La villa sorge a Piazzola sul Brenta. Ha subito varie trasformazioni nel corso dei secoli. Nasce come castello medioevale intorno all’anno Mille.

Francesco Contarini nel 1500 cosruisce la villa su disegno del grande architetto Palladio.

In questa epoca le famiglie veneziane costruivano case di campagna per la villeggiatura e per scamapre così dalla calura estiva delle città. Arrivavano da Canal Grande al fiume Brenta attraverso le proprie gondole e con altre imbarcazioni trasportavano i loro mobili.

Nel 1600 Marco Contarini, procuratore di Venezia, trasforma ulteriormente la villa per le proprie feste sontuose, viene così ampliata anche con le ali laterali nello stile barocco. Tutto è improntato per stupire i visitatori. Si facevano feste di ogni tipo, spettacoli teatrali, persino battaglie navali nelle pescherie della villa, che mimavano la guerra dei Veneziani contro i Turchi.

Nel 1700 passò un periodo di abbandono e a metà del 1800 la villa fu acquistata dalla famiglia Camerini che la riportò all’antico splendore. Conclusa nel 1955 l’epoca dei Camerini il complesso conobbe un altro periodo di degrado.

Nel 1969 la villa fu comprata dal prof. Ghirardi che possedeva un’azienda farmaceutica. Su iniziativa del nuovo proprietario si intrapresero la restaurazione della villa e la sistemazione del parco circostante. Dal 2005 è proprietà della regione del Veneto.

Nei parchi si recitavano commedie e farse. Anche i burattinai giravano di villa in villa.

Le ville si animavano di una vita intensa e festaiola. I signori arrivavano in carrozze lussuose; le dame, invece, erano accompagnate dai “cicisbei”, i cavalier serventi, sempre pronti ad esaudire le loro civettuole richieste.

Spesso nelle ville si organizzavano giochi per intrattenere e far divertire gli ospiti illustri

Uno svago particolarmente dispendioso in queste feste era costituito dalle “naumachie”, cioè delle battaglie navali con galee triremi, che si svolgevano nelle peschiere di villa Contarini.