Outdoor activity

LA FORZA DELLO SPORT

a cura di Emma Fanghetti e Pietro Palandri II E

Nel mese di maggio appena trascorso, la nostra classe ha imparato a conoscere uno sport di resistenza e velocità: il canottaggio.

Le rive del bacino di Roffia, a San Miniato Basso, ospitano le sedi delle squadre di canoa, canottaggio e water polo locali, e lì accompagnati dal nostro insegnante di motoria abbiamo praticato, dopo aver appreso la tecnica di voga, questo straordinario sport che coniuga disciplina, salute e conoscenza della natura.

Il canottaggio è uno sport che richiede coordinazione, destrezza e una buona resistenza alla fatica. Viene praticato su mari, laghi e fiumi.

Usa delle imbarcazioni che vengono fatte muovere per mezzo di remi.

I canottieri siedono su dei seggiolini mobili orientati verso poppa, e usano i remi per far muovere l’imbarcazione.

Per riuscire a governare l’instabilità dell’imbarcazione, data dal vento dalle onde, i canottieri devono conoscere molto bene la tecnica di voga, e il tipo di imbarcazione usata.

Alla nostra classe sono state illustrate numerose imbarcazioni come il “doppio di coppia”, il “quattro senza”, il “singolo”, il “sette e venti” e la “canoa polo”.

Sono il numero dei componenti dell’equipaggio, il numero dei remi usati da ogni canottiere e la presenza o meno di un timoniere che determina il tipo di imbarcazione.

Abbiamo anche usato il remoergometro, uno degli attrezzi con cui si allenano i canottieri.

Il remoergometro permette di riprodurre il gesto che il canottiere compie sull’imbarcazione, e pertanto è uno strumento di allenamento specie d'inverno quando non è sempre possibile, a causa del tempo, scendere in acqua con le imbarcazioni.

Il canottaggio unisce i benefici di uno sport caratterizzato da disciplina, allenamento, spirito di squadra alla possibilità di stare a contatto con la natura.

Le rive del bacino di Roffia sono popolate da uccelli acquatici, e da una variegata flora.

E’ stato meraviglioso volgere lo sguardo verso il cielo limpido e la natura intorno a noi così come è stato straordinario sperimentare l’emozione che si prova nel far muovere un’imbarcazione con la sola forza delle braccia.

Tante risate hanno accompagnato questa nostra esperienza e la scoperta di questo sport prima per noi “sconosciuto”.

Magico è stato il momento in cui, divisi a squadre, ci siamo affrontati a bordo del “drago” sull’azzurro specchio d’acqua.



Nuova esperienza all’Istituto Comprensivo Franco Sacchetti

Progetto Radio Rap per le classi di San Miniato.

Rhythm & Sound per tornare a vivere dopo il Covid

A cura di Ambra Profeti

SAN MINIATO- La classe 2A dell’Istituto Comprensivo Franco Sacchetti di San Miniato, ha aderito al progetto Radio Rap, proposto dalla professoressa di italiano, Teresa Pronestì, in collaborazione con il rapper Danilo Manganelli, in arte Othavio. A questo progetto hanno aderito anche altre classi di altri istituti e, fra le classi di San Miniato, oltre alla 2A hanno partecipato anche la 1F e la 2G.

Tra febbraio e maggio i ragazzi hanno assistito ad alcune videoconferenze, in cui il rapper raccontava la storia dell’hip-hop fino ad arrivare al genere di musica rap.

In seguito, ognuno dei ragazzi ha scelto una tematica tra le seguenti: Cosa mi piace, Paura, Amicizia e Covid.

In base all’argomento scelto si sono formati dei gruppi nei quali ogni ragazzo avrebbe dovuto comporre dalle 4 alle 8 “barre” (versi) su una base musicale proposta.

Dopo aver realizzato le strofe, è stato scritto un ritornello per ogni gruppo. Anche la professoressa ha composto una strofa dove mandava i suoi saluti. Tra i ragazzi della 2A inizialmente alcuni hanno partecipato con enfasi altri meno, anche perché non tutti conoscevano i testi ed erano appassionati di questo genere di musica. Quando i gruppi hanno dovuto esporre le loro strofe, molti, essendo timidi, hanno avuto bisogno di incoraggiamento da parte dei compagni più estroversi e così, con uno nuovo spirito, hanno cantato le loro barre e il rapper ha potuto dare loro dei suggerimenti per migliorarle.

Da ogni strofa sono emersi punti di vista, gusti ed emozioni di ogni alunno. Grazie a questo progetto i ragazzi hanno imparato ad esprimersi e a non avere paura di dire ciò che pensano ma, cosa più importante, hanno aumentato la propria autostima e sconfitto la timidezza.

Dopo aver corretto le varie strofe, hanno mandato delle registrazioni vocali delle loro barre alla professoressa Pronestì che, a sua volta, le ha mandate ad Othavio il quale ha messo insieme i testi della classe.

