Al termine della seconda media, ai ragazzi è stato proposto di cimentarsi con la progettazione di un mobile. Molteplici sono state le fasi di lavoro. La prima fase di lavoro ha riguardato la stesura di un bozzetto preliminare, utile a definire l’idea di base e le linee generali dell’oggetto. Successivamente, nella seconda fase, gli studenti hanno elaborato il disegno del prospetto del mobile, dimensionando correttamente la struttura e individuando ante e ripiani. Il terzo passaggio ha previsto la realizzazione del disegno in proiezione ortogonale, fondamentale per rappresentare l’oggetto in maniera tecnica e completa.Infine, nella quarta fase, è stata affrontata la modellazione tridimensionale, grazie alla quale il mobile è stato ricostruito in 3D, consentendo una visione realistica e dettagliata del progetto finale. A conclusione del percorso, abbiamo imparato a realizzare i render utilizzando l’intelligenza artificiale: un’esperienza molto interessante che ci ha permesso di approfondire l’uso dei prompt e di scoprire nuove possibilità creative e professionali.
Durante le ore di tecnologia, i ragazzi di terza media si sono messi sulle tracce del grande artista Escher, lasciandosi guidare da lui in un tratto del loro percorso creativo. Abbiamo conosciuto la sua figura, ripercorso le tappe principali della sua vita e osservato l’evoluzione del suo cammino professionale. Come lui, ci siamo lasciati affascinare dai paesaggi italiani e colpire dalla bellezza architettonica e geometrica dell’Alhambra. Ispirati da queste suggestioni, abbiamo realizzato composizioni sorprendenti.
Camminando idealmente accanto a questo artista, i ragazzi hanno potuto cogliere e fare propri, attraverso la sua storia personale, preziosi spunti e riflessioni, utili anche per affrontare con curiosità e consapevolezza la nuova avventura che li attende a settembre.
Il cammino che abbiamo fatto, ripercorrendo la vita e il percorso artistico di Escher, ci ha fatto cogliere alcuni spunti che sono significativi per i ragazzi di terza che il prossimo anno iniziano un nuovo percorso di studi. Fissiamo alcuni di questi suggerimenti:
Ciascuno di noi ha dei talenti da guardare, passioni e inclinazioni che dobbiamo custodire e avere il coraggio di guardare con stima. Ad alcuni di noi appassionano le materie scientifiche, ad altri le lingue straniere o l’arte e le sue espressioni, altri ancora si sorprendono ad amare i lavori pratici e fervono dal desiderio di mettere le mani in pasta con qualcosa di concreto. Come Escher che ha preso sul serio la sua passione per il disegno, ciascuno di noi deve guardare con stima questi interessi e metterli a frutto.
Il cammino che aspetta ciascuno dei nostri studenti è imprevedibile, ma Escher ci suggerisce che occorrono occhi spalancati e curiosi. L’esperienza dell’Alhambra è in questo senso significativa. L’incontro che ha fatto con quest’opera è stato un punto di non ritorno aprendo un percorso artistico e professionale inaspettato. Tutto quello che troveremo il prossimo anno (materie nuove, stage di lavoro, attività di laboratorio) costituiscono una trama di occasioni preziose attraverso le quali crescere, poterci stupire, essere rilanciati con gusto nei nostri impegni. Occorre però essere curiosi e tesi a cogliere tutta la ricchezza che si cela nelle proposte che ci verranno fate.
Tanti saranno i vostri compagni di viaggio negli anni che vi attendono: docenti appassionati, poeti e scrittori, datori di lavoro negli stage, tutor, scienziati e artisti. Abbiate la curiosità di imparare da tutti, come Escher ha fatto seguendo i maestri moreschi dell’Alhambra, le architetture dei grandi maestri del Rinascimento in Italia, gli artisti del suo tempo. Da tutta la realtà e le circostanze che ci sono date è possibile imparare e scoprire qualcosa di sé.
Un percorso laboratoriale svolto nelle classi prime della scuola secondaria di primo grado, all’interno della disciplina di Tecnologia, che ha unito teoria e manualità. Partendo dallo studio dei materiali e delle fibre tessili, gli alunni hanno progettato e realizzato una borsa artigianale, costruendo ogni parte: dalla base in plastica rigida, che funge da struttura portante, all’intreccio finale dei fili, veri e colorati. Un’attività che ha permesso di scoprire il valore dell’artigianato, della pazienza e della precisione, ma anche quanto possa essere stimolante e bella una scuola in cui si impara facendo, con le mani, la testa e la creatività.
Chi di noi non ha mai sognato di progettare la propria cameretta, immaginando uno spazio accogliente e riservato in cui sentirsi davvero a proprio agio?
Le classi seconde hanno avuto l’opportunità di trasformare questo desiderio in realtà, attraverso un affascinante percorso interdisciplinare di progettazione.
