Conoscere e saper gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti la pittura e la scultura, individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici, concettuali, espressivi, comunicativi, funzionali e conservativi che interagiscono e caratterizzano la ricerca plastico-scultorea;
Conoscere ed essere in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e tecnologie, gli strumenti e i materiali;
Comprendere e applicare i princìpi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva;
Individuare, analizzare e gestire autonomamente gli elementi che costituiscono la forma, plastico-scultorea, avendo la consapevolezza dei relativi fondamenti culturali, concettuali, tecnici e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo;
Essere capace di analizzare la produzione plastico-scultorea e grafica del passato e della contemporaneità e di cogliere le interazioni tra le arti figurative e le altre forme di linguaggio artistico;
Padroneggiare le tecniche scultoree, grafiche e calcografiche;
Gestire autonomamente l’intero iter progettuale di un’opera plastico-scultorea, mobile o fissa, intesa anche come installazione, dalla ideazione alla sua realizzazione.
In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente dovrà possedere le competenze adeguate nell’uso del disegno geometrico, dei mezzi multimediali e delle nuove tecnologie ed essere in grado di individuare e coordinare le interconnessioni tra il linguaggio plastico-scultoreo, e il contesto architettonico, urbano e paesaggistico.
La Classe 5E del Liceo Artistico “Bernardino di Betto”, nell’a.s. 2018-2019, ha lavorato per mesi al progetto #rossoforlife “Stop alla violenza, scelgo il rispetto”. Insieme al Prof. Marco Mariucci le studentesse e gli studenti hanno realizzato la panchina rossa. L’8 marzo 2019 l’opera è stata collocata, con una cerimonia pubblica, nell’atrio di Palazzo della Penna. L’opera testimonia l’impegno della nostra scuola contro ogni forma di violenza e discriminazione. Nicole Di Gennaro riassume il senso dell’opera, che rappresenta una donna che si sta liberando di tutte le oppressioni. Il drappo dorato che le copre, rivela infatti Rebecca Fogu, è in realtà un “legaccio”, che intende simboleggiare le catene e i pregiudizi che ancora opprimono le donne. #iodibetto