Un astronauta (per i russi "cosmonauta" e per i cinesi "taikonauta") è un essere umano che viaggia nello spazio e per diventarlo devono studiare molto e addestrarsi. Al termine di questo periodo devono affrontare delle prove molto dure, se le supereranno verranno chiamati dalla NASA, dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) o da altre agenzie per andare nello spazio.
Jurij Gagarin è stato il primo astronauta russo a portare a termine con successo la propria missione a bordo della Vostok 1, e quindi il primo uomo a volare nello spazio. Morì a soli 34 anni a causa di uno schianto con l’aereo MIG-15.
Il primo uomo a mettere piede sulla luna il 21 luglio 1969 è stato Neil Armstrong, con la missione Apollo 11. Proprio quest’anno cade il cinquantesimo anniversario.
Un orgoglio italiano è Luca Parmitano che è il terzo astronauta europeo e il primo italiano a comandare la stazione spaziale internazionale (ISS). Questa è la sua seconda missione sulla ISS, dal nome “Beyond”. La sua prima missione, chiamata “Volare”, è stata nel 2013.
In questo pannello ci sono tre modi coi quali si addestrano gli astronauti: la piscina, la centrifuga e la realtà virtuale.
Per quanto riguarda la piscina una della più importanti è la Hydroba si trova vicino a Mosca. Gli astronauti passano dieci ore al giorno dentro la piscina per allenarsi per le EVA, cioè attività extraveicolari nello spazio.
Un altro addestramento è la centrifuga. Ce ne sono di due tipi.
La prima centrifuga viene utilizzata per addestrare i piloti nella navicella per imparare a controllare le forti accelerazioni, come alla partenza.
La seconda centrifuga è molto più interessante perché si prova il rientro in atmosfera con la navetta. In questo caso la navicella è incontrollata e l’astronauta è sottoposto ad accelerazioni più elevate e prolungate.
La realtà virtuale è un nuovo progetto ideato dalla Nasa ed Epic Games tramite cui hanno ricostruito la ISS. I cadetti si allenano in scenari realistici; infatti grazie ai visori VR (Visori Virtual Reality). Ed da una gru possono simulare una esperienza in gravità ridotta. Luca Parmitano si è addestrato nel Virtual Reality Laboratory di Houston Space Center della NASA.
La Stazione Spaziale è veramente Internazionale, infatti le nazioni che collaborano sono: gli Stati Uniti, la Russia, il Canada, il Giappone, la Cina e ovviamente alcuni paesi che lavorano con l’ESA tra cui: il Belgio, la Germania, la Francia e ovviamente l’Italia.
Gli astronauti che sono andati sull’ISS sono: Umberto Guidoni, Roberto Vittori, Samantha Cristoforetti, Paolo Nespoli e l’orgoglio italiano Luca Parmitano, primo italiano e terzo astronauta europeo ad essere comandante dell’ ISS.
La prima donna italiana ad andare sull’ISS è stata Samantha Cristoforetti dal 23 novembre 2014 al 11 giugno 2015. Il primo uomo a fare un’ attività extraveicolare è stato Luca Parmitano.
L’Italia ha costruito il Columbus che serve per fare gli esperimenti e la Cupola per vedere il fantastico mondo che abbiamo, costruiti a Torino.
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è uno dei pochi progetti al mondo dove lavorano tutti questi stati per scoprire più informazioni sullo spazio.
La Stazione Spaziale è stata costruita un po’ per volta, come un LEGO. Ogni pezzo è stato creato da un paese diverso, per la maggior parte USA e Russia. La Russia ha lanciato il primo modulo, in grado di provvedere alla energia elettrica, chiamato Zarja. Dopodiché gli Stati Uniti hanno attaccato il loro modulo, Unity.
Dal 1998 orbita intorno la Terra facendo circa 16 giri al giorno, che significa 16 albe e 16 tramonti.
Alcuni moduli sono stati interamente realizzati in Italia.
Il modulo Columbus è stato sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea e costruito in Italia, a Torino. Al suo interno gli astronauti dell’ESA, tra cui Luca Parmitano, svolgono i loro esperimenti.Molto importante è la Cupola, anch’essa costruita in Italia, che per gli astronauti è una finestra verso la Terra e dalla quale fanno le loro più belle fotografie al nostro pianeta.
