Pochi giorni fa, la nostra insegnante di arte e immagine ci ha proposto di realizzare la maschera di Agamennone. Essa l’avevamo già incontrata nel nostro percorso di Storia, in quanto fu ritrovata tra il corredo funerario di una necropoli reale Achea.
Allora abbiamo voluto approfondire la conoscenza di questo personaggio, passato agli onori della storia antica.
Agamennone fu re acheo e capo della spedizione di questo popolo contro la città di Troia. Dai racconti che Omero fa nel poema “Iliade”, pare avesse un carattere avido, superbo, deciso, autoritario, bellicoso e spietato, a tal punto che arrivò a sacrificare, alla dea del mare, sua figlia Ifigenia per ottenere la quiete delle acque e poter salpare verso Troia.
Immaginate l’effetto che ha avuto su di noi questa notizia!
Ma abbiamo anche scoperto che nei tempi antichi le persone provavano sentimenti molto più profondi verso il proprio popolo ed esisteva un maggiore attaccamento alla propria terra e alla propria patria. Ma arrivare a sacrificare sua figlia, ci sembra ancora un po’ troppo esagerato.
Ancora oggi, un eccessivo “affetto” nei confronti della patria, infatti, può portare a delle conseguenze spiacevoli.
Abbiamo riflettuto sul fatto che, nel corso della storia, ma anche in tempi molto recenti, un esagerato “amor di patria” si è trasformato spesso, nell’uomo, in fanatico “nazionalismo”: la “mia” nazione è la migliore di tutte, il “mio” popolo è superiore a quell’altro, la “mia” religione non ha uguali e solo essa salverà il mondo.
E molto spesso questi atteggiamenti definiti “nazionalistici”, creando pregiudizi e odio tra i vari popoli, hanno portato a guerre di ogni tipo che ora dividono il mondo.
Pensiamo che ogni popolo sia una “goccia” che, insieme agli altri, ciascuno con le proprie credenze, le proprie idee e la propria libertà, potrebbero formare un “oceano” di pace.
Ma, tornando ad Agamennone, sappiamo che questo “principe guerriero”, con l’aiuto dell’astuto Ulisse e del suo famoso cavallo, ritornò in patria vincitore, ma lo aspettava un crudele destino perché venne ucciso dalla sua stessa moglie che agì così per vendicare la morte della sua amata figlia.
Nel 1250 a. C i Micenei e i Troiani erano giunti al termine della loro lunga anzi lunghissima guerra. Il tutto si svolgeva come una infinita partita di calcio: TROIA VS MICENE. I contendenti erano tutti gli uomini e le donne di Troia che aspettavano con ansia la fine dell’assedio. Gli Achei, avversari, attendevano da dieci lunghi anni “il fischio finale”. Tifosi speciali, erano anche gli dei, schierati come ULTRAS, organizzati a supporto della loro squadra del cuore. Gli alunni della quinta D, dopo aver studiato i sanguinosi eventi dell’antichità, hanno capito che le guerre, che tanto piacciono a molti adulti, sono in realtà, frutto dell’egoismo della prepotenza e dell’avidità degli uomini. Hanno compreso, inoltre, che non ci sono esclusivamente buoni o cattivi e che le ragioni di una guerra possono essere tante, spesso inutili e comunque dannose per tutti.
Una testimonianza diretta è stata loro data dall’arrivo in classe di Kirill, un bambino ucraino che ora vive in Italia con i nonni. È arrivato a Casamassima con il pullman dopo un giorno di viaggio. La sua città d’origine è “Cernovizza”, una cittadina che si trova a nord dell’Ucraina, ricca e culturalmente molto attiva. Vi sono infatti, molte università e alcuni monumenti che sono patrimonio dell’Unesco. Là a combattere sono rimasti suo zio e suo padre, infatti Kirill, non parla molto volentieri dell’argomento.
In maniera quasi scherzosa nella quinta D si sono create due tifoserie pro e contro i Troiani. Kirill è dalla parte dei Troiani perché sono stati gli Achei ad assediare per primi un altro popolo, così come è accaduto in Ucraina, la sua terra, invasa dai Russi.
Sono passati ormai, più di tremila anni, ci sono state tantissime altre guerre che hanno causato tanto dolore, morte e distruzione ma, l’uomo non riesce a fermarsi. È inutile cercare eroi o qualcosa di positivo in situazioni di conflitto.