Con l’aiuto di software specifici, gli studenti hanno potuto dare forma alla loro "stanza dei sogni", realizzando uno spazio tutto per sé o da condividere con fratelli o sorelle. I progetti sono stati impaginati con diverse viste dell’ambiente realizzato, offrendo una rappresentazione completa e dettagliata degli spazi ideati. Inoltre, sono state dedicate tavole specifiche all’individuazione e alla denominazione degli elementi della stanza, utilizzando le due lingue straniere studiate. È stato un percorso ricco e stimolante, in cui ogni fase progettuale ha richiesto attenzione, cura e riflessione. Gli alunni si sono confrontati con la distribuzione degli arredi, hanno valutato le reali necessità e riflettuto sulle funzioni dello spazio, imparando così a compiere scelte progettuali coerenti e consapevoli.
OLTRE IL TEMPO, DENTRO LE EMOZIONI: ESPERIENZA TRA SUONI, PAROLE E STORIA
Nel percorso di approfondimento sul Romanticismo, gli studenti hanno esplorato con interesse gli aspetti storici, geografici e culturali del periodo, con particolare attenzione al ruolo della musica. Con grande motivazione, a coppie, hanno tradotto in lingua inglese le biografie di importanti compositori romantici, arricchendo così le loro competenze linguistiche. Ogni gruppo ha poi analizzato una celebre composizione, preparandone un’esecuzione per pianoforte a quattro mani, presentata in occasione del concerto di fine anno. Lo studio teorico è stato arricchito da un’esperienza pratica e coinvolgente, che ha reso l’apprendimento più significativo e condiviso.
Scuola in Quartiere": Questo percorso nasce da un’idea semplice ma molto importante: la scuola deve essere parte del territorio in cui si trova, e ogni alunna e alunno deve poter vivere pienamente il proprio quartiere, avere accesso agli stessi servizi, muoversi in autonomia e sentirsi parte di una comunità. Il progetto esamina il quartiere intorno alla scuola Primo Levi di Baggio, dove le/gli alunne/i hanno osservato i problemi legati al degrado urbano, all'inquinamento, alla mancanza di servizi fruibili, di spazi dedicati ai giovani e di una gestione inadeguata di piazze e aree verdi.
Il progetto ha coinvolto diverse discipline in un percorso interdisciplinare centrato sull’osservazione e il miglioramento del quartiere attorno alla scuola. In Geografia, le/gli alunne/i si sono orientati con Google Earth e Google Maps, analizzando l’inquinamento locale e approfondendo l’Agenda 2030, in particolare l’Obiettivo 11 per città e comunità sostenibili. In Tecnologia, attraverso il cooperative learning, hanno elaborato proposte per riqualificare il parco vicino alla scuola, tenendo conto di accessibilità, aree verdi, spazi per bambini, sport e riciclo. Scienze ha guidato l’esplorazione dei negozi e mercati locali, promuovendo consumi responsabili, attenzione allo spreco alimentare e scelte alimentari sostenibili, in linea con l’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030. Per concretizzare l’analisi, è stato realizzato un plastico dettagliato del quartiere, che ha rappresentato le proposte di riqualificazione. In Italiano, le/gli alunne/i hanno documentato l’esperienza scegliendo modalità espressive diverse: PowerPoint, fumetti digitali, testi descrittivi, video. Questa fase finale ha valorizzato le competenze comunicative, digitali e narrative, offrendo a ciascuno la possibilità di raccontare il proprio punto di vista e riflettere sull’importanza dell’ambiente, della partecipazione e della cittadinanza attiva.
Le classi seconde hanno utilizzato i fondamenti della prospettiva centrale per rappresentare gli ambienti della casa o gli spazi di un museo. L’esperienza ci ha permesso di toccare con mano la grande potenzialità comunicativa della prospettiva, rappresentazione grafica che ci restituisce l’immagine più somigliante alla realtà.
Sul foglio bidimensionale le linee tracciate dai ragazzi definiscono volumi e spazi tridimensionali restituendo le loro idee progettuali.
La classe 3B si è immersa nella poesia Lo steddazzu di Cesare Pavese, interrogandosi sulla provocazione dell’ultima strofa: “Val la pena che il sole si levi dal mare e la lunga giornata cominci?”
Ebbene, gli studenti hanno risposto con entusiasmo e profondità, riscrivendo l’ultima strofa per celebrare la bellezza e le opportunità che ogni giorno porta con sé. Con l’uso sapiente di figure retoriche, come anafore e personificazioni, hanno dato prova di competenze tecniche ed espressive, dimostrando che la poesia può essere un dialogo vivo e creativo. I loro contributi sono stati raccolti su un cartellone, appeso in classe come promemoria che ogni giornata è un dono prezioso, portatrice di speranza e promesse di bene.
Grazie per averci ricordato che sì, ne vale sempre la pena.
La realizzazione di una casa in scala 1:20 è stata l’attività laboratoriale che ha entusiasmato gli alunni nel corso della prima media, divenendo ben presto il momento più atteso. La proposta è stata audace e gli studenti l’hanno raccolta con baldanza. Abbiamo trascorso decine e decine di ore in laboratorio per realizzare pavimenti, mobili, tavoli, sedie, piastrelle… I ragazzi hanno tagliato, levigato, incollato e pitturato, ciascuno prendendo a cuore un particolare e collaborando in piccoli gruppi. L'attività ha permesso di toccare con mano quanto affrontato nelle ore di tecnologia: il legno, l'argilla, i metalli, i tessuti...quanto studiato della lavorazione dei materiali si è concretizzato nella costruzione del modello.
