Come si suol dire, se le azioni del governo differiscono così tanto dalle opinioni di chi discute nei bar, c’è un motivo. Il potere, come d’altronde la maggior parte dei temi di sociologia, è un argomento molto controintuitivo e i meccanismi che lo regolano sono spesso molto più cinici e sgradevoli di quanto la maggior parte di noi sarebbe disposta ad accettare. Ciononostante, esso è un fenomeno inevitabile in ogni tipo di società e per quanto potrebbe non piacerci, conoscerlo è sempre meglio che pensare di conoscerlo.
Neel Kolhatkar, autore di questi due corti (Circolo e Privilegi), è un comico, attore, youtuber australiano di discreto successo, famoso soprattutto per il suo stile di satira indirizzata verso entrambi i poli dello spettro politico della società post-modernista.
In questo corto vengono messi in risalto i vari meccanismi sociali e gli effetti che le ideologie di ogni tipo hanno sulla gente in gruppo. L’impostazione “ciclica” o “circolare”, come suggerisce il titolo, ci aiuta a riflettere sulle similitudini tra ideologie che normalmente consideriamo opposte e su quanto la morale umana possa essere soggettiva e influenzabile.
Uguaglianza, pari opportunità e molti altri temi simili vengono descritti in questo corto attraverso un gioco da tavolo. In pieno stile dell’autore, vengono messe in risalto caratteristiche, dinamiche e ingiustizie relative alle varie posizioni dello spettro politico; ma un colpo di scena ci invita a riflettere su quali siano le cause del cambiamento di direzione che la nostra società rischia di prendere.
Il secondo episodio di “Skam Austin”, versione americana del teen drama norvegese “Skam”, racconta le vicende di Meghan, sospetta nei confronti del suo ragazzo Marlon a causa di strani messaggi ricevuti da lui sui social. In questo episodio si vede più volte la coppia discutere a causa delle insicurezze di Meghan, sempre confortata da Marlon. Quest’ultimo le consiglia anche di farsi delle amiche per conto suo, dato che la ragazza ha poca vita sociale. Così, Meghan inizia a fare amicizia prima con Mary, che l’aveva consolata per un fatto avvenuto nell’episodio precedente, e poi con Kelsey, Josephina e Zoey. Kelsey è una ragazza molto solare, ma anche ingenua, che sta cercando a tutti i costi di formare un’altra squadra di cheerleader, ed è amica di Josephina, detta Jo, di origini spagnole. Infine, Zoey è musulmana e porta il velo. Sarà lei a far riflettere le ragazze sugli stereotipi e sulle convenzioni sociali in cui esse sono immerse, senza nemmeno accorgersene. L’episodio si chiude con le cinque ragazze intente a formare la squadra e a conoscersi meglio.
Banana è una serie britannica ambientata a Manchester: racconta storie di ragazzi, ragazze e ragazz* della comunità LGBT+. Protagonista di questo episodio è Scotty, ragazza lesbica e di colore, che si innamora perdutamente di una donna sposata incontrata alla cassa di un supermercato. Scotty fa diversi lavori, tra cui quello in un Call Center, del quale sfrutta l’accesso all’elenco telefonico della città per scoprire il nome della donna e dove questa abita. Grazie a ciò inizia a fare degli appostamenti davanti casa sua. Una volta però, viene scoperta dal marito, che la vuole denunciare per stalking, addirittura dicendo che la situazione era aggravata dal suo essere di colore. Scotty fa capire che non ha cattive intenzioni e che ha bisogno di lavorare: pensa solamente che sua moglie sia bella. La coppia, dispiaciuta per la situazione economica e sociale della ragazza, lascia cadere ogni accusa. Ciononostante, la donna, Yvonne, rimane colpita dal complimento, dato che nessuno le aveva mai detto una cosa del genere. Per questo incontra di nuovo Scotty, dicendole che con quella frase l’ha fatta riflettere, e ha deciso di andarsene. Non sa ancora di preciso dove e cosa farà, ma vuole cambiare vita. L’episodio si conclude con il marito che va a cercare Scotty al Call Center, incolpandola della fuga della moglie. Fortunatamente, Scotty viene difesa dai colleghi e dal capo.