Tuttavia, da tutto questo dolore c’è stato qualcosa di positivo: la quinta D ha trovato un amico special e Kirill ha detto che gli piace molto stare in Italia e, anche se spesso sente nostalgia di casa, qui ha trovato un posto sicuro, bello e accogliente.
“Мѐні нравитс я бути тут в ІТАЉІ Я нойшов нових друзів ПРІВІТ Я з УКРАІНИ.”
“A me piace stare in Italia io ho trovato nuovi amici. Ciao, un saluto dall’Ucraina.”
L’idea di istituire questa giornata nasce della maestra Sabrina. Docente di una classe in cui era inserito un bambino autistico; la maestra ha pensato di far scambiare i calzini ai suoi alunni, per dimostrare che anche se un bambino ha un calzino bucato, strappato, a righe, a pois o a quadretti è uguale agli altri, perché anche se malmesso tutti i calzini hanno lo stesso compito cioè quello di riscaldare, coprire o assorbire il sudore, così come i bambini pur se diversi e originali hanno tutti lo stesso diritto di essere trattati alla stessa maniera.
Come ogni anno l’Istituto Comprensivo Rodari-Alighieri ha partecipato all’evento dei calzini spaiati. Questa giornata nasce dal fatto che nelle diverse classi sono presenti dei bambini speciali, che passano sempre momenti difficili. Quindi per far comprendere a tutti quanto la diversità è preziosa tutti i bambini hanno dedicato un pensiero su un compagno di classe.
In particolare i bambini e le bambine hanno riflettuto sulla parola: “diversità” che per loro è una caratteristica innata e ci differenzia gli uni dagli altri in maniera speciale e mai offensiva.
Lo pensiamo da tanto, ormai!!!
Le maestre sono proprio delle persone “speciali”: se le inventano tutte per aiutarci ad imparare divertendoci ed entusiasmandoci.
D’altra parte, noi alunni siamo d’accordissimo su un’affermazione di Rodari: “Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?”
Questa volta è toccato alla geografia. E tutto è partito da Facebook. Anche le maestre utilizzano questo social media, ma anche quando sono su Facebook, non si dimenticano di noi e anche qui cercano attività ed esperienze che possano rendere l’apprendimento un vero e proprio divertimento.
E tutto è iniziato così.
Tante maestre d’Italia che insegnano geografia si sono incontrate e hanno deciso di unirsi per farci conoscere l’Italia non solo attraverso il nostro libro di testo.
Infatti, hanno subito creato un gruppo WhatsApp per scambiarsi più velocemente pensieri, opinioni e idee su come portare avanti questo progetto e lo hanno chiamato “Maestre... con tre cuori: uno rosso, uno bianco e uno verde”. Su questo gruppo hanno ideato che, ogni volta che si studierà una regione, a questa sarà inviata una cartolina. Naturalmente noi alunni ci aspettiamo che quella regione risponda, inviandoci un’altra cartolina.
Nel frattempo, però, le maestre hanno già creato un padlet, ovvero una “bacheca virtuale” sulla quale hanno già iniziato a postare delle immagini e dei video di alcuni luoghi che rappresentano maggiormente la regione di appartenenza.
Naturalmente, quando la maestra ci ha comunicato questo progetto, noi siamo rimasti molto entusiasti e ci siamo messi subito “al lavoro” organizzandoci nella scelta e nell’acquisto delle cartoline più belle che possano descrivere al meglio gli scorci del nostro paese e della nostra Puglia.
Sicuramente questo progetto ci aiuterà ad amare di più la nostra regione e a farla conoscere al resto dell’Italia. Anche noi saremo felicissimi di conoscere meglio i luoghi, gli usi e le tradizioni delle altre regioni che compongono la nostra meravigliosa Italia.
LA NOSTRA GIORNATA DELLA MEMORIA:
TRA SOLIDARIETA', CORAGGIO ED EROISMO.
Una “giornata della memoria” davvero speciale quest’anno!
Volete sapere il perché?
Perché le nostre maestre piuttosto che ritornare a farci riflettere, come ogni anno, sulle “brutture” e sugli orrori dell’Olocausto, hanno pensato di proporci l’ascolto della delicata storia di Anett, una ragazza danese che, insieme alla sua famiglia e al suo intero villaggio di Gilleleje in Danimarca, riuscirono a nascondere e a salvare dalla furia nazista circa 1770 ebrei, facendoli fuggire verso la Svezia e, dunque, verso la libertà.