I ragazzi sono desiderio di costruire cose belle e grandi, a loro rivolgiamo le parole che Gaudì, a fine giornata, diceva ai suoi costruttori! "Domani vieni presto che faremo cose molto belle!"
Un compito di realtà è una prova didattica che simula una situazione concreta o un problema reale, mettendo gli studenti di fronte a compiti che richiedono l’applicazione di conoscenze e competenze in un contesto pratico. In questo modo, i ragazzi sviluppano abilità di problem solving, creatività e collaborazione, collegando la teoria alla pratica.
Nel caso della progettazione di una caffettiera, gli studenti delle classi seconde sono stati chiamati a utilizzare le tecniche di disegno acquisite in classe per realizzare il loro progetto. I ragazzi hanno dovuto misurarsi con la composizione di solidi, scale di ingrandimento e riduzione, rappresentazioni grafiche in proiezione ortogonale e assonometrica e infine modellizzazioene 3D con il computer. Tutto quello che è stato seminato in lunghi mesi di lavoro è fiorito in progetti audaci che hanno dato gusto ai ragazzi.
L’attività ha stimolato la capacità di progettare un oggetto funzionale e originale, mettendo in pratica il processo creativo e tecnico che sta alla base di un progetto ingegneristico o di design.
2 Settembre, ore 8:30! Quasi 80 ragazzi di prima media anticipano l'inizio dell'anno scolastico per partecipare al Pon, percorsi didattici pensati per il potenziamento delle competenze linguistiche e digitali.
Sono stati giorni belli, ricchi, densi di esperienze e di incontri. "Ragazzi, cosa avete scoperto in questi giorni?", chiedo a fine corsi. Nuovi amici rispondono in coro. Alcuni studenti raccontano delle ore trascorse a disegnare con la tavoletta digitale in aula informatica, altri sono rimasti sorpresi dal lavoro di modellizzazione 3D o dai nuovi account istituzionali con cui accedere a numerosi programmi. I più intraprendenti con le lingue raccontano della full immersion tra conversation, listening and English culture.
A breve riprenderà la scuola, le premesse sono ottime!
Il premio Nobel Alexis Carrel diceva: "Tanta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità". La sfida affrontata con le classi terze ci ha costretto a fare i conti con queste parole e a scoprirne il significato.
L'illusione ottica è un gioco affascinante che inganna e delizia i nostri sensi e per capire come sono costruite le immagini, occorre dedicare molto tempo ad osservare con attenzione le linee per cogliere la geometria e la struttura delle figure.
Con le classi terze abbiamo fatto un avvincente percorso misurandoci con i maestri dell'optical art e le assonometrie impossibili, ci siamo immersi in questo affascinante mondo visivo che ci ha incantato e stupito. Abbiamo osservato con attenzione le opere dei grandi maestri, cercando di decifrarne i segreti nascosti, la costruzione geometrica e il sapiente uso delle linee e del colore.
Le attività di gruppo sono occasioni preziose per imparare la collaborazione e ad ascoltarsi, confrontarsi con idee diverse e trovare strategie per risolvere problemi. Non da ultimo, é possibile scoprire che c'è bisogno dell'aiuto di tutti, che il "pezzetto" messo da ciascuno, costruisce una cosa grande.
Nel corso dell'anno sono state svolte diverse attività laboratoriali. Le classi prime hanno lavorato a gruppi, impegnandosi nella realizzazione di intarsi con il compensato.
Abbiamo iniziato realizzando le composizioni su tavola con matita, pennino e colore, in questo modo i ragazzi hanno preso confidenza con la geometria delle tessere e le loro misure. Successivamente abbiamo tagliato il compensato con il traforo, per realizzare tutti i singoli elementi. Infine abbiamo applicato il colore per ottenere differenti sfumature.
Davvero bello è stato comporre e incollare tutti i tasselli fatti al termine del lavoro di taglio, perché è stato evidente come il contributo di ciascuno coopera a far nascere un capolavoro.
Dopo aver svolto un approfondito studio di carattere dei principali personaggi del romanzo de “I Promessi Sposi”, nell'ambito del progetto "Chat impossibili" svolto in classe con la docente di italiano e di sostegno, gli alunni della 3E hanno immaginato una realtà distopica nella quale i protagonisti del libro dialogano tra di loro tramite WhatsApp...
Attraverso Canva i ragazzi hanno ricreato in modo incredibilmente realistico l’interfaccia di WhatsApp, realizzando anche con l’aiuto dell’I.A. foto-profilo e sfondi coerenti con l’indole del personaggio. Quindi, riferendosi ad alcuni momenti salienti della trama, in un gioco surreale hanno immaginato dialoghi tra due personaggi, giocando sui contrasti di carattere.