Sulla ISS non è facile mangiare o bere come sulla terra, infatti gli astronauti non possono bere nessun tipo di bevanda da un bicchiere, perché altrimenti ci sarebbe il rischio che il cibo galleggi ovunque fino a danneggiare qualche meccanismo.
Il cibo si trova dentro buste senza aria, in questo modo il cibo ci mette di più a scadere visto che l’aria lo fa andare a male più in fretta. Il cibo è attaccato al vassoio con del velcro, mentre le posate sono attaccate con dei magneti, così da non fluttuare ovunque. Tra le posate sono presenti anche le forbici che servono per aprire le buste in cui è contenuto il cibo. Sulla ISS c’è uno strumento che riscalda il cibo, in alcuni casi al cibo si aggiunge anche l’acqua così che si possa mangiare come se fosse stato appena preparato.
Le bibite si possono consumare a patto che siano dentro a dei contenitori grigi. La bevanda si beve con la cannuccia.
Gli astronauti hanno un bonus food grazie al quale loro possono scegliere un cibo, un esempio è il nostro Luca Parmitano che essendo italiano ha scelto le lasagne.
Per vivere l’uomo ha bisogno di ossigeno. Sulla Terra esso è contenuto nell’aria. Come potete vedere in questo grafico a torta l’aria è composta da: azoto al 78%, che non serve per la respirazione, non è tossico ma è importante per la costruzione delle proteine di tutti gli esseri viventi, l’ossigeno al 21% e altri 2 gas in percentuale minore come l’argon e l’anidride carbonica.
Sulla I.S.S. c’è un problema: se finisce l’ossigeno gli astronauti non possono prenderlo dall’esterno perché a 400 Km di distanza dalla Terra non c’è aria, quindi l’ossigeno viene portato dalla Terra oppure ricavato da una reazione chimica chiamata “elettrolisi”.
A cosa serve l’acqua? L’acqua come è importante sulla terra è importante sulla ISS. Perciò per evitare che finisca bisogna riciclarla.
Viene riciclata dai liquidi prodotti dal corpo umano: urina, sudore e vapore acqueo. Essi vengono riciclati tramite la filtrazione e la distillazione.
Per filtrare si usa un filtro. Esso fa passare alcune sostanze e altre no.
L’acqua è una sostanza che quasi sempre passa per prima dentro il filtro. Poi c’è la distillazione che è una tecnica che divide due sostanze in una miscela facendola bollire.
L’acqua, che evapora prima, si trasforma in vapore poi raffreddandosi torna ad essere liquida ma pulita.
Dormire sulla ISS non è come dormire sulla Terra, perché non c’è il peso. Sulla Terra noi dormiamo in orizzontale e il letto resta su un punto fisso, invece sulla stazione spaziale internazionale non c’è la gravità per cui chi dorme galleggerebbe per tutta la stazione.
Per evitare ciò, gli astronauti dormono nei sacchi a pelo appesi al muro del Crew Quarter che sono delle piccole cabine. Infatti, se osservate queste due immagini potete notare che c’è il loro computer personale e le foto attaccate sul muro.
Se non ci sono abbastanza cabine, qualcuno degli astronauti si può accomodare in uno dei moduli della ISS.
Inoltre, non c’è l’alto e il basso. Perciò, gli astronauti non sentono la differenza fra dormire sdraiati sul letto o appesi al muro.
La ISS è un grande laboratorio che si trova nello spazio e gira intorno alla terra. Ma perchè si fanno esperimenti sulla ISS?
Si fanno perchè lo spazio è ideale per svolgere esperimenti in condizioni di Microgravità, cioè in quasi totale assenza di peso.
La microgravità è la totale assenza di peso dovuta al fatto che la ISS sta continuamente cadendo verso la Terra.
Gli astronauti riescono così a svolgere esperimenti che non potrebbero fare sulla Terra.
Ad esempio il progetto di ricerca CORM, fatto con l’Agenzia Spaziale italiana e con la NASA, vuole verificare se una terapia può essere utile per prevenire i danni che la microgravità provoca sulla retina degli occhi.
Sulla Terra questi esperimenti si possono fare solo nelle torri di caduta, dove la microgravità vieni ricreata però solo per pochi secondi.