Strategie operative e gestione dei casi di bullismo
Monitoraggio preventivo: periodico e diffuso tra docenti, personale non docente ed alunni per prevenire eventuali fenomeni di bullismo, attuando strategie efficaci.
Prima Rilevazione: chiunque osservi eventuali comportamenti aggressivi e/o denigratori può effettuare una prima segnalazione attraverso la modulistica presente in Istituto o reperibile on line sul sito della scuola. Può, ovviamente anche rivolgersi al Coordinatore di classe, ai referenti per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo di Istituto ed al Dirigente Scolastico, al fine di verificare che si tratti effettivamente di bullismo.
Segnalazione: chiunque (vittima, testimoni, docenti, genitori, personale ATA) all'interno della scuola rileva o viene a conoscenza di un atto di bullismo o cyberbullismo lo segnala immediatamente al Dirigente Scolastico ed ai referenti per il contrasto al bullismo compilando apposita modulistica.
Valutazione approfondita: dopo una prima valutazione dell’episodio segnalato, i referenti provvedono in tempi brevi a raccogliere informazioni, a ricostruire i fatti e valutarne la gravità attraverso colloqui individuali, ogni volta verbalizzati, con tutti gli attori coinvolti (vittima, bullo, sostenitori del bullo e quando necessario con la maggioranza silenziosa spettatrice). Durante i colloqui i referenti si astengono dal formulare giudizi e provvedono a che le varie parti si sentano accolte.
Gestione del caso: prioritaria è tutela della vittima, tuttavia la scuola non rinnega la sua funzione educativa nei confronti dell’aggressore attraverso colloqui personali e/o di gruppo, svolti dai referenti appositamente formati, e attraverso misure riparative e disciplinari (previste dal regolamento di Istituto). L’azione della scuola non si intende mai come sostituiva dell’azione penale, in presenza di reati essi verranno denunciati alla competente autorità giudiziaria.
Monitoraggio: i referenti assieme agli insegnanti monitorano strettamente l’evolversi delle dinamiche e il rispetto dei processi tutelativi e riparativi avviati e nel caso programmano ulteriori interventi. Il monitoraggio prevede sempre, oltre l’osservazione, un colloquio con la vittima e successivamente con il bullo e, in qualche caso, con gli altri soggetti coinvolti.