Pag 285, figura 3
La discussione della figura è confusa. La spiegazione del meccanismo non rende conto del fatto che le cinture si bloccano anche quando l'auto è ferma, se tirate con sufficiente forza.
Pag 296 - piano inclinato in presenza di attrito:
secondo il testo la figura 9 dovrebbe mostrare il vettore della forza di attrito (lungo il piano, verso l'alto). Il vettore non è presente. Segnalazione di E. Pugliese.
il paragrafo sul piano inclinato in presenza di attrito tratta unicamente il caso di un oggetto che sta scivolando verso il basso, in cui la forza di attrito è rivolta verso l'alto. Questa impostazione rischia di indurre gli studenti a pensare che l'attrito su un piano inclinato sia sempre rivolto verso l'alto (errore comune). Sarebbe opportuno esaminare il caso di un oggetto che, avendo una velocità nel verso della salita, risale il piano inclinato fino ad un punto di inversione del moto. Siccome anche questo caso la forza di attrito si oppone al moto, essa ha la stessa direzione e lo stesso verso della proiezione della forza peso lungo il piano inclinato (nel verso della discesa).
Pag 303: la seconda formula nel riquadro 5 (accelerazione lungo un piano inclinato con attrito) contiene un evidente errore. L'accelerazione di gravità non deve essere nella parentesi, ma fuori da essa: non è a = (g sen θ – μd cos θ) ma a = g(sen θ – μd cos θ) Segnalazione di G. Santoni, 3E 19/20. Inoltre andrebbe osservato che la formula vale per il caso di un oggetto che sta scendendo lungo il piano inclinato. Se l'oggetto stesse risalendo il piano (perché ha una certa velocità iniziale), la sua accelerazione sarebbe a = g(sen θ + μd cos θ) perché l'attrito contrasta sempre il moto.
Problemi
02: la legge oraria dell'oggetto non è scritta correttamente nel testo. La legge corretta è x(t) = 2 m + (5 m/s) t (sul libro c'è un "+" di troppo). In alcune edizioni mancano i segni di vettore. Segnalazione di E. Pugliese. Inoltre la legge oraria dell'oggetto non è completa, perchè mancano informazioni sulla componente y della posizione. Per ottenere la soluzione data occorre supporre che lungo y l'oggetto si muova di moto uniforme o sia in quiete. Infine, la soluzione fornita non risponde esattamente alla domanda fatta. Infatti quella che viene data è la componente cartesiana della seconda forza lungo l'asse x. Una risposta più chiara è: la seconda forza è esattamente opposta alla prima (sempre nell'ipotesi che il moto lungo y non sia accelerato).
06: la terzultima equazione a pag 307 contiene un errore. La componente lungo l'asse x della forza FE dovrebbe contenere un cos 30°, e non un sen 30°. Si tratta di un errore di stampa che non influisce sul risultato, visto che l'equazione successiva contiene il fattore corretto cos 30°. Segnalazione di M. Molineris, 3CSA 19/20.
16: il risultato fornito dal libro, 9,5·105 kg contiene un errore di approssimazione, dovuto probabilmente ad approssimazioni intermedie non necessarie. Esprimendo la soluzione simbolicamente in funzione dei dati, e sostituendo i loro valori, la massa richiesta risulta essere 9,6·105 kg. Segnalazione di R. Raccagni, 3D 19/20.
22: il risultato fornito è corretto, ma il numero di cifre significative appare incongruo rispetto a quello dei dati forniti. Segnalazione di G. Santoni, 3E 19/20 . In realtà i dati vanno considerati con due c.s. (vedere il commento negli errata corrige del capitolo 2). Utilizzando la notazione introdotta nel capitolo 2 i dati dovrebbero essere scritti come 4,1·103 N, 0,8·103 N, 1,2·103 N.
23: il risultato fornito è corretto, ma il numero di cifre significative appare incongruo rispetto a quello dei dati forniti. Segnalazione di G. Santoni, 3E 19/20. In realtà il risultato va considerati con due c.s., 1,3·103 N o 1,3 kN (vedere il commento negli errata corrige del capitolo 2).
35: il risultato fornito dal libro è corretto solo se l'accelerazione di gravità che agisce sui due stadi del razzo viene ignorata. Ma questa scelta appare poco plausibile "poco dopo il lancio". Segnalazione di E. Pugliese.
36: i risultati vengono forniti senza cura per le cifre significative. Segnalazione di G. Linguerri, 3CSA 19/20. Mentre il primo risultato può essere inteso come "1 esattamente", per via del III° principio, il secondo risultato dovrebbe avere una sola c.s. In alternativa, la massa dell'auto dovrebbe essere fornita con 2 c.s.
45: la soluzione fornita dal testo è errata. La componente della forza incognita lungo l'asse y è +5,0 N e non -5,0 N. Segnalazione di E. Pugliese.
46: il quesito a) del problema chiede il modulo del vettore accelerazione, ma la soluzione corrispondente dà il vettore e non il modulo richiesto. Il modulo è circa 31 N (utilizzando le componenti dell'accelerazione nella soluzione si ottiene un valore lievemente minore, per questioni di approssimazione).
48: la soluzione fornita dal testo non è in accordo coi dati iniziali. Affinché la soluzione sia quella fornita, la componente x della velocità iniziale deve essere 1,0 m/s e non 10,0 m/s. Segnalazione di M. Molineris, 3CSA 19/20. Lo svolgimento per gli insegnanti usa 1,0 m/s per la velocità iniziale. Se si utilizza il dato fornito nel testo, la componente x della velocità finale è 22 m/s e non 13 m/s.