Da questo momento in poi, per noi si è aperto un “mondo” sconosciuto: quello dei “Giusti tra le nazioni”, cioè coloro che, mostrando infinito coraggio, rischiavano la loro vita pur di salvare anche un solo ebreo.
Allora abbiamo scoperto che il famoso Gino Bartali che tutti conosciamo come ciclista due volte campione del Giro d’Italia e una volta campione del “Tour de France”, nascondeva nel telaio della sua bicicletta carte d’identità false che distribuiva agli ebrei, salvandone diversi.
Abbiamo conosciuto anche il gelataio Francesco Tirelli che nascondeva gli ebrei nel suo retrobottega e poi ancora Maria Agnese Tribbioli, una suora che li nascondeva nel suo convento, facendoli passare per cristiani battezzati.
E la lista dei “giusti” italiani continua: la domestica Teresa Giovannucci, Calogero Marrone, capo dell’ufficio anagrafe del comune di Varese, il poliziotto Giovanni Palatucci il quale, però, venne scoperto, arrestato e deportato nel campo di concentramento di Dachau. Per non dimenticarli, ciascuno di noi ha creato un lapbook in cui ha conservato, nei vari “cassetti”, i diversi gesti di amore e solidarietà umana verso un popolo ingiustamente perseguitato. Basterà andarli ad aprire ogni tanto perché possano “parlarci” e ricordarci che, per dare un senso vero e profondo alla propria vita, non si può pensare solo a se stessi, ma bisogna guardarsi intorno e vedere le necessità degli altri e, con coraggio e altruismo, cercare di dare il nostro contributo perché chi vive nel “buio” possa ritrovare la “luce”.
Il Talmud, libro sacro dell’ebraismo, recita: “Chi salva una vita, salva il mondo intero” e noi, futuri cittadini, vogliamo tenerlo bene a mente!
Se dovessimo riflettere sull’eredità arrivata a noi dall’antica civiltà greca, ci verrebbero in mente molte cose... il teatro, la democrazia, i ginnasi, le accademie, le tragedie e le commedie, ma soprattutto qualcosa di assolutamente nuovo e affascinante, “la filosofia!”. Vi siete mai chiesti che cos’è di preciso e com’è nata? Gli alunni della VD sono qui per spiegarlo. I filosofi si interrogavano sull’origine del Mondo, sui fenomeni naturali, su come sia giusto comportarsi, su cosa sia la felicità o la libertà. Soprattutto Socrate, Platone e Aristotele e molti altri non credevano nelle spiegazioni fantastiche fornite dai miti ma, affrontavano gli studi con metodo.
Il nome Philos= amico e Sofia=sapere fu dato in seguito da Pitagora. “Allerta a tutte le Sofia!”, il vostro è un nome molto bello, diffuso e importante siatene dunque all’altezza. La filosofia è quindi l’arte del porsi dei quesiti, è l’amore per la saggezza. Da qui nasce un’altra domanda... “Che cos’è la saggezza?” Nel linguaggio comune, il saggio è una persona assennata, sapiente, ponderata che sa come comportarsi nelle diverse situazioni. Sembrerà strano, ma tutti fin da piccoli, sono tanti filosofi. Tutti i perché curiosi che i bambini rivolgono ai grandi esprimono proprio il bisogno dell’uomo di conoscere, di sapere, di avere spiegazioni. Per essere filosofi non bisogna necessariamente esprimere i concetti con paroloni, sono sufficienti parole semplici e chiare, che possono essere comprese anche dai più piccoli. E ora, un suggerimento di lettura: “Il SIMPOSIO DI PLATONE” (in edizione per ragazzi), Platone o Spallone per le sue spalle ampie. Platone, grande filosofo e allievo di Socrate, partecipava spesso con il suo maestro ai Simposi dove uomini di cultura si incontravano non solo per banchettare, ma per scambiarsi idee, per interrogarsi sui perché della vita, del Mondo e dell’essere umano.
