindfulness nasce per fornire ai bambini consapevolezza piena di quanto vivono e gli strumenti per poter essere coscienti delle esperienze, delle situazioni e delle emozioni che affrontano. Sono previste otto lezioni della durata di un’ora ciascuna, ogni lunedì dalle 11 alle 12.
Lunedì 20 gennaio è stato presentato il progetto ai bambini (dalla referente Asl del progetto Cristina Caprile e dalla psicologa che la segue Valentina Celi) e sono stati distribuiti i fogli che ho allegato nella cartella con le spiegazioni essenziali e il patto di classe. Successivamente sono stati fatti annusare, toccare e sentire oggetti di uso comune e non con gli occhi chiusi per stimolare i sensi lasciando la possibilità a ognuno di esprimere la propria percezione.
Lunedì 27 gennaio (assente la referente del progetto per malattia) abbiamo creato una lezione di ascolto e laboratorio sensoriale in classe: ascolto della canzone “Piano piano” di Giordana Angi che incita a fare le cose con calma, e poi piccole esperienze con gli oggetti posizionati sul banco prima con gli occhi chiusi e successivamente aperti per prendere coscienza piena di ogni loro caratteristica (tattile, olfattiva, uditiva…)
Lunedì 3 febbraio è stato distribuito il materiale per costruire una girandola: un quadrato pretagliato di carta bianca rigida da colorare a piacere. Durante il lungo lavoro artistico è stata distribuita una caramella che è servita come laboratorio sensoriale del gusto, di alcuni minuti di attenta osservazione prima di morderla e quindi mangiarla.
Lunedì 10 febbraio sono state completate le girandole assemblandole con l’ausilio di supporti in plastica per farle girare con il semplice soffio. Ognuno ha sperimentato la potenza del proprio respiro focalizzando l’attenzione sull’azione del respiro che si trasforma in un motore sostituendosi al vento. L’oggetto così creato diventa utile per scaricare il respiro a casa quando ci si sente agitati o arrabbiati, facendo uscire l’aria in eccesso.
Lunedì 17 febbraio è stato richiesto di respirare a occhi chiusi con la mano sul cuore o sulla pancia osservando il movimento del corpo e il flusso di respiro, cercando di visualizzare nella mente la sensazione provata. A fine esercizio è stato richiesto di disegnare lo stato d’animo pensato o sentito come se si trattasse del tempo atmosferico. Ogni bambino ha raccontato cosa esprimesse il disegno descrivendo l’emozione provata.
Lunedì 24 febbraio la lezione si è tenuta nello spazio della palestra della scuola al termine della lezione di educazione fisica. Ai bambini sono stati sottoposti esercizi di consapevolezza motoria, di equilibrio e un breve body scan in posizione supina. A ogni esercizio è seguito il momento di raccolta delle sensazioni provate e di espressione delle emozioni generate. La lezione ha riscontrato unanime successo.
Lunedì 10 marzo la lezione si è svolta in palestra, dapprima giocando con il telo paracadute e sostituendo gli eventi atmosferici con le emozioni, in modo da ricreare la rabbia e la calma. Successivamente si è cercato di far mimare l’emozione che veniva sussurrata nell’orecchio ai bambini seduti in cerchio usando però la parola pensata (colore o frutto) perché gli altri la potessero indovinare. Poi tutti insieme si è usata la parola maestra dicendola con tutte le emozioni conosciute(rabbia, gioia, tristezza, paura, disgusto, noia).
Infine si è fatta la camminata lenta dove da semplici burattini incapaci di camminare ci si è trasformati in bambini capaci di camminare avendo l’attenzione di come poggiare il piede (tacco e punta).
Lunedì 24 marzo è stato costruito il barattolo della calma. Ogni bambino ha portato un barattolo di vetro riciclato al cui interno è stata messa dell’acqua, della colla trasparente e a scelta di ognuno glitter colorati. Il tutto è stato mescolato energicamente e poi richiuso sigillando il tappo con la colla. Agitando il barattolo i bambini hanno visto agitarsi i glitter proprio come le emozioni per poi vederle calmare e sedimentarsi sul fondo emanando un senso quasi ipnotico.
Lunedì 28 aprile laboratorio previsto “la macedonia di emozioni”.