Una volta composta la canzone con le varie basi, i ragazzi l’hanno potuta ascoltare e con grande entusiasmo hanno ricevuto i complimenti del rapper che ha assicurato loro che sarebbe diventata la hit 2021 della scuola e dell’intero progetto.

Ognuno ha dato un contributo importante a questo laboratorio che si è infine rivelato un’esperienza particolare e diversa dal solito e che gli alunni non dimenticheranno mai. La canzone è stata pubblicata sul sito di Radio Rogna web, la radio con cui collabora Danilo Manganelli.

La 2A si è esibita la mattina del 10 giugno nel cortile della scuola, dove ha cantato questa canzone davanti alla classe 2B. In cuor loro gli autori sperano che la canzone piaccia molto ai loro compagni e al pubblico.

Era presente anche il rapper che ha messo a disposizione attrezzatura e microfoni per la performance dei ragazzi.

E se un giorno la 2A diventasse una classe di rapper famosi? Ascoltate e giudicate voi!

Cliccate sul link per ascoltare la nostra hit:

AmiAmicizia


A noi piace

Per cavalcare le onde

L'unica roba che puoi provare

A tutti addio!

CLASSE 2G

Il gelato

Passione

Io ci sarò!

Mi conforta l'amicizia!

Il pilota e l'autostazione

Ti spacco la testa

Non è un re covid


Ambra Profeti

LA SQUADRA DI SNOWBOARD DEL SACCHETTI CAMPIONI REGIONALI

a cura di Noemi Giovannoni

La squadra dell’Istituto Sacchetti composta da: Tommaso Sensi, Jacopo Bruno Taddei e Simoele Martelli, ha vinto i campionati regionali di snowboard e si è classificata alla finale nazionale dei campionati studenteschi di Cavalese in vigore il 23 marzo 2020, ai quali purtroppo, non ha potuto partecipare a causa dell’emergenza Covid-19. Il loro percorso è iniziato nel 2019 quando il professore di Educazione Fisica Gianluca Battini, ha cercato di comporre una squadra per partecipare ai campionati studenteschi di snowboard, ed ha selezionato Jacopo, Tommaso e Simoele che in quell’anno frequentavano la prima media. La loro prima sfida si è presentata il 18 gennaio 2020 alla Doganaccia di Cutigliano con le classificazioni provinciali, alla quale i ragazzi si sono presentati sia come singoli partecipanti, sia come squadra. In tutti e due i casi i risultati sono stati molto positivi, nel singolo infatti Simoele Martelli e Tommaso Sensi sono riusciti a salire sul podio e a classificarsi al secondo e terzo posto. Invece in squadra sono riusciti ad arrivare addirittura primi e ad aggiudicarsi l’invito ai regionali, nonostante la presenza degli altri candidati di cui, la maggior parte frequentava la terza media. La loro seconda prova e, a causa del Covid, per ora ultima, si è invece svolta all’Abetone il 29 gennaio 2020. Anche se ha dovuto fare dei sacrifici la squadra è riuscita lo stesso ad aggiudicarsi il posto sul podio per una seconda volta. Una lotta caparbia, una vittoria emotiva . I tre alunni mi hanno infatti riferito che per riuscire ad arrivare all’Abetone in tempo si sono dovuti svegliare verso le 4:00/5:00 del mattino, che la neve sulla pista era in condizioni pessime a causa dell’aumento delle temperature verso la primavera e che le piste erano molto più impervie e dure rispetto a quelle delle gare provinciali. E’ ovvio che sarebbe piaciuto a tutti vederli ai nazionali e speriamo che, se potranno, il prossimo anno si ripresenteranno ai campionati studenteschi.

Ma la cosa più importante di questa squadra e il vero motivo della vittoria, oltre alla preparazione, è l’unione di squadra sempre presente, anche nelle situazioni più critiche.




TUTT'ALTRO CHE VIRTUALE

a cura di Vittoria Fontanelli

Quest’anno insieme al prof. Battini abbiamo deciso di intraprendere nel nostro “ultimo anno di scuola media” un viaggio sulla Via Francigena, così da ripercorrere tutta la strada percorsa da Sigerico. Ma questa volta, a distanza di circa 1031 anni, con il Covid-19 che nell’ultimo anno ha stravolto le nostre abitudini ed ancora condiziona le nostre vite, siamo partiti da Canterbury in maniera virtuale immaginandoci di percorrere tutta la strada sommando i km da noi percorsi quotidianamente nei limiti delle ristrettezze imposte dai colori delle nostre province/ comuni o regioni, immaginandoci di vivere le emozioni che si possono provare compiendo questo viaggio.

In questo momento così difficile, che ci ha costretti a restare a casa e a non viaggiare realmente, abbiamo deciso di intraprendere questo progetto e di scoprire - facendo escursioni nel nostro comune - nuovi posti, passaggi o zone che non conoscevamo, un modo per spaziare dalla limitatezza degli spostamenti con la potenza dell’immaginazione!