Una cosa ci ha colpito molto e ci ha fatto penare per il povero Socrate... sua moglie Santippe. Donna autoritaria e sospettosa che non comprendeva la profondità di pensiero di suo marito e gli impediva di incontrare i suoi amici. Socrate, però, riusciva a “svignarsela” dalla finestra e nel suo letto metteva un “omino di legno”. Ecco non è vero che i filosofi hanno la testa tra le nuvole... quando serve, sanno anche essere pratici e concreti!
A scuola primaria Rodari tra i temi trattati si è posta attenzione all’agenda 2030 , in particolare, gli alunni della classe quarta C S.Z. , stanno approfondendo il goal n°13
“ LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO”
Gli alunni hanno prima capito, insieme alle insegnati , cosa è esattamente il clima
Cioè l'insieme di condizioni meteorologiche,temperature stagionali, intensità e frequenza delle piogge .
Il cambiamento climatico viene studiato durante periodi molto lunghi (decenni)
Nel corso della lunga vita del nostro pianeta (circa 4,5 miliardi di anni), il clima è cambiato tantissime volte, alternando ere in cui la Terra era più fredda (Ere Glaciali) con ere in cui invece le temperature erano decisamente più miti.
Tanti secoli fa i cambiamenti avvenivano naturalmente e in tempi molto lunghi. Negli ultimi decenni invece, l'innalzamento delle temperature è stato rapidissimo e continua ad aumentare. Questo accade perché i livelli di inquinamento sono molto alti.
Sappiamo bene che le fabbriche, auto e altre attività umane hanno influenzano così tanto il clima terrestre.
Alcuni gas che vagano nella nostra atmosfera (es: l'anidride carbonica) trattengono i raggi solari che colpiscono il pianeta, riscaldando quindi l'aria.
Potremmo dire che questa cosa è bellissima, non avremmo più freddo e ci gofìdremmo un clima sempre mite. Invece Una Terra più calda, anche di poco fa tanta differenza e comporta grossi cambiamenti nell'equilibrio del pianeta. I maggiori pericoli sono:
· Scioglimento dei ghiacci
· Scomparsa di habitat, flora e fauna
· Siccità e poco cibo per l'umanitàCatastrofi ambientali
Cosa si può fare per salvare il pianeta?
Dobbiamo fare in fretta e devono essere i potenti della Terra (governi, grandi aziende) a cambiare ma anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa...
· Non usare troppa plastica
· Riciclo e raccolta differenziata
· Cerchiamo di prendere la macchina il meno possibile. Camminare o andare in bicicletta fa bene al nostro corpo e pure alla Terra!
· Ascoltiamo la scienza
ALLA SCOPERTA DI UNA LIBRERIA PER BAMBINE E BAMBINI
Il 15 febbraio 2023 la classe 4^B primaria dell’Istituto Comprensivo “Rodari-Dante” di Casamassima si è recata ad Acquaviva delle Fonti in una libreria indipendente specializzata in libri per bambine e bambini di nome “Matite Curiose” per approfondire la conoscenza dei libri per l’infanzia..
La libreria si trova nel centro storico e porta questo nome perché la libraia ha una collezione di oltre duemila matite di diverse tipologie provenienti da tutte le parti del mondo. Ha muri colorati con disegni, matite esposte in teche, diversi scaffali contenenti libri per l’infanzia di diverse tipologie e anche un grande murales dipinto su un arco che porta alla sala di lettura.
All’inizio, la libraia ha spiegato la differenza tra libreria e biblioteca, cosa che non era chiara a tutte le bambine e bambini: nella libreria i libri si sfogliano, si leggono al momento e si possono acquistare; nella biblioteca i libri si possono leggere e prendere in prestito per poi restituirli dopo aver finito.
In seguito la libraia ha mostrato e illustrato la differenza tra i diversi tipi di libri e albi illustrati: il silent book (libro senza parole) che contiene solo illustrazioni; i libri ad alta leggibilità che hanno lettere più grandi e staccate; i libri carosello che sono tridimensionali; i libri pop-up con immagini che fuoriescono; i libri con il QR che possono essere ascoltati in caso di difficoltà di lettura, di pigrizia oppure mentre si è impegnati in un’altra attività.
Gli alunni e le alunne della 4^B si erano preparati a questa visita raccogliendo dei risparmi in un salvadanaio che hanno usato per l’acquisto di libri per la biblioteca di classe.
