Le "Idee" di Avanguardie Educative

1344 Scuole in un Movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola.

Il Banzi è Scuola capofila per Apprendimento Autonomo e Tutoring

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L’apprendimento autonomo mette al centro la responsabilità e la libertà dello studente rispetto al proprio percorso di apprendimento: insegnanti e studenti decidono i temi da approfondire e le attività da svolgere in base a piani e materiali didattici predisposti, lasciando progressivamente gli studenti liberi di decidere a cosa dedicarsi e di reperire il materiale necessario. Le modalità di lavoro sono individuale, peer to peer e di gruppo.

Inizialmente un “bias” è stato l’elemento che ha avvantaggiato lo sviluppo di tutto l’”ambiente” connesso con l'idea di apprendimento autonomo e tutoring: “le nuove generazioni sono senz’altro più esperte nell’utilizzo delle tecnologie". Studentesse e studenti, che sono capaci di auto-apprendere in uno specifico campo di interesse, se in possesso di altre competenze di tipo relazionale e gestionale, possono essere artefici di processi di condivisione o, addirittura, di processi di insegnamento/apprendimento?

Un piccolo gruppo di studenti ha provato ad elaborare ipotesi di formazione strutturate tra pari e/o rivolte ai docenti, per mettersi alla prova come conduttori di esperienze che, fino ad allora, avevano visto loro unicamente come “riceventi”. L’immedesimazione nell’altro (e non nell’altra parte) e l’immersione in un ambiente come progettisti/autori/conduttori, ha consentito loro di partire da un punto di osservazione completamente differente.

Il “prodotto” insegnamento/apprendimento è piuttosto sfuggente, difficile da fermare, impalpabile, non visibile. L’apprendimento è immateriale e non è oggettivabile, è personale. La questione del rendere visibili lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, ha reso necessaria la realizzazione della documentazione dei percorsi e dei loro processi di progettazione e realizzazione.

Tutto quello che viene agito dalle studentesse e dagli studenti coinvolti è documentato, con evidenze conservate in appositi spazi digitali condivisi e, successivamente, reso disponibile con operazioni di post produzione, lettura e futura ri-lettura con e per tutta la community del Liceo.

L’utilizzo, la manutenzione dei Device e lo sviluppo delle competenze digitali, sono stati gli elementi che hanno consentito di poter candidare il gruppo, con un’offerta credibile ed unanimemente accolta, per provare ad attenuare la fragilità tecnologica del sistema scuola. Recentemente il contesto è divenuto anche più sensibile per la pandemia purtroppo ancora in corso.

La formazione dei docenti sull’uso delle applicazioni adottate dal Liceo ha preso consistenza e, dal 2018 ad oggi, il bisogno di supporto e di accompagnamento è cresciuto con la consapevolezza che il ricorso alle tecnologie è elemento facilitante, non solo per ogni forma di comunicazione, ma anche di produzione, condivisione e cooperazione, aree queste, intimamente connesse con i processi di insegnamento/apprendimento.

Con l’acquisto di diverse e nuove tipologie di devices, largamente finanziati nell’ultimo anno, si è reso, poi, necessario stimolare pratiche che potessero adeguatamente sfruttare le potenzialità dei nuovi dispositivi.

Le necessità e le urgenze indotte dalla pandemia hanno fatto il resto. Supporto, formazione e accompagnamento in ambiente online, nel corso del 2021, hanno abilitato il gruppo come attore irrinunciabile nella vita della scuola.

Studentesse e studenti sono coinvolti attivamente nei processi inclusivi. Attività che prendono le mosse proprio dall’ingresso al percorso di studi liceale dei nuovi studenti, che vengono introdotti alla dimensione digitale dai loro pari. Una task force che solo quest’anno ha preso in carico circa 400 nuovi arrivi, accolti ancor prima che mettessero piede nell’ambiente fisico.

BanziNotes, a proposito di pandemia, è l’idea, trasformata in stumento/oggetto, che ha messo, e mette in relazione, in maniera asincrona, studentesse e studenti, attraverso la condivisione di appunti e di produzioni personali.

Il prodotto è tra le esperienze proposte nel “La Biblioteca dell’Innovazione”.

La peer-education, inoltre, si avvale oggi, nel Liceo, di una ulteriore tessitura che vede studentesse, studenti e docenti lavorare tutti insieme alla formulazione di un sistema strutturale, con tanto di bando di adesione (per i peer educator) e relativa impalcatura per la customer satisfaction, il tutto in una dimensione blended.

Biblioteca nazionale dell'innovazione. La nostra esperienza