Succede a Corbetta

Il gruppo teatrale di Laura Cerati (in alto a destra); sotto alcuni momenti del laboratorio

Teatro, che passione!

A teatro con Laura Cerati e il CCT

Recitazione e il teatro, che passione! 

Durante questi tre anni, non abbiamo imparato solo a scuola, ma anche col CCT (Centro Cultura Teatrale). 

Si tratta di un progetto sul territorio di Santo Stefano Ticino, condotto da Laura Cerati, che nasce dall’esigenza di valorizzare la cultura territoriale attraverso lo strumento del teatro. Propone di utilizzare in modo innovativo l’arte e i linguaggi espressivi come strumenti culturali per avvicinarsi alle persone e per dare una risposta al bisogno che tutti noi abbiamo di interagire con gli altri. Il CCT sa trovare soluzioni creative ed è in grado di comunicare usando linguaggi di vario tipo. 

Tutti possono partecipare al CCT, il suo principio guida è che al suo interno non esiste protagonismo. Durante gli incontri del venerdì sera attraverso le idee, le emozioni e le storie di ogni membro del gruppo, si creano nuove performance prive di personaggi principali e secondari, ma volte a dare a tutti allo stesso modo la possibilità di esprimersi. 

Abbiamo pensato che il modo migliore per “aprirvi il  sipario” del cuore del CCT fosse intervistare la nostra leader Laura Cerati.


Melissa: “Quando è nato il CCT?”

“E’ nato ormai 14 anni fa quando, insieme al mio professore dell'Università, abbiamo deciso che per me era giunto il momento di controllare qualcosa legato al CRC, Centro di ricerca teatrale. In collaborazione con l'Amministrazione comunale abbiamo fondato questo progetto culturale, con l’intento anche di raccogliere fondi per i senza fissa dimora, in particolare per la distribuzione di indumenti intimi che le nostre squadre operative svolgono tutti i martedì sera sul territorio di Milano”.


Anna: “Come ti organizzi per mettere in scena gli spettacoli?”

“Il CCT ha la particolarità di non creare spettacoli che poi andranno in tournée, ma spettacoli costruiti sempre ad hoc: c’è una situazione o un evento che il comune ci sottopone e noi, poi, realizziamo delle performance. Per esempio, qualche anno fa, in un periodo di forte siccità  dove anche i canali di Santo Stefano erano prosciugati, l’Amministrazione comunale ci ha chiesto se potevamo trattare questo argomento… Insomma lo scopo del CCT è quello di parlare di tematiche importanti del nostro territorio”.


Melissa: “Quali sono le qualità che deve avere un attore?”

“Per risponderti rubo le parole di un regista pedagogo che a me piace moltissimo, Stanislavskij, che diceva una frase che mi ha sempre colpito tantissimo: "L'attore prima di essere tale deve essere un uomo buono".  Secondo me, quindi, deve essere un uomo di cultura e buono, nel senso di una persona che sa mettersi in discussione e che ha voglia di incontrare l'altro nella sua semplicità e mettersi in gioco a 360°. Sicuramente nella mia testa l'attore è un creatore, non è un esecutore o una persona a cui tu devi dire quello che deve fare, ma deve essere lui a trovare al suo interno delle risorse e soluzioni creative”..

 

Anna: “Definisci con una parola il CCT”

“Io definirei il CCT semplicemente utilizzando la parola comunità, dopo 15 anni insieme, una scuola di pensiero, nel senso che qui non ci sono protagonisti, da come si vede anche nelle nostre performance. È una piccola comunità che va in scena con un argomento ben preciso e tutti noi abbiamo qualcosa da dire”.


Melissa: “Qual è lo scopo del CCT e perché è diverso dalle altre compagnie teatrali?"

“Lo scopo del CCT è dare lo strumento del teatro in mano a  persone comuni, quindi il nostro obiettivo non è creare grandi attori che poi vanno in scena su un palco di grandi  teatri,  ma far sì che le persone che vengono qui sappiano fare teatro pur restando ciò che sono nella vita quotidiana. Noi qui abbiamo maestre, studentesse, impiegate, manager, operaie e, secondo me, la nostra forza è quella che il pubblico vede andare in scena la propria maestra, la propria vicina di casa, l'insegnante, diventate in quel momento delle vere attrici.”  


Se volete sapere di più su questa meravigliosa opportunità del nostro territorio vi invitiamo a chiedere a noi o ancor meglio alla professoressa Bonfiglio, che potrà guidarvi, come ha fatto con noi, in questa nuova esperienza. 


Melissa Manunta e Anna Rizzo