Timonieri di Argo

Completata la sfida per la progettazione di un satellite da lanciare a 500 metri d'altezza!

LANCIO EFFETTUATO! 

Il 13 maggio 2023, al campo volo (nei pressi del comune di Molinella) viene attrezzata la base di terra per il ricevimento dei dati e viene effettuata la preparazione finale del Cansat. Il regolamento prevede che il Cansat venga portato con un drone all'altezza di 500 metri e poi rilasciato. Al momento del lancio il cielo si presenta molto nuvoloso e con piogge a tratti. 

MISSIONE PRIMARIA

Prima della partenza risultavano funzionanti i sensori di trasmissione dei dati per la missione primaria. Tuttavia, a causa di problemi tecnici, i dati non sono stati trasmessi in diretta attraverso LoRa, né scritti su scheda SD. Il nostro Cansat viene lanciato due volte, in seguito a un errore di procedura in fase di preparazione al primo lancio. Il satellite atterra in circa un minuto, rispettando i limiti di velocità previsti dalla giuria. 

MISSIONE SECONDARIA, UN RISULTATO INSPERATO!!

L'obiettivo della missione secondaria consiste nell'utilizzo di un timone posto in fondo alla lattina, collegato ad un servo motore, per un tentativo di pilotaggio verso la base. Il timone, a cui viene aggiunto un contrappeso di 35 g, ruota finché non trova l'angolo ideale e si muove soltanto nella fase di discesa. Durante il primo lancio la fase di volo e di atterraggio viene effettivamente influenzata dal sistema di controllo, come si può notare dal video che abbiamo realizzato. 

i limitiCon il progetto Timonieri di Argo, il Liceo Classico D’Azeglio ha partecipato per la seconda volta all’iniziativa nazionale CanSat, promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che sfida gli studenti a realizzare un mini satellite delle dimensioni di una lattina.


Gli studenti hanno l’opportunità di lanciare i loro CanSat fino a 1 km di altitudine


Oltre alle misure standard di pressione e temperatura, ci si pone l’ambizioso obiettivo (missione secondaria) di creare un sistema di pilotaggio automatico che, in base alla posizione ottenuta dal sistema GPS, possa riportare il CanSat alla stazione di lancio durante la discesa agendo su servomotori controllati dall'elettronica di bordo.

I costruttori si occuperanno di modellare e realizzare con stampanti 3D la lattina, creare il paracadute, progettare e costruire il sistema di pilotaggio automatico, collaudare l'antenna Yagi per le ricezioni delle onde corte dalla stazione di terra. 

I programmatori si occuperanno di realizzare l'elettronica di lettura dei sensori a bordo del satellite, sia sul piano hardware che su quello software in C++, incluso il sistema di trasmissione radio e di attivazione dei motori di pilotaggio con segnale GPS.

I ricercatori scriveranno delle macro in Python per analizzare i dati provenienti dal satellite e ricostruire così la traiettoria per verificare l'efficacia del sistema di pilotaggio. 

I divulgatori racconteranno l'avventura e la diffonderanno dal vivo e sul web, con documentazione e podcast, fino a spiegarla ai norvegesi del progetto Erasmus+.

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