Questa esperienza è stata entusiasmante e sorprendente per le alunne e gli alunni perché molti di loro non avevano mai visitato una libreria per l’infanzia e non sapevano che esistono così tante tipologie di libri per permettere a tutti di poter leggere un buon libro. Per questo consigliano a tutti di visitare un luogo simile per potersi avvicinare al mondo dei libri e della lettura.
UN TUFFO NEL PASSATO A EGNAZIA
L’11 maggio 2023 gli alunni e le alunne delle classi 4^A e 4^B primaria dell’Istituto Comprensivo “Rodari- Dante” sono andati in visita al parco e al museo archeologico di Egnazia per vedere gli scavi archeologici e i reperti.
Dopo un viaggio di andata pieno di eccitazione e di musica, le due classi sono arrivate a destinazione e sono state accompagnate dalla guida a visitare i tre tipi di tombe messapiche lì presenti: tombe a fossa, a semi camera e a camera. La guida ha permesso loro di scendere in una tomba a camera (la tomba delle Melegrane) destinata ai più ricchi, dove hanno potuto osservare gli affreschi che ritraevano, tra le altre cose, questi frutti.
La visita è proseguita verso i resti della città romana e delle sue terme dove hanno potuto osservare le terme, il mercato e la via Traiana, fatta costruire dall’imperatore Traiano, per collegare Roma a Brindisi con una strada che accorciava il cammino di ben 20 giorni rispetto alla via Appia già esistente.
Dopo la visita agli scavi, le due classi si sono recate nel museo dove hanno potuto osservare i tanti reperti trovati nel sito archeologico: monete, gioielli, vasi, anfore, frammenti di colonne ed interi scheletri che hanno molto incuriosito tutti. Nel museo, al piano inferiore è stata allestita una zona a specchi tutta blu scuro che riproduce le profondità del mare con reperti recuperati negli abissi marini, la ricostruzione di una nave affondata e una stanza circolare tutta circondata da schermi interattivi in cui scendono ripetutamente immagini di anfore che, se sfiorate, lasciano apparire una didascalia descrittiva. Inutile dire che tutti sono rimasti sorpresi ed entusiasti perché pareva davvero di essere dei sub nel mare profondo alla scoperta di reperti sottomarini.
Dopo il pranzo nel parco lì vicino, le classi si sono recate al centro didattico di Calacorvino per i laboratori didattici del pomeriggio in cui, dopo un video riassuntivo sulle civiltà cretese e sumera, hanno decorato un delfino in legno (simbolo della civiltà cretese) che hanno portato a casa come souvenir e realizzato il calendario dei Sumeri dove si potevano leggere i mesi e la posizione dei pianeti e delle stelle. Il pomeriggio si è concluso con un entusiasmante quiz a squadre sulla civiltà egizia.
Le bambine e i bambini delle due classi sono rimasti molto felici, entusiasti e soddisfatti del viaggio d’istruzione organizzato dalle docenti perché sono tutti molto interessati alla storia antica e sono stati molto contenti di poter vedere da vicino i resti di alcune civiltà e i tanti reperti esposti nel museo.
Nel corso di questo anno scolastico, la 4^B primaria dell’Istituto Comprensivo “Rodari-Dante” ha approfondito la vita e le opere di una artista messicana molto famosa: Frida Khalo.
Nata nel 1907, da padre tedesco e madre messicana, Frida ha avuto una vita molto difficile a causa dei suoi problemi di salute che l’hanno costretta a rimanere a letto per mesi e a subire numerosi interventi chirurgici in tutto il corso della sua vita. Nonostante tutto, Frida non si è mai scoraggiata e ha cercato di superare le sue tante difficoltà e difetti fisici anche “coprendoli “ con un abbigliamento e una immagine che sono diventati veri e propri simboli e vivendo una vita piena di avventure, di emozioni, esperienze ed amori: questo l’ha resa un’artista famosa e appezzata a livello mondiale.
Frida, che voleva fare la medica, cominciò a dipingere autoritratti durante una lunga permanenza a letto, a seguito di una gravissimo incidente stradale, quando i suoi genitori le regalarono tele, colori e uno specchio che fecero appendere sul soffitto in modo che potesse guardarsi da sdraiata.