Tra i sotterfugi poco eleganti usati da Don Abbondio per sottrarsi al confronto con Padre Cristoforo, i pentimenti tardivi della Monaca di Monza, il cinismo di Don Rodrigo che propone via chat il suo piano diabolico ad un tormentato Innominato...i risultati sono davvero originali e sorprendenti!
Com'era Baggio quando era solo un borgo di poche migliaia di abitanti? Come è cambiata nel corso del tempo? Quali sfide attendono ancora questo quartiere nei prossimi anni? Se lo sono chiesti le giovani studentesse e i giovani studenti della scuola media Primo Levi, in occasione del centenario dell’annessione di Baggio al Comune di Milano, tema di quest’anno dell’attesissima Sagra, oramai giunta alla sua 395^ edizione. O meglio, lo hanno chiesto a quelli che sono i 'veri' custodi della memoria storica di questa periferia. Il video preparato per la Sagra raccoglie le interviste che sono state fatte ai nonni e a personalità 'storiche’ di Baggio, che hanno contribuito e contribuiscono ogni giorno alla ricchezza sociale e culturale di questa realtà. A partire dagli stessi interrogativi, un altro gruppo di studenti si è cimentato nella realizzazione di un’installazione ambientale, costituita dalla rielaborazione pittorica della piantina di Baggio, sulla quale pullulano, come entità sospese tra il passato ed il presente, vecchi e nuovi simboli del quartiere, realizzati con la tecnica della string art, come a tracciare un’ideale linea di continuità tra la storia del quartiere, il suo presente e il suo futuro.
Le classi prime della scuola sono state coinvolte nella realizzazione di una grande istallazione...un cielo stellato! Il lavoro è un progetto interdisciplinare di Arte e Tecnologia. Innanzitutto i ragazzi hanno usato tutte le abilità acquisite nel disegno geometrico e nell'uso degli strumenti da disegno, per realizzare su tavola la non semplice costruzione della stella a 12 punte; poi hanno riportato la stessa costruzione su un pannello di compensato da 3mm successivamente tagliato con il traforo e levigato con la carta abrasiva. La fase di taglio è stata una grande emozione, mano a mano che si definiva la stella cresceva l'entusiasmo. Nella seconda fase del progetto, insieme al docente di Arte, i ragazzi hanno studiato la teoria del colore e, utilizzando il cerchio di Itten, hanno compreso come, partendo dai colori primari, si possono ottenere tutti gli altri. Dalla teoria alla pratica si è passati in un baleno! Mescolando i colori primari a tempera, infatti, hanno ottenuto i secondari e i terziari e con tutte queste tinte hanno campito le stelle. Il lavoro si è concluso con la realizzazione una splendida parete, dove brilla come stella preziosa, il contributo unico e personale di ciascuno.
Il progetto “Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo”, è incentrato sulla realizzazione di un orto con finalità didattica, costituito da un’area all’aperto e da una serra professionale di ampie dimensioni. L’obiettivo è quello di trasformare gli spazi esterni in luoghi di esplorazione e di apprendimento delle discipline curriculari, delle scienze, delle arti, dell’alimentazione, degli stili di vita salutari, della sostenibilità, favorendo negli alunni e nelle alunne una comprensione esperienziale ed immersiva delle dinamiche naturali e un’educazione ambientale significativa e duratura. L’orto didattico permette di poter apprendere in modo cooperativo, assumendo responsabilità di cura nei confronti dell’ambiente e dell’ecosistema, con significativi impatti anche sulla sfera emotiva. La cura di tali spazi intende anche vedere il coinvolgimento delle famiglie e della cittadinanza, rafforzando il ruolo della scuola come catalizzatore di buone pratiche, in grado di avere una ricaduta importante nella comunità.
Alcune classi terze si son coinvolte in un lavoro interdisciplinare di Italiano-Tecnologia e Storia che è stato ulteriormente sviluppato nella gita di fine anno. Nelle ore in classe sono stati affrontanti tutti i passaggi storici più significativi compresa la terribile guerra di posizione che ha caratterizzato il conflitto. I ragazzi si sono immedesimati nel dramma vissuto dai soldati attraverso la poesia e scrivendo loro stessi lettere dal fronte nelle ore di letteratura. La gita a Rovereto ci ha permesso di approfondire il tema con la visita al Museo della Grande Guerra e camminando nelle Trincee e le grotte del Nagià-Grom, scavate dagli Austriaci. Tornati a casa i ragazzi hanno realizzato a gruppi, dei plastici in scala nelle ore di Tecnologia. Una vera esperienza a 360 gradi.
Se c'è qualcosa che piace ai nostri ragazzi...sono le scarpe! Facendo leva su questo interesse abbiamo coinvolto le classi terze nella progettazione delle scarpe più diffuse tra i nostri studenti, le Nike Force 1 e le Vans.
Dopo una attenta e accurata fase di progettazione in cui i ragazzi hanno condensato i loro gusti, passioni e interessi, siamo passati alla fase operativa. Con il cartone sono state sagomate le suole e con i cartoncini colorati gli studenti hanno realizzato le diverse componenti della tomaia. Per concludere l'opera sono stati aggiunti occhielli, lacci, cuciture con il pennino e texture libere; è stata una attività di laboratorio entusiasmante!
