Storia e normativa

del gioco d'azzardo

a cura di Diego M., Lorenzo S. e Alessandro T.

Indice:

  • CHE COS’E’ IL GIOCO D’AZZARDO

  • LA STORIA

  • NORMATIVE E LEGGI

Il gioco d'azzardo è una dipendenza simile ad altre forme di dipendenza patologica, comprese quelle da sostanze stupefacenti e alcol.

Ha come fine quello di vincere una somma di denaro e consiste nello scommettere beni, nella maggior parte dei casi denaro, sull'esito futuro di un determinato evento.

In genere, le quote vengono pagate rigorosamente in contanti.

Gli eventi sui quali si scommette sono legati a qualsiasi attività che presenti dei dubbi sull’esito finale, ad esempio la roulette e le corse dei cavalli.

Grafici riguardanti il gioco d’azzardo negli ultimi anni




Breve storia del gioco d’azzardo

Secondo i reperti trovati dagli archeologi, le prime tracce del gioco d’azzardo risalgono al 4000 a.C. in Egitto, età in cui la dama era il gioco più diffuso e proprio in Egitto troviamo le prime forme di scommessa.

In Cina sono stati rinvenuti i primi dadi, risalenti a circa 5000 anni fa.

Anche in Grecia si praticava il gioco d’azzardo, in particolare il gioco dei dadi. Se ne trovano tracce in alcune pitture vascolari.

Nell’antica Roma c’era un famoso detto "Panem et circensem", che ricorda uno degli spettacoli più crudeli dell’antica civiltà romana, quello della lotta tra gladiatori, al tempo oggetto di scommesse.

Sembra, inoltre, che gli antenati dei casinò nacquero a partire dalle case private e osterie che di notte si trasformavano in bische clandestine; qui si giocava con i dadi o semplicemente a testa o croce.

Come veniva visto dagli organi religiosi?

Nello Stato Pontificio, tra Settecento e Ottocento, il gioco d'azzardo veniva visto in maniera differente da ogni papa: spesso considerato come vizio diabolico, riconosciuto come «male» che infettava e influenzava il popolo, altre volte come fonte di guadagno. Alcuni membri della gerarchia ecclesiastica infatti ritenevano che fermare questo fenomeno fosse un obiettivo impossibile da raggiungere.

Gioco nei tempi contemporanei

All’inizio degli anni '90 nascono i giochi d’azzardo come li intendiamo adesso grazie all'avvento delle slot. Si trattava di “macchinette” illegali che non potevano far vincere denaro per legge, quindi assegnavano dei ticket. Questi venivano convertiti in denaro dal gestore; in questo modo era difficile capire se i ticket assegnati corrispondessero al denaro dovuto.

Intorno all’anno 2000 il fenomeno delle slot comincia a diffondersi e nel 2003 questi dispositivi vengono legalizzati dallo Stato; contemporaneamente si favorisce la nascita di nuovi casinò.

Il gioco d'azzardo e l'arte

Grazie all’opera di Caravaggio I bari possiamo capire come si giocava d’azzardo 500 anni fa. Nell’opera vengono ritratti due giocatori di carte; uno di essi, insieme al suo compare, bara imbrogliando il suo avversario più giovane. Sembra che quest’opera sia stata ispirata dalla Baratteria, ovvero la prima sala da gioco italiana.

I bari, dipinto a olio su tela (94 × 131 cm) , 1594

Caravaggio, Public domain, via Wikimedia Commons

Il casinò e i suoi giochi

Al giorno d’oggi i casinò sono il luogo principale dove regna il gioco d’azzardo. Giochi tipici dei casinò sono: roulette, blackjack, chemin de fer, slot machine e il baccarat. I giochi d'azzardo dei casinò sono organizzati in modo da favorire sempre il banco; maggiore è il numero dei giocatori e delle loro puntate, più alto sarà l’incasso certo del casinò.

I giochi d’azzardo sono giochi non equi, cioè le vincite sono sempre inferiori alla probabilità di vittoria. Questo vuol dire che più si gioca, più denaro in media si perderà a favore del banco.

