Esplorando l'architettura
Laboratorio STEM - PNRR
a cura della prof.ssa Lorenza Lanzetta
A.S. 2024/2025
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Laboratorio STEM - PNRR
a cura della prof.ssa Lorenza Lanzetta
A.S. 2024/2025
Il corso STEM "Esplorando l’architettura" organizzato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) condotto dalla Prof.ssa Lorenza Lanzetta in veste di esperto e curato dalla Prof.ssa Daniela Pianelli in qualità di tutor, mirava al potenziamento delle competenze STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) attraverso lo studio dell’architettura e si è svolto nella prima parte dell'anno scolastico 2024/2025. Per conoscere i dettagli del progetto è possibile visionare l'articolo a questo link.
fig. 1
I principali argomenti trattati nel corso STEM ‘Esplorando l’architettura’ organizzato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), sono stati:
1. origine dell’architettura e principali sistemi costruttivi
2. la serie di Fibonacci, la sezione aurea in natura e architettura
3. la tensegrity
4. la resistenza per massa e per forma (si veda la documentazione dell’attività pratica n.1)
5. le cupole autoportanti realizzate da Hassan Fathy e Fabrizio Caròla (Egitto, Mali, Italia)
6. lo studio di archi e volte catenarie alla maniera di Gaudì (si veda la documentazione relativa all’attività pratica n.2).
Abbiamo verificato come la forma delle strutture incida sulla loro resistenza (foglio A3 liscio/foglio A3 pieghettato/ doppio foglio A3 pieghettato), figg. 1, 2, 3, 4. Inoltre, a parità di lunghezza, larghezza, altezza, come varia la resistenza di una trave sottoposta a carichi verticali, a seconda della posizione (appoggiata sul lato lungo oppure sul lato corto)? In quale caso si avrà maggiore/minore resistenza e quindi minore/maggiore deformazione?, figg. 5, 6, 7.
fig.2
fig.3
fig.4
fig.5
fig.6
fig.7
Fase 1: abbiamo spiegato le caratteristiche principali degli archi e delle volte catenari, sollecitati da peso proprio e da carichi esterni, principi conosciuti e applicati da Gaudì. Figg. 8 - 9 Siamo partiti da poligoni aurei (rettangolo e quadrato, triangolo, pentagono) disegnando e ritagliando su cartone da recupero le loro forme. Fig. 10. Parallelamente, il gruppo dei ‘sarti’ ha ritagliato su stoffa da recupero le sagome della superficie delle cupole, fig. 11.
fig.8
fig.9
fig.10
fig.11
Fase 2: abbiamo preparato un impasto fluido con acqua, gesso e colla vinilica al quale abbiamo aggiunto della tempera bianca, fig. 12.
Fase 3: ciascun gruppo di lavoro ha bagnato e strizzato bene le stoffe ritagliate. Le sagome sono state stese su un piano di lavoro e, con l’aiuto di pennelli, le abbiamo impregnate con il composto a base di gesso, figg. 13, 14, 15.
fig.12
fig.13
fig.14
fig.15
Fase 4: con l’aiuto di pinze abbiamo collegato le sagome di stoffa ai telai di cartone e le abbiamo appese ad asciugare. In questa fase gli allievi hanno deciso la forma delle cupole, valutando se appesantirle in alcuni punti per ottenere effetti particolari, figg. 16, 17, 18, 19, 20.
fig.16
fig.17
fig.18
fig.19
fig.20
Fase 5: dopo 15 giorni abbiamo rovesciato le cupole e siamo intervenuti, ove necessario, per apportare qualche modifica. Le abbiamo rinforzate con carta sottile e colla vinilica e passate a pennello, sia intradosso che estradosso, con colla vinilica, acqua e tempera. Quindi, le abbiamo rovesciate, rimesse in forma mentre erano ancora morbide, e tenute ad asciugare, figg. 21, 22, 23, 24.
fig.21
fig.22
fig.23
fig.24
Fase 6: abbiamo rinforzato i pilastri di sostegno, utilizzando carta e cartoncino da recupero. Quindi, altro strato di colla vinilica e tempera bianca, figg. 25, 26, 27.
fig.25
fig.26
fig.27
Fase 7: documentazione fotografica relativa alla realizzazione della cupola velaria che assomiglia molto ad un paracadute da parapendio. Un’allieva, in corso d’opera, aveva notato ed espresso questa somiglianza, così abbiamo deciso di realizzare anche una marionetta che facesse da paracadutista, figg. 28, 29, 30, 31.
fig.28
fig.29
fig.30
fig.31