Al termine del progetto, gli studenti hanno immaginato e sviluppato la grafica pubblicitaria per la vendita del prodotto. L'attività ha permesso di mettere in gioco le competenze grafiche acquisite e l'utilizzo di programmi di grafica ed impaginazione.
Le classi del corso D, insieme alle classi 1^A, 1^E, 1^F e 1^G della scuola secondaria di I grado hanno realizzato, nel cortile interno del plesso “Primo Levi”, una significativa installazione effimera sul tema della Memoria, nella annuale ricorrenza del 27 Gennaio dedicata alle vittime della Shoah.
In questo giorno si ricordano anche i “Giusti tra le Nazioni”, ovvero coloro che, a rischio della vita, salvarono vite umane negli anni della persecuzione nazista.
Gli studenti della classe 2E, invece, hanno prodotto alcuni elaborati multimediali, utilizzando l'applicazione Jamboard.
Le classi seconde e terze, dopo aver fatto un’attività di brainstorming con le docenti di Italiano per individuare una serie di parole-chiave relative alla Legalità, tema di quest’anno della Sagra di Baggio, hanno realizzato degli elaborati artistici individualmente e in gruppo.
Nello specifico, i ragazzi delle seconde hanno rielaborato una famosa fotografia, ormai iconica, che ritrae i giudici Falcone e Borsellino, attraverso l’utilizzo delle parole-chiave individuate per realizzare un elaborato personale. Successivamente, lavorando in gruppo, con la stessa tecnica, l’immagine è stata ingrandita e frammentata, per essere poi ricostruita con il supporto dei visitatori durante la Sagra, dando vita, in questo modo, ad una grossa installazione ambientale, di carattere partecipativo.
I ragazzi delle terze, invece, dopo alcune lezioni introduttive sulle caratteristiche della pubblicità, lavorando in piccolo gruppo, hanno realizzato dei manifesti pubblicitari, con tecniche grafico-pittoriche differenti, ispirati al tema della Legalità.
Le classi I e III F, I e III B e I, II e III G hanno lavorato alternativamente ad alcuni fiori associati a parole-chiave simbolo di legalità e a tante farfalle di carta (una citazione dal racconto “Il bruco e la farfalla”). Questi assieme andranno a comporre una rigogliosa cornice decorativa in onore di personaggi che con il loro lavoro e la loro vita hanno determinato un profondo cambiamento nella concezione che il Paese aveva rispetto al tema della legalità ed in particolare della lotta alle mafie.
Il capolavoro di Omero è stata oggetto di un entusiasmante percorso interdisciplinare che ha coinvolto le classi prime in Italiano, Arte e Tecnologia.
Dopo la lettura e l'approfondimento sul testo che ha catturato la fantasia dei ragazzi e li ha fatti immedesimare nelle grandiose vicende dei Greci e dei Troiani, i ragazzi hanno realizzato un grande plastico. Con il compensato sono state realizzate le possenti mura e le abitazioni dei Troiani, l'accampamento e le navi Greche, un grande tempio ed il famoso cavallo. Il paesaggio e i rilievi sono stati prima realizzati impastando carta di giornale e colla, poi tutto è stato rifinito con colore, pietre, muschio e alberi.
I ragazzi si sono immersi nell'arte Greca realizzando alcuni cartelloni che raccontano il teatro e l'architettura Greca. Contemporaneamente sono stati realizzati, prima in versione cartacea e successivamente digitalmente, i profili Instagram dei personaggi omerici.
Le molteplici attività hanno permesso di sviluppare conoscenze e competenze, consentendo ai ragazzi di sviluppare la propria creatività e di rielaborare i contenuti in svariati modi, con mezzi e materiali differenti. Davvero un lavoro epico!
Al termine del percorso di disegno della seconda media, i ragazzi hanno utilizzato le abilità e le competenze acquisite per progettare una città!
A ciascuno è stato dato un terreno su cui edificare e delle regole "edilizie" da rispettare. Gli studenti si sono districati tra scale di riduzione, 3D a computer, viste assonometriche, proiezioni ortogonali e arredi di interni.
Sorprendenti le molteplici composizioni creative in legno, di grande effetto le vertiginose viste prospettiche dei grattacieli e le viste delle stanze sviluppate nelle ore di arte . L'esperienza ha dato spazio alla fantasia dei ragazzi che hanno potuto toccare con lmano la forza comunicativa dei metodi di disegno acquisti nel corso dell'anno, strumento per raccontare idee e progetti. Il plastico in scala ha accompagnato tutta la progettazione, restituendo una suggestivo racconto della città
Chissà che non sia nata una nuova stella dell'Architettura!
Durante l’anno scolastico 2021/22, la classe 2F del plesso Secondaria di primo grado ha partecipato, su invito della Biblioteca di Baggio e con il supporto della docente di Lettere, al concorso letterario “Ossibooki”, qualificandosi al terzo posto nella sezione “Parole”. L’iniziativa consisteva nel leggere, entro un tempo dato, una cinquina di libri appartenenti a diversi generi letterari, dalla narrativa fantasy all’horror, passando per il giallo, il romanzo di formazione e il saggio scientifico e successivamente nel recensire le opere, evitando però di riassumerle, ma piuttosto filtrandole alla luce del proprio gusto di lettori, comunicando sensazioni e suggerimenti personali ad un pubblico di coetanei.