Casinò a Montecarlo

Il 14 dicembre 1856 venne aperto il casinò in un villaggio vicino al porto. Il principe Carlo III ordinò la costruzione di un nuovo quartiere chiamato Monte Carlo, il cui progetto prevedeva anche la presenza di un edificio adibito a casinò. La costruzione iniziò nel 1858. Il casinò fu dato in concessione per 50 anni a François Blanc, imprenditore, scrittore e immobiliarista francese per renderlo di successo. Nel 1878, Marie Blanc, vedova di François Blanc, incaricò l'architetto Charles Garnier di rinnovare il casinò e costruire un teatro all'interno (il Grand Théâtre de Monte Carlo).

Il casinò divenne la fonte delle ricchezze di Carlo III e dei successori.

La normativa del gioco d’azzardo

Nel nostro Paese le normative sul gioco d’azzardo si suddividono su tre livelli:


1 Disciplina italiana sui giochi

2 La normativa nazionale sul gioco d’azzardo

3 Le normative locali sul gioco d’azzardo

La disciplina italiana sui giochi

Gli enti territoriali hanno il compito di intervenire per dettare regole per la disciplina dei casinò, delle sale scommesse e delle piattaforme online.

Gli obiettivi principali di queste regole sono cercare di salvaguardare due aspetti molto importanti:

  • la tutela del benessere dei cittadini per evitare l’abuso del gioco d’azzardo;

  • la tutela dei cittadini e delle società che organizzano questi giochi, attraverso delle regole per cercare di impedire e punire il gioco illegale.


Per evitare quest’ultimo infatti, gli enti territoriali cercano di far crescere e conoscere sempre di più i giochi regolamentari, sia su piattaforme fisiche che online, le quali hanno la concessione da parte dello Stato e di conseguenza sono sicure. Parlando sempre del gioco online è fondamentale e consigliato verificare se il gioco in questione fa parte dell’elenco dei “casino online AAMS”; in questo modo infatti si evitano truffe da parte del sito web.

Le leggi sul gioco d’azzardo distinguono principalmente tra giochi vietati e consentiti.

Questi ultimi sono quelli che sono offerti da società (fisiche o virtuali) che ottengono la concessione da parte dell’Autorità dei Monopoli e da parte dello Stato.

Per ottenere la concessione ci sono molteplici passaggi da superare; questo al fine di escludere forme di frode, evasione e riciclaggio di denaro sporco (ovvero denaro proveniente da attività illegali).

Inoltre, la regolamentazione prevede pesanti sanzioni e la sospensione dell’esercizio, in caso di violazione delle regole.

La normativa nazionale sul gioco d’azzardo

Un altro aspetto da considerare della legge italiana sul gioco d’azzardo è il fatto di escludere i minori da codesti giochi.

Infatti ai minori di 18 anni è proibito accedere ai casinò reali o di iscriversi a quelli virtuali; per questo motivo i siti online sono obbligati a creare dei profili anagrafici così da evitare l’accesso dei minori alla piattaforma.

Per ridurre molto il numero di minori su questi siti di gioco online c’è l’obbligo di creare il conto di gioco, il quale richiede un codice fiscale e un valido documento d’identità.

Dal 15 luglio 2019 è stato proibito pubblicizzare i giochi d’azzardo nelle trasmissioni TV, radio, stampa e internet. (ad eccezioni delle lotterie nazionali).

Le normative locali sul gioco d’azzardo

Oltre alla normativa nazionale interviene anche quella delle Regioni e Comuni. Sotto questo profilo molte le Regioni hanno adottato provvedimenti come limitare l’abuso del gioco da parte dei ludopatici, programmare gli orari di apertura degli esercizi fisici in determinate ore e di stabilire una distanza minima fra i locali.


I singoli Comuni talvolta hanno introdotto ulteriori limitazioni: sono presenti veri e propri divieti di apertura e costruzione di casinò, sale da gioco o scommesse in alcune zone come i centri storici o zone adiacenti a scuole.