Il bullismo è un insieme di azioni aggressive, intenzionali e ripetute nel tempo all’interno delle relazioni tra coetanei, perpetrate in modo diretto o indiretto ai danni di una o più vittime che non possono facilmente difendersi.
Può essere fisico o verbale e relazionale.
Le cause del bullismo possono essere molteplici, ed afferenti primariamente alla questione educativa: assenza di regole, assenza di sorveglianza, noia sociale, desiderio di potere e di superiorità, intolleranza verso determinate persone, in particolare verso chi è percepito come diverso, debole e pauroso, mancanza di empatia, maturità, responsabilità e moralità.
Il cyberbullismo è una forma di bullismo che viene realizzata per via telematica per isolare i coetanei, denigrarli e commettere prepotenze ai loro danni.
E’ un fenomeno insidioso e pericoloso i cui effetti risultano amplificati dalla diffusione in tempo reale di messaggi, video e foto. Inoltre, rispetto al bullismo vi una maggiore difficoltà di controllo da parte di genitori ed alunni e l’effetto spersonalizzante dell’ambiente digitale induce il bullo a ritenere di poter operare nell’anonimato e di restare impunito.
Il fenomeno del bullismo e del ciberbullismo prevede attori che ricoprono ruoli fissi, il “bullo” e le “vittime”, ma anche “aiutanti bulli” e “spettatori silenziosi”, assumendo il gruppo sempre una rilevanza significativa.
Il fenomeno del bullismo e del ciberbullismo danneggia tutte le persone coinvolte in maniera diretta o indiretta, generando un clima di tensione e di insicurezza.
Per questo motivo, per la prevenzione ed il contrasto ad ogni forma di prevaricazione e prepotenza la scuola svolge la sua azione educativa a favore di tutti ai sensi della legge 71 del 29 maggio del 2017.