Nel 1928, conobbe Diego Rivera, un’artista messicano celebre per i suoi murales, di cui si innamorò perdutamente. Il loro amore, però, fu tormentato dai mille tradimenti di Diego; questo non impedì loro di rimanere insieme per tutta la breve vita di Frida.
Tra le opere che la classe ha analizzato ci sono “La colonna rotta” che esprime dolore e solitudine; “I miei nonni, i miei genitori ed io” che rappresenta l’albero genealogico di Frida e il suo essere per metà europea e metà messicana; “Il letto volante” che ritrae la pittrice su un letto d’ospedale a Detroit dopo aver subito l’ennesimo aborto; “Il cervo ferito” in cui si rappresenta col corpo dell’animale e la testa di donna con nove frecce sanguinanti sulla schiena; “Autoritratto sulla frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti” in cui esprime contrasti ed elementi simbolici dei due paesi nei quali ha vissuto.
La classe, ispirandosi ai quadri di Frida e al suo personaggio, ha realizzato due suoi autoritratti; inoltre ha visto un video animato sulla sua vita, analizzato alcune sue opere e visto le foto che la loro maestra ha scattato visitando la mostra di Padova dedicata a lei, a Diego Rivera e agli abiti tipici messicani.
Le alunne e gli alunni della 4^B sono rimasti molto impressionati e colpiti dalla figura di Frida per il suo coraggio e per la sua forza che trasmette ancora oggi attraverso la sua immagine e le sue opere piene di vita e di colore.
Il 2 aprile è la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo.
La scuola Primaria “ G. Rodari” vuole sensibilizzare i suoi alunni facendoli riflettere su questo disturbo dello spettro autistico. A tal proposito è sto realizzato un libro dal titolo “ PIECES FROM THE SKY”.
Ogni classe ha contributo alla stesura di questo lavoro con realizzazioni personali e significative.
La sindrome di asperger è una forma di autismo caratterizzato da particolari capacità comunicative e di socializzazione dell’individuo.
Spesso chi riceve la diagnosi della sindrome di asperger dimostra di avere qualità, abilità e talenti ammirevoli. Ad esempio assenza di pregiudizio, prospettive di problem solving originale, conoscenza enciclopedica di uno o più argomenti, memoria eccezionale di dettagli, nomi e date.
Nel corso della storia ci sono stati molti uomini importanti con la sindrome di asperger che hanno mostrato al mondo il loro talento.
I bambini della 4°D hanno conosciuto il musicista Giovanni Allevi, autore di splendidi componimenti e anch’esso affetto da questo particolare spettro di autismo.
Diplomatosi al conservatorio di Milano, si è laureato in filosofia con 110/110 e lode all’Università di Macerata ed ha frequentato l’Accademia internazionale di alto perfezionamento di Arezzo.
Allevi ha composto numerose musiche natalizie, colonne sonore di cortometraggi, brani di musica classica premiati a livello internazionale.
All’inizio della sua carriera Allevi ha dovuto affrontare difficoltà anche economiche, ma il suo pensiero principale era quello di scrivere musica e suonare il pianoforte.
E’ stata proprio la sua predisposizione a concentrarsi in modo intenso su determinati aspetti a far sì che diventasse il grande e apprezzato compositore che conosciamo.
Si dice spesso che i ragazzi di oggi sono influenzati e ossessionati dai social. Trascorrono ore con il telefonino in mano a guardare video di dubbio interesse. Eppure non sempre le cose vanno in questo modo.
Ci sono bambini che adorano leggere, trascorrono il loro tempo tra le pagine dei libri e amano l’odore d’inchiostro che ne scaturisce.
Gli alunni della 4°D “G. Rodari” senza zaino hanno organizzato una piccola biblioteca di classe che accoglie diversi generi di lettura.
Ogni alunno ha portato da casa uno o più libri che ha già letto e che ha ritenuto interessanti.
Il primo lavoro svolto è stato quello della catalogazione dei volumi in un registro, secondo le categorie.
Il registro viene gestito dagli alunni bibliotecari secondo i turni di incarico. Ogni alunno ha una “TESSERA DELLA BIBLIOTECA” sulla quale viene registrato il prestito.
Si ha molto rispetto per i libri innanzitutto per permettere a tutti di leggerli e poi perché, nel caso in cui si perdano o si danneggiano, bisogna ricomprarli.
