IL WEB E' UNA QUESTIONE DI EDUCAZIONE

La netiquette

La netiquette è un documento che contiene una serie di regole per mantenere un certo tipo di comunicazione sul web. Potremmo tradurre questo termine come "galateo online", anche se alla fine davvero sono un insieme di regole di buon senso. Molti i punti che possono essere inclusi nella netiquette. Alcuni dei quali sono:

Il copyright

Sicuramente bisogna partire dal rispetto del diritto d'autore, per cui bisogna sempre controllare la proprietà di immagini, video e qualsiasi cosa originale si trovi online. Se è lì non significa che sia gratuita ma che semplicemente possa essere stato "esposto". Violare il copyright è un'azione spesso sottovalutata come gravità ma in realtà è come entrare in un negozio, prendere oggetti esposti ed andare via senza pagare. In questo i motori di ricerca non aiutano. Ricercare e scaricare immagini, canzoni, video dal web è molto semplice ma questa semplicità non deve essere scambiata per libertà di violare queste regole. Se provo a cercare una qualsiasi immagine su google è possibile verificare il livello di libertà di utilizzo, cliccando su strumenti in alto a destra e verificando il diritto di utilizzo, così come riportato nell'immagine.

Una delle licenze più conosciute è la licenza Creative Commons. La forza di questo tipo di licenza sta nel fatto che la licenza è espressa con una immagine che contiene dei simboli che specificano la libertà e come può essere gestita l'immagine. Per esempio, il simbolo di fianco indica che si può:

Le fake news

Le fake news sono notizie false diffuse in modo consapevole o inconsapevole e che contribuiscono alla diffusione della disinformazione fino ad arrivare alla creazione di veri e propri ambienti nocivi con le filter bubble. Tanti sono i siti che si occupano della lotta alle fake news, come bufale.netbutac ma quello che abbiamo seguito noi è stato Generazioni connesse che ha pubblicato un vero e proprio decalogo per imparare a riconoscerle che abbiamo utilizzato in classe. 

In particolare i due documenti:

Gli strumenti sono tanti, prima fra tutti la verifica delle fonti, basta cercare l'argomento su un browser con i termini salienti della notizia per capire se è vera o no. Molte volte ciò che sembra inverosimile lo è...ma questa è una questione soggettiva.  Usare i siti antibufala è sempre una strategia vincente ma come si fa per verificare l'originalità di una foto? Una buona pratica saerbbe utilizzare google lens, verificare la qualità dell'immagine o se c'è qualcosa nell'immagine che non torna oppure sottoporre l'immagine a siti specializzati come per esempio TinEye


Condividere è una responsabilità! Infatti, consividere una notizia falsa mina la tua credibilità e vieni etichettato come non affidabile; ti trasforma in un corriere inconsapevole di notizie false, sfruttato perchè ignorante (ignora la verità); mette a richio la tua libertà di pensiero e azione perchè potrebbe contribuire a creare un ambiente di odio.

DATI E PROFILAZIONE

Quando posti la tua foto su instagram geolocalizzandoti per farci sapere che sei alle Maldive in vacanza, stai acconsentendo alla tua profilazione. Sapere dove vai, sapere cosa ti piace, sapere cosa pensi sono tutti argomenti che permettono di tracciare il tuo profilo.

La profilazione è una metodologia molto utilizzata non solo online, serve alle aziende per sapere a quale parte di mercato rivolgersi e per migliorare le vendita. Pensa se si sapesse che al 90% della popolazione piace la mortadella e tu vendi la bresaola.

L'articolo 4.4 del documento GDPR, quello che abbiamo anche a scuola, definisce la profilazione come "qualsiasi forma di trattamento automatizzato, che ha per oggetto dati personali e che ha come scopo una valutazione su determinati aspetti personali, per analizzarli o farne delle previsioni".

Una definizione si trova anche nelle linee guida dell'autorità garante che identifica tre tipi di profilazione:

Ma allora la profilazione non si può fare? non si può fare all'oscuro dell'utente ma se l'utente esprime il consenso allora si.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE e SPAM 

L'intelligenza artificiale (AI) è la grande protagonista di questi ultimi anni. Indipendentemente da cosa pensa ognuno di noi, è un campo molto utile e che svilupperà nuovi ambienti di lavoro e di opportunità. Una degli impieghi dell'AI è lo spam. Come funziona lo spam? ma prima di tutto, cos'è lo spam? Lo spam può essere definito come e-mail a scopo commerciale inviate da utenti sconosciuti. Ma perché sprecare tutte queste energie per creare email? perché al loro interno c'è qualcosa che può spingere chi le riceve a fare qualcosa, per esempio acquistare qualcosa, ma anche scaricare qualcosa che possa danneggiare il pc, o cliccare su qualcosa che rubi dati.

Il significato letterale del termine SPAM viene attribuito ad una contrazione di "SPiced hAM" termine usato negli Stati Uniti per un particolare tipo di prosciutto con spezie. Il significato informatico viene fatto risalire ad una puntata del telefilm comico "Monty Python's Flying Circus" trasmesso in Inghilterra nel 1970. In tale episodio una coppia di signori, entrata in un ristorante, cercava di ordinare qualcosa da mangiare e la voce della cameriera che elencava le varie pietanze tutte a base di prosciutto, veniva disturbata da un gruppo di avventori che gridava continuamente SPAM SPAM SPAM.

Gli utenti Internet associarono quindi questo termine per indicare tutti quei messaggi pubblicitari inviati continuamente sul proprio indirizzo e-mail. Il termine Junk sta per roba vecchia, rottame commerciale, roba da scartare da cui il termine junk-mail in Internet per indicare posta commerciale da eliminare. Eliminare la posta indesiderata rappresenta un grosso problema per gli utilizzatori di Internet per cui sono state create molteplici applicazioni che permettono di "filtrare " i messaggi non richiesti. Il principio su cui funzionano tali applicazione consiste nell'applicare a tutti i messaggi in entrata i cosiddetti filtri di Bayes (matematico del 1700) che possono essere guidati dall'utente indicando indirizzi o parole "vietate". Dopo che i filtri selezionano quella che viene considerata posta indesiderata si fa eseguire una "azione" che può essere automatica o manuale: la cancellazione della posta indesiderata o lo spostamento in una cartella diversa della casella postale dove l'utilizzatore può eventualmente esaminarla prima che venga cancellata (FONTE: INFN la scienza per tutti).

Un esempio di spam può essere: 

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Nello spam le parole sono inserite una dopo l'altra anche senza senso ma con un evidente effetto spam.

Come funziona lo spam? semplicemente con la statistica. Si fanno una serie di analisi automatizzate grazie all'AI cercando quante volte ogni parola compare nell'email e dividendola per il numero di parole totale. In base al risultato, l'email sarà catalogata come spam o meno. Inoltre, anche noi possiamo aiutare i filtri anti-spam. Se qualche email sfugge al filtro, noi possiamo catalogarla  come spam contribuendo ad istruire l'AI.