La seconda F ha scelto la forma grafica della presentazione elettronica, introducendo immagini, pensieri, colori ed emozioni ispirate dai testi. Si è trattato di un lavoro estremamente coinvolgente, in cui ognuno ha dato il proprio contributo, commentando, creando e coordinando il lavoro, che è cresciuto progressivamente, con grande soddisfazione di tutti. Il giorno 23 maggio, presso il teatro Munari-Buratto, una piccola delegazione di genitori e studenti ha partecipato alla premiazione, riportando una coppa come riconoscimento dell’apprezzamento da parte della giuria, cui hanno fatto seguito un attestato e buoni libro che arricchiranno la biblioteca di classe, con l’obiettivo di incentivare ed incoraggiare le attività legate alla lettura e alla rielaborazione creativa dei testi.
MOVIMENTO, DINAMISMO E VELOCITÀ
NELLA RAPPRESENTAZIONE DEL MOVIMENTO E VELOCITÀ, UMBERTO BOCCIONI E GIACOMO BALLA RICERCAVANO IL DINAMISMO DI UNA IDENTITÀ SOCIALE PROIETTATA VERSO IL RAPIDO CAMBIAMENTO CHE SI VIVEVA NEI PRIMI ANNI DEL NOVECENTO.
Gli allievi di alcune classi Terze si sono espressi nella ricerca grafico-creativa sulla parola “velocità” raffigurandola nella sua lettura in termini sensoriali ed emotivi con elaborati dai risultati significativi.
La strada percorsa ha evidenziato in questi elaborati una fantasia e un’immaginazione creative inaspettate e molto interessanti.
I ragazzi di prima media hanno realizzato e creato oggetti utilizzando materiale riciclato.
Creando con poco , incentivando la fantasia e applicando il senso dell'ingegno hanno dato una seconda vita a materiali come tappi, cucchiai, matite ed anche alle mascherine per costruire tende e tappeti nella casa delle bambole!!
L'attività è stata una buona occasione per imparare a rispettare la natura e l'ambiente che li circonda, stimolando la loro creatività.
LE CORTECCE DEGLI ALBERI: ELEMENTI CHE SI PRESTANO A RIELABORARE LA NATURA FINO A NUOVE FORME
Sagra di Baggio – 393° edizione.
Ogni allievo delle classi terze coinvolte ha scelto lo scatto fotografico di un elemento naturale - le cortecce degli alberi - rileggendolo visivamente, rielaborando graficamente con diversi materiali il soggetto, per destinarlo a diventare l’interpretazione di una nuova superficie materica da vivere.
La manualità nella realizzazione ha trasformato questi materiali fino a renderli protagonisti di forme d’arte astratta.
LINEE, MODULI E RIFLESSIONI SUL PIANETA CHE CAMBIA
In occasione della Sagra di Baggio, tra la zona porticata e il cortile dell’edificio scolastico, è stata allestita una mostra con le opere degli alunni, che ha avuto come tematica generale la Natura.
I ragazzi delle classi prime si sono cimentati nello studio e nella rielaborazione della struttura di una foglia, utilizzando come unico elemento grafico la linea. Ispirandosi a questa tavola, dopo aver realizzato delle foglie con cartoncini colorati, è stata realizzata una grande e delicata installazione ambientale, in sospensione.
Gli alunni delle classi seconde, invece, partendo dall’osservazione di foglie, hanno sviluppato una composizione modulare, in simmetria radiale a coppie di triangoli, campiti con matite colorate, utilizzando la tecnica del chiaroscuro.
Infine, le classi terze, dopo alcune lezioni introduttive sul manifesto pubblicitario, hanno realizzato dei manifesti di loro invenzione, con tecniche grafiche differenti, come riflessione sull’attuale crisi ecologica.
OSSERVIAMO, SCAVIAMO... E SCRIVIAMO
Stupirsi di fronte alla natura è da uomini e donne grandi e per farlo occorre imparare ad osservare attraverso un metodo, seguendo dei maestri.
La classe terza A si è lasciata guidare da alcuni testi d'autore di giornalisti, scrittori e poeti Italiani e internazionali, e - dopo aver appreso da loro gli strumenti del mestiere - ha provato a cimentarsi nella descrizione personale e soggettiva della natura più vicina a loro: Il parco delle Cave.
La sezione: "Io che albero sono" ha invece come scopo un'ulteriore spinta introspettiva. Che legame c'è tra me e la natura? è un rapporto intimo, potente... che mi scoprire parti di me inesplorate.
Nel corso del secondo quadrimestre alcune classi, nell’ambito dei recuperi pomeridiani, guidate dalle loro insegnanti, hanno realizzato dei bozzetti per proporre idee per murales da realizzare all’interno del muro di cinta della scuola sita in via Anselmo da Baggio.