49: la penultima equazione a pag 315 contiene un errore di stampa: la massa m viene misurata in N anziché in kg. Il risultato finale è però corretto sia numericamente che dimensionalmente. Segnalazione di M. Molineris, 3CSA 19/20.
50: l'esercizio pone tre domande, ma la soluzione risponde solo alla prima di queste. Segnalazione di N. Cavarra, 3CSA 19/20. La direzione dell'accelerazione è lungo la bisettrice delle due forze applicate alla barca. La legge oraria richiesta è
dove a1 è l'accelerazione calcolata, t1 = 10 s e
52: il risultato fornito dal libro, 14 s, è errato. Il risultato corretto è 1,4 s. Segnalazione di M. Molineris, 3CSA 19/20. In realtà l'esercizio è risolto correttamente negli svolgimenti a disposizione degli insegnanti, quindi si tratta di un errore di copiatura.
62: l'ultime espressione di a che si trova a pag 318 contiene un refuso, perché c'è un fattore mg di troppo. Non è (μs mg cos 10° - sen 10°)g ma (μs cos 10° - sen 10°) g. Segnalazione di M. Molineris, 3CSA 19/20.
64: il quesito è formulato in maniera imprecisa. Ciò che si vuole è il modulo della velocità del ragazzo (la velocità è un vettore).
73: l'esercizio pone due quesiti, ma viene fornita solo la risposta al primo, 16 N, che però è errata. Il risultato corretto è 1,6 N. Segnalazione di M. Molineris, 3CSA 19/20. La risposta al secondo quesito è "Il modulo della forza centripeta quadruplica" oppure "Il modulo della forza centripeta aumenta di un fattore 4" oppure ancora "il modulo della forza centripeta aumenta del 300%".
74: i simboli per i coefficienti di attrito sono invertiti nel testo del problema: μs,a = 0,95 e μs,b = 0,20. Segnalazione di M. Molineris, 3CSA 19/20.
81: il risultato fornito dal libro contiene un errore di approssimazione, dovuto ad un'approssimazione eccessiva e non necessaria di un calcolo intermedio. Il risultato corretto non è 0,42 N/m ma 0,43 N/m. Segnalazione di C. Maiorana, 3D 19/20.
82: la pulsazione calcolata nello svolgimento del libro è errata. Infatti, come si può leggere nei dati, la massa non è 0,50 kg ma 0,10 kg. Utilizzando il valore fornito la pulsazione risulta essere circa 22 rad/s anziché 10 rad/s come calcolato nello svolgimento. Segnalazione di G. Santoni, 3E 19/20.
83: per dimostrare che l'oggetto compie un moto armonico bisogna verificare che la sua posizione e la sua accelerazione siano legate dalla corretta relazione. Per fare ciò è essenziale utilizzare un sistema di riferimento opportuno. L'origine di tale sistema di riferimento non si trova nel punto in cui la lunghezza della molla non è quella "a riposo" (che corrisponde a una forza di richiamo nulla).
84: l'unità di misura della costante elastica contiene un errore: non è N ma N/m. Segnalazione di R. Raccagni, 3D 19/20. La seconda consegna chiede la distanza tra il ripiano e il centro dell'oscillazione.
90: il risultato fornito dal libro (18 cm) è errato. Il risultato corretto è, alla seconda c.s., 17 cm. Segnalazione di D. Casanova, 3E 19/20. La ragione dell'errore del libro è dovuta al fatto che il risultato è ricavato con due calcoli numerici che vengono approssimati eccessivamente. Evitando approssimazioni eccessive o, ancora meglio, scrivendo la lunghezza in funzione della frequenza, si ottiene il risultato corretto.
93: il libro di testo non riporta la soluzione dell'esercizio. La risposta è "in prossimità dell'equatore" (ma tale risposta deve essere motivata con un calcolo).
98: la soluzione viene fornita con un numero di cifre significative che non è compatibile con i dati. Affinché la soluzione abbia 2 c.s. la distanza percorsa deve essere data con 2 c.s., 8,0 km e non 8 km. Segnalazione di G. Santoni, 3E 19/20.
101: il risultato fornito dal libro, 47 s è errato. Il risultato corretto è 33 s. Segnalazione di I. Paglia.
102: i risultati forniti dal libro contengono errori di approssimazione, perché vengono forniti con 2 c.s. anziché 3 (il secondo risultato ne ha apparentemente 3, ma in realtà secondo la notazione ambigua adottata in alcuni esercizi del libro ne ha 2). I risultati espressi con il corretto numero di c.s. sono 2,99 m/s2 e 129 N. Segnalazione di I. Paglia.
104: entrambi i risultati sono arrotondati in maniera erronea. In realtà il libro sta dando i risultati con 2 c.s., perché considera l'ultimo zero come non significativo, secondo una convenzione fuorviante discussa qui. Valutando con attenzione il numero di cifre significative si scopre che i risultati devono essere dati con 3 c.s. (infatti sia g + a che g – a hanno 3 c.s.). I risultati corretti sono quindi 491 N (anziché 490 N) e 412 N (anziché 410 N).
Test
03: per coerenza, tutti i risultati dovrebbero essere forniti con due c.s. anziché con una.
Sei pronto per la verifica?
03: la soluzione viene fornita con un numero errato di c.s. Poiché i dati hanno 2 c.s. e il risultato è calcolato con prodotti e rapporti, esso dovrebbe essere 17 N e non 16,6 N. Segnalazione di G. Santoni, 3E 19/20.