Tito Zaniboni nacque a Monzambano il primo febbraio del 1883.
Frequentava la scuola di Agraria di Brescia, ed era studioso della cooperazione agricola su cui ha scritto opuscoli.
Il 28 novembre del 1902 si arruolò nel sesto Reggimento Alpini, frequentò il corso allievi ufficiali dal gennaio 1903, conseguendo il grado di caporale.
E’ noto per essere stato il primo attentatore di Mussolini, il 4 novembre 1925 e alla caduta del regime fascista, per aver ricoperto l’incarico di alto commissario per le sanzioni contro il fascismo.
La Carriera
Tito Zaniboni fu Segretario della Federazione Cooperativa Mantovana dal 1913 al 1915, scrive per la rivista Nuova Terra
Durante la prima guerra mondiale venne assegnato all'Ottava Armata Alpina a Udine, dove raggiunse il grado di maggiore.
Nel 1920 fu eletto membro del Consiglio provinciale di Volta Mantovana
Nello stesso anno viene eletto consigliere comunale di Monzambano e ricopre la carica di "Assessore Effettivo".
Nelle elezioni politiche italiane del 1921 venne eletto rappresentante del Partito socialista italiano nella circoscrizione di Udine-Belluno.
La Pacificazione
Nel 1921 fu tra i firmatari del Patto di pacificazione, un accordo tra socialisti e fascisti con l’obiettivo di ridurre le violenze politiche che stavano dilaniando l’Italia, dopo il cosiddetti "biennio rosso" tra il 1920 e il 1921. Tuttavia, il patto non fu utile perché i fascisti lo rinnegarono poco dopo. Il clima politico continuò a peggiorare e, nel 1922, Benito Mussolini salì al potere con la Marcia su Roma, instaurando la dittatura fascista.