Dopo un’introduzione al tema, sia dal punto di vista storico, sia tecnico e aver visto alcuni esempi realizzati nella città di Milano, i ragazzi delle classi Prima, Seconda e Terza si sono cimentati nell’esecuzione di Bozzetti propositivi delle loro idee.
I disegni sono stati realizzati su carta con tecniche a piacere dopo aver disegnato, in scala, una campata del muro.
Ecco alcuni esempi…
I ragazzi delle classi terze hanno interpretato, utilizzando tecniche a piacere, il quadro dell’artista Paul Klee “Senecio”
I ragazzi di terza dopo aver studiato il quadro “Guernica” di Pablo Picasso, simbolo della disumanità della guerra, hanno scelto e interpretato un particolare dell’opera artistica del grande artista spagnolo, sperimentando tecniche a piacere.
Dopo aver studiato le proporzioni del corpo umano, ispirandosi alle sculture in fil di ferro dello scultore statunitense Alexander Calder, i ragazzi delle classi seconde hanno realizzato composizioni le loro composizioni.
I ragazzi delle classi seconde, dopo aver studiato le sculture di Michelangelo Buonarroti, e visto come l’artista liberava dal marmo le figure che lui “vedeva” all’interno, si sono cimentati scolpendo un blocco di…sapone per il bucato!
In questi mesi primaverili è stato realizzato un laboratorio di pittura murale rivolto agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado.
Il Murales, dal tema “la scuola”, è stato realizzato sulla facciata dell’istituto adiacente alla mensa. Il lavoro è stato strutturato in due steps. Prima una fase di elaborazione progettuale in cui gli alunni hanno eseguito i bozzetti e condiviso le idee, poi è venuta la parte operativa con la realizzazione dei disegni sulle pareti delle finestre cieche.
Ha detto un alunno del progetto Murales: “Sono molto entusiasta perché ho lasciato una mia impronta”.
Realizzare un murales è stata un'occasione affascinante e divertente per consolidare il senso di appartenenza alla comunità scolastica e per lasciare il segno nella scuola, rendendola molto più bella ed accogliente.
ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARE TECNOLOGIA&ARTE
I ragazzi delle classi terze hanno affrontato, nelle ore di Tecnologia, il tema dell'elettricità e dell'energia. Per diverse settimane hanno approfondito la corrente elettrica, i circuiti, il motore elettrico, i generatori di corrente e tanto altro ancora. Per consolidare gli argomenti trattati e per vivere un esperienza entusiasmante, in cui toccare con mano i contenuti incontrati, abbiamo realizzato delle macchinine elettriche. Il lavoro è stato approfondito, ripreso e ampliato con lo studio del Futurismo nelle ore di storia dell'arte. I ragazzi si sono messi all'opera elaborando composizioni grafiche personali, raccontando tutto il dinamismo delle loro vetture!
XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Da 25 anni ormai in questo giorno, equinozio di primavera, ricordiamo le vittime innocenti delle Mafie. Il rischio che, col passare del tempo e con l’emergenza sanitaria legata alla pandemia, questo ricordo, ma soprattutto il necessario impegno, si attenui è grande. Per questo la nostra classe ha deciso di “adottare una vittima della mafia”, perché esse possano continuare a vivere nelle nostre coscienze e a stimolare la nostra reazione.
L’idea di sottoporre queste persone, morte ormai da decenni, ad un’intervista “impossibile” ci ha fornito l’occasione per immedesimarci in loro, per sentirle ancora vive e operanti al nostro fianco. Con questo stesso intento offriamo a voi il frutto della nostra ricerca!
Nella storia dell’arte si trovano esempi di molti artisti che hanno copiato i maestri che li hanno preceduti, interpretandoli in modo personale, come ad esempio: Millet e Van Gogh, Millet e Dalì, Botticelli e Warhol!
Ai ragazzi delle classi terze è stato proposto di reinterpretare in modo personale e con tecniche a piacere, il quadro “Sera d’inverno” di Jean-François Millet, esponente del Realismo francese.
Ecco i risultati:
Nelle opere d’arte e nella fotografia la composizione dei diversi elementi che formano l’immagine (linee, colori, forme ecc.) È FONDAMENTALE.
Dal modo in cui dispongo i vari elementi posso ottenere percezioni visive molto diverse fra di loro, così come accade nella musica: utilizzando 7 note, applicando regole diverse, posso comporre musiche molto differenti far di loro (classica, pop, trap, rep, ecc.).
I ragazzi di seconda sono stati sfidati a realizzare composizioni originali e personali partendo tutti dallo stesso modulo: SAGOME DI SARDINE, ma scegliendo le regole da applicare (Ritmo, Simmetria, Dinamismo….) e i colori.
L'attuale classe 3B, nell'anno scolastico 2019-2020, ha partecipato, guidata dalla docente Micaela Tiburzi, al bando del concorso promosso dall' organizzazione umanitaria Emergency.