Il nostro cammino è iniziato i primi di novembre per concludersi pochi giorni fa, alla fine di maggio.

I km dovevano essere da noi realmente percorsi quotidianamente o settimanalmente, camminando lungo la Via Francigena nei tratti in cui attraversa il nostro Comune, oppure durante i nostri allenamenti o le camminate vicino casa (durante i periodi di zona rossa), avvalendoci di conta-passi, per sommarli alla fine di ogni mese in una tabella e andare a sottrarli al cammino di Sigerico. In questo modo potevamo renderci conto della strada percorsa mensilmente dalla nostra classe ed immaginarci idealmente le tappe fatte nei vari mesi.

Il nostro obiettivo era quello di arrivare, alla fine del nostro percorso, a Roma.

Devo dire che nel momento in cui è stato possibile tornare a scuola e poter fare le nostre escursioni tutti insieme, o meglio i nostri percorsi di hiking - quelle camminate tra sentieri di montagna o di collina di una durata massima di una giornata - sono stati veramente emozionanti. Finalmente, dopo molti mesi, abbiamo potuto passare più tempo immersi nella natura, vedendo con occhi diversi gli ambienti che ci circondano ed apprezzando anche le piccole cose (come una semplice passeggiata tutti insieme) con uno spirito di libertà ritrovata che ci è molto mancato.

Sicuramente il fascino di percorrere la via Francigena e le emozioni che trasmette questo percorso denso di significati storici, religiosi ma anche economici e culturali mi sono arrivati anche solo percorrendola in modo virtuale. Spesso, nel corso di questi mesi, e con l’avanzare dei km percorsi e quindi delle tappe raggiunte, mi sono immaginata a camminare - come faccio sempre in estate sulle mie adorate Alpi - con quel misto di stanchezza/felicità che si prova quando arriviamo al nostro obiettivo e magari inizialmente non pensavamo neppure di essere capace di riuscirci.

Penso che sia stato magnifico per ognuno di noi ricreare quel rapporto con i territori circostanti, e guardando dall’alto, una volta giunti al nostro “traguardo”, il paesaggio sotto i nostri occhi e indietro la strada fatta la sensazione è esaltante.

Dal conteggio dei chilometri fatti da tutti noi ragazzi della terza E in questi 7 mesi abbiamo potuto vedere che siamo arrivati a Roma e l’abbiamo anche superata! Che soddisfazione!

Questa avventura ci ha molto coinvolti, tanto da immaginarci veramente a percorrere la Via Francigena ed attraversare l’Inghilterra, la Francia, la Svizzera fino ad arrivare in Italia.

Questo percorso ci ha regalato moltissime soddisfazioni, partire virtualmente da Canterbury per arrivare a Roma ha catturato la nostra immaginazione, ci ha appassionato nel conto dei km fatti e quindi delle tappe raggiunte di volta in volta e ci ha uniti nella volontà di perseguire il nostro obiettivo ed arrivare alla fine tutti insieme.

Insieme abbiamo elaborato questo progetto, insieme abbiamo condiviso “l’avventura”, insieme abbiamo raggiunto l’obiettivo di arrivare a Roma; tra poco le strade di ognuno di noi si separeranno, ognuno seguirà il proprio cammino ma questo percorso scolastico farà sempre parte dei nostri ricordi.



MINDFUL TREK: I PIEDI INCONTRANO LA MENTE

Meditazione tiene a bada lo stress e garantisce una vita sana


Hai mai sentito parlare di MindfulTrek? Camminare e meditare, camminare e meditare. La campagna e la natura sono i migliori luoghi per allontanarsi dallo stress giornaliero e dedicare un tempo e uno spazio in cui prendersi cura di se stessi. La camminata viene intervallata da tecniche di meditazione che consentono di entrare in contatto con la nostra interiorità e prendere coscienza delle nostre sensazioni, emozioni e dei nostri pensieri. Si instaura, così, un rapporto stretto con l’ambiente esterno e con i suoni della natura. Le onde e le voci del mare, il vento e la luce del sole hanno la capacità di rilassare il corpo e la mente, favorendone un maggior equilibrio.

Non essendo un’attività troppo impegnativa può essere praticata a tutte le età: noi alunni di terza media abbiamo potuto sperimentare questa iniziativa tra le campagne sanminiatesi soffermandoci ad osservare in silenzio l’imponente Rocca di Federico II.

Per liberare la mente occorre, prima di tutto, concentrarsi su ogni stimolo esterno, ascoltare in silenzio riesce a farci sentire qualsiasi suono apparentemente impercettibile, per poi spostare l’attenzione su ciò che, ognuno di questi, ci trasmette attraverso tutti i cinque sensi.

Allenare la mente è, quindi, tanto importante quanto tenersi in forma e ciò è possibile, proprio, attraverso il Mindful Trek.