La biblioteca, per questi bambini, è un “POSTO DI COMUNITA’”, un angolo di scoperta. Condividono i libri, ma anche i loro pensieri, le emozioni che suscitano le loro letture, i pareri e i giudizi, alcune volte molto severi, su quello che hanno letto attraverso una “SCHEDA LIBRO”. Di solito tutto questo avviene al mattino, in Agorà, un luogo significativo delle classi senza zaino, dove si stendono i tappeti e ognuno, seduto a piedi scalzi, esprime liberamente il proprio pensiero, diventando anche un critico letterario.
Il progetto della biblioteca di classe è piaciuto a tutti. Ovviamente, alcuni non amano leggere o lo trovano complicato, per questo ci sono letture adeguate che loro chiamano “FACILI LETTURE” così si dà la possibilità a tutti di avvicinarsi a questo “MONDO SPECIALE”.
Il prossimo anno si potrà scegliere tra un numero maggiore di libri in quanto si potrà attingere dalla biblioteca della scuola che è alquanto ricca e variegata.
I bambini della 4°D sono convinti che leggere sia una fonte d’ispirazione, che apra la mente a nuove avventure e arricchisce l’immaginazione.
Pertanto invitano tutti, piccoli e grandi, ad aprire un libro e a prendere il volo sulle ali della fantasia.
GERMOGLIA FIORE
Germoglia fiore, germoglia
che con le tante foglie
non ti disperdi
nei prati verdi.
Sei colorata come l’arcobaleno,
ecco adesso arriva il sereno.
Ti ho disegnato sul mio foglio
con impegno e tanto orgoglio.
Tu porti una ventata di allegria
come una bella sinfonia!
LA PRIMAVERA COLORATA
La Primavera
è colorata come un arcobaleno,
ed il cielo è molto sereno.
Il vento sussurra fra gli alberi
e c’è un prato di emozioni
che ti porta tante sensazioni.
La Primavera ride nel vento
e ogni volta la sento,
un respiro innamorato
e questo tempo è già arrivato,
con i suoi frutti meravigliosi
che sono sempre orgogliosi.
LA PIU’ BELLA NOTTE
In quella notte tutto si fece scuro
si aggirava un vento oscuro,
all’improvviso una grande luce avvolse
il e il buio tolse,
l’universo era diventato un prato di stelle
in alto stavano le più belle,
però una ad un pianeta si avvicinò
e lui subito la scacciò.
Dal davanzale di una casa
un uomo incantato guardava
lo spettacolo delle stelle.
UNA GIORNATA DI PIOGGIA
Oggi è una giornata di pioggia,
però non voglio essere triste
perché so che il sole brillerà presto
e con i suoi raggi ci accarezzerà
e farà sbocciare tutti quei bei fiori.
Per me il cielo è più limpido, più azzurro
e non più nuvoloso.
Cosa c’è di più allegro e coinvolgente del periodo di carnevale.
Tra balli, scherzi, suoni e schiamazzi è il periodo più spensierato dell’anno.
Gli alunni delle classi quarte C-D del plesso S.Z. “Rodari” accolgono immediatamente e con entusiasmo , l’invito della PRO LOCO a partcipare alla sfilata che si terrà nei giorni di 25 e 26 febbraio. Il tma di quest’anno è : “Casamassima e le sue tradizioni”.
Insieme alle insegnanti i bambini decidono di riportare , come gruppo mascherato, “il festino”, una delle antiche tradizioni che si svolgevano, nel periodo carnevalesco nel nostro paese.
Gli alunni erano suddivisi in due sottogruppi; il primo rappresentava gli ospiti del festino, cioè coloro che abitualmente, il giovedì il sabato e la domenica, si vestivano di tutto punto e andavano a ballare. L’altro gruppo rappresentava il gruppo mascherato che andava a visitare il festino.
E’ stato riproposto, fedelmente, quanto avveniva in queste serate, compreso il duettare in rima, tra caposala e conduttore.
L’emozione più grande , per circa 50 bambini è stata quella di sfilare per le vie del paese. I genitori , anche loro entusiasti hanno deciso di mascherarsi anche loro per poter vivere a pieno questo momento e condividere la gioia del divertimento insieme ai loro bambini.
Il vento faceva volare tutto per aria, compresa l’allegria e l’entusiasmo. Coriandoli, variopinti , giravano dappertutto infilandosi in ogni posto.