Tale concorso proponeva di ideare e scrivere la storia di migrazione di tre ragazzi, di nome Rachida, Goran e Amal. che si vedono costretti, a causa di guerra e povertà, a partire dall'Afghanistan, dal Sudan e dall'Iraq, per costruirsi una nuova vita, sperabilmente 'a colori'.
La nostra scuola è dotata di un laboratorio Informatico che permette lo svolgimento di molte attività. I ragazzi hanno l'opportunità di imparare ad utilizzare diversi programmi che permettono di imparare e approfondire abilità e conoscenze in modo innovativo e dinamico. In aula informatica si svolgono lezioni in cui si utilizzano software come:
Geogebra: software di Matematica Dinamica;
Sketchup: software per la modellizzazione 3D;
Paint.net: Software per realizzare fotocomposizioni di immagini;
Word e Powerpoint: per impaginare testi e sviluppare presentazioni;
Vi presentiamo alcune esperienze fatte dai nostri studenti
I ragazzi hanno imparato a realizzare solidi con l'ausilio del software Sketchup, che in modo intuitivo e avvincente aiuta i ragazzi a rappresentare la realtà tridimensionale. Questo allenamento facilità i ragazzi nella comprensione dei solidi, nella loro classificazione e agevola la comprensione di esercizi e problemi di geometria
Gli studenti hanno iniziato schizzando l'idea di un logo che potesse rappresentarli, poi hanno proseguito sintetizzando le forme con linee geometriche per rendere il logo chiaro ed efficace. Il progetto si è concluso fotomontando il progetto su una linea di prodotti immaginaria.
Imparare a ritoccare le immagini con alcuni programmi specifici permette di sviluppare creatività, capacità compositiva, sviluppa la percezione dello spazio e della profondità, insegna a gestire la proporzione degli oggetti in rapporto con lo spazio e tra di loro. I ragazzi imparano a guardare la realtà in modo attento e curioso
Nel mese di Ottobre con l'aiuto del prof. di Arte gli alunni della scuola media hanno prodotto oltre 100 mascherine disegnate e dipinte, allestendo una mostra espositiva, all'interno del cortile scolastico.
Lo scopo dell'iniziativa è stato quello di utilizzare l'arte come momento di svago per attraversare la fase di isolamento che stiamo vivendo, sensibilizzare sull'uso dei dispositivi di protezione individuale e su tutte le regole che dobbiamo seguire in quest'anno scolastico.
Ha detto uno studente nel corso del lavoro: "Le mascherine in questo momento raffigurano una diversa normalità che nessuno avrebbe mai pensato di indossare quotidianamente, sono i nostri scudi protettivi."
CONCORSO IN MEMORIA DI ALDA MERINI
Questo volume è nato per raccogliere le poesie scelte per rappresentare le scuole che hanno partecipato durante l’anno 2019-2020 al Concorso ‘Un Sogno: in ricordo di Alda Merini’.
La nostra scuola ha vinto il primo ed il terzo premio con poesie meravigliose, delicate e struggenti: ‘Un sogno’ di Greta Ruocco e ‘Mi manchi’ di Mariana Garcia.
E molti altri alunni delle classi 3B e 2B, coordinate dalla Prof.ssa di Lettere, hanno prodotto poesie premiate e riportate nel volume, corredate dai disegni degli alunni stessi.
L’iniziativa di dar voce e visibilità alle produzioni delle ragazze e dei ragazzi coglie il senso vero della funzione educativa della scuola all’interno della società.
Il covid19 ha portato alla chiusura della scuola e alla sospensione delle attività didattiche in presenza. I mesi che sono seguiti, hanno rappresentato una sfida per tutti!
Gli studenti si sono trovati a seguire le lezioni da casa con tutte le difficoltà e i disagi che questo comportava. Ma la possibilità di scoprire la realtà e fare un cammino non è venuta meno. Anzi, in modo differente, gli studenti che hanno accettato questa sfida hanno potuto fare nuove scoperte, crescere, misurarsi con modalità di lavoro diverse che hanno lasciato un segno…buono.
I lavori che presentiamo, documentano la vita durante il lockdown.
Il lavoro nasce dal desiderio di coinvolgere gli studenti di seconda in un lavoro interdisciplinare che potesse entusiasmarli e metterli in gioco durante questi giorni in cui la scuola è chiusa
Così abbiamo pensato di far mettere le mani in pasta ai ragazzi!
Agli studenti sono state date chiare indicazioni su come muoversi e 3 sono stati gli elaborati richiesti.
1. Preparazione della torta e stesura delle ricetta
2. Elaborazione di un tema che partisse dall’esperienza vissuta in prima persona.
3. Concorso grafico per la copertina del ricettario
Il lavoro ha entusiasmato i ragazzi che si sono messi in gioco con audacia e grande interesse.
Durante i mesi trascorsi a casa, abbiamo riscoperto il gusto e il piacere del tempo in famiglia. Tanti ragazzi hanno raccontato di giochi di società con fratelli, genitori e nonni. Abbiamo pensato di lanciare una sfida affinché la creatività dei ragazzi potesse mettersi in gioco nella progettazione e realizzazione del gioco più famoso del mondo tra i banchi di scuola.... Il tris!
POESIE E DISEGNI