La musica a tutto volume , rendeva l’atmosfera, ancora più frizzante e allegra.
L’esperienza appena vissuta, resterà nel cuore di tutti i bambini.
Ciao Carnevale , ci vediamo il prossimo anno.
UNA SCRITTRICE NELLA SCUOLA
Venerdì 3 marzo, nella scuola Primaria “I.C. G. Rodari-D. Alighieri”, tutti gli alunni delle classi quarte sono andati in palestra, per un incontro con l’autrice Rosella Postorino, che ha scritto il suo primo libro per ragazzi “Tutti giù per aria”.
I bambini della classe quarta A, sono stati molto contenti di leggere questo libro, perché è un bellissimo racconto, che parla di una ragazzina perfettina, di nome Tina, il suo difetto è avere paura di sperimentare cose nuove. “E per la prima volta essere buffa, anziché perfetta, non le fece sudare le mani. Tutt’altro: la rese felice”.
Questa storia insegna che ognuno di noi è diverso, con i propri difetti e le proprie paure, l’importante è non abbattersi mai.
Rosella Postorino ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2007. A ottobre del 2019 ha finito di scrivere il libro letto dalle classi quarte “Tutti giù per aria”.
In palestra, durante l’incontro, la maggior parte dei bambini della sezione A era emozionata e curiosa di conoscerla, tutti le hanno rivolto tantissime domande; la scrittrice è stata dolce, disponibile ed è sembrata molto divertente. Dopo le interessanti conversazioni ha autografato i libri di ciascun alunno e delle maestre.
I ragazzini della quarta A consigliano questo libro, perché la lettura è molto scorrevole, breve ed emozionante, i personaggi sono simpatici e assai divertenti, perché buffi e strampalati. Ci sono immagini sia colorate che in bianco e nero, che descrivono scene che fanno morire dal ridere.
Una frase che ha molto colpito i bambini è “Nessuno aveva mai riso grazie a lei. E forse lei non aveva mai imparato a ridere assieme agli altri, soprattutto di sé stessa”.
ARTISTI ALL’OPERA
Gli alunni della classe 4^A, da quando frequentano la scuola Primaria “I.C. G. Rodari-D. Alighieri”, durante le ore di arte e immagine, stanno osservando le opere e scoprendo vari artisti famosi.
Leggendo bellissime storie a fumetti, sulla vita di grandi pittori, hanno sperimentato le loro tecniche: disegnando, dipingendo, colorando e costruendo in modo divertente.
Gli artisti che li hanno colpiti maggiormente sono stati Wassily Kandinsky e Paul Klee, perché hanno ideato un nuovo modo di dipingere, chiamato astrattismo, attraverso le linee, le forme e i contrasti di colore. Sulle orme di Klee, i bambini hanno rivisitato l’opera “Castello di Metropolis e sole”, utilizzando stoffe di scarto.
Con Georges Seurat, hanno imparato la tecnica del puntinismo, anziché stendere il colore in maniera uniforme, Seurat faceva tantissimi puntini col pennello; per creare delle zone più chiare e luminose, i puntini sono dipinti più distanti tra loro, mentre per creare delle zone più scure, si dipingono vicinissimi.
La classe, analizzando uno dei suoi dipinti “Una domenica pomeriggio sull’isola De La Grande-Jatte”, ha imparato ad usare l’accostamento di colori complementari e, usando questa tecnica, ha prodotto un segnalibro, impiegando tre giorni per finirlo!
Inoltre, ha studiato, sempre attraverso il fumetto, un pittore-architetto, di nome Antoni Gaudì, soprannominato, alla sua morte, “l’architetto di Dio”, non solo perché utilizzava la linea curva, diceva che era la linea di Dio, ma anche per la sua generosità nei confronti dei poveri.
L’opera più famosa ed importante di Gaudì è la “Sagrada Familia”; una chiesa con torri e guglie altissime, che assomigliano a quelle dei castelli di sabbia e, anche se non ancora ultimata, i bambini pensano proprio che meriti di essere visitata.
Gli alunni della classe quarta A, della scuola Primaria “I.C. G. Rodari-D. Alighieri” invogliano lo studio degli artisti e delle relative opere d’arte per poter sviluppare la propria creatività, personalizzando la realizzazione dei dipinti, quadri e affreschi più conosciuti.