Pensando a Giulia

Cari lettori in questa pagina vedremo le riflessioni dei nostri alunni sul terribile accaduto a Giulia, purtroppo una delle tante vittime di violenza.

Pensando a Giulia

Pensando a Giulia che poteva essere la mia sorella maggiore.

Pensando a Giulia che a breve si sarebbe laureata.

Pensando a Giulia che aveva tanti sogni nel cassetto.

Pensando a Giulia che era succube di un amore malato.

Pensando a Giulia e alla paura che avrà provato.

Pensando a Giulia, sola vicina al lago.

Pensando a Giulia e al vuoto che ha lasciato.


Prima di accusare dobbiamo provare, prima di parlare dobbiamo pensare, prima di ferire dobbiamo ascoltare.

Perché questo non avvenga più.

Perché troppe volte abbiamo sentito questa frase, detta e ripetuta per Giulia, Sara, Simonetta, Roberta, Melania, Mariella, Elisa, Pamela, Jennifer, Carol, Antonella, Sarah e altre, molte anime.

Stefano C.

Classe 1G


Il disegno allegato è di Stefano M. classe 1G


Pensando a Giulia

Giulia Cecchettin era una ragazza di 22 anni che è stata uccisa dal  suo ex fidanzato. 

Non solo l' ha uccisa, ma la ha  anche rapita, picchiata, accoltellata e ha gettato il suo corpo in un dirupo come se fosse spazzatura, anziché la persona che aveva amato. 

Non  trovo giusto che una donna debba uscire di casa con la paura di essere aggredita da uno sconosciuto o, ancora di più, da una persona che dice di amarti.

Per me,  amare é quando tu vuoi veramente molto bene a una  persona e che per lei o lui faresti di tutto. 

Però ognuno deve essere libero di fare ciò che vuole, senza che l'uomo debba trattarla come una bambola o come una cosa di suo possesso. 


Classe 1G

Testo di Elia

Elaborazione grafica di Anna

PENSANDO A GIULIA

Ieri sono andata a vedere un film sul femminicidio, ambientato nel 1946 e ho capito che il femminicidio non è cambiato dal passato e ancora adesso ci sono molte donne che vengono uccise dagli uomini, come Giulia. 

Giulia era una ragazza di 22 anni uccisa dall’ex fidanzato.

Capisco che adesso non ci si può più fidare neanche delle persone che ci stanno a cuore.

Infatti, spesso le donne vengono uccise da uomini che vivono con loro come mariti, ex fidanzati e fidanzati. Nell’ ultimo caso, Giulia è stata accoltellata.

Secondo me, non solo bisogna dire a noi donne di stare attente, ma anche di far capire agli uomini che stanno sbagliando (non ci riusciranno mai).

Bisogna anche far capire ai maschi, fin da bambini, che le femmine sono uguali a loro e che bisogna portargli rispetto. 

Bisogna insegnare alle bambine che nessun ragazzo mai dovrebbe dire loro di non uscire con gli amici, di non truccarsi e di non lavorare, tutto quello che limiti la loro libertà (un messaggio che mi ha dato il film “C’è ancora domani”).

Nel film tutti pensavamo che la donna scappasse dal marito violento, invece ha esercitato il diritto di voto e ha dato dei soldi alla figlia per studiare al posto che lavorare come erano costrette a fare le ragazze povere della sua età.

Per la prima volta nel 1946 le donne hanno potuto votare.

ELISA

Classe 1G


Pensando a Giulia

Povera Giulia, all'inizio non sapevo neppure cosa fosse successo.

Tutte le TV ne parlavano, la scuola, i giornali.

Persino a catechismo ne abbiamo parlato.

Allora mi domando che sarà sicuramente una tragedia, la ragazza sarà morta in un incidente  o cose simili.

Invece scopro che è stata uccisa da un suo amico, fidanzato, una persona di cui si fidava.

Continuo a non capire, forse purché sono ancora piccolo?

Nel mio cervello non c'è posto per cose simili; la mia famiglia mi ha insegnato il rispetto e l'uguaglianza dei diritti tra le persone.

Qualche volta litigo con mia sorella, ma facciamo pace e le voglio un mare di bene.

Quando gioco a calcio con le femmine, non riesco a contrastarle per paura di far loro male.

Non capisco la violenza, in nessun caso.

Giulia si doveva laureare, aveva raggiunto un bellissimo traguardo e lui glielo ha distrutto. 

Era una ragazza intelligente, semplice, ma per lui doveva essere meno: meno di lui, lui doveva vincere . 

Oggi o si vince o si perde, non c'è spazio per le persone tranquille o impegnate nel migliorare la propria vita senza rovinare quella degli altri.

Giulia e tutti noi abbiamo il diritto di cambiare idea!

Giulia aveva il diritto di non essere più la fidanzata di Filippo, lui doveva capire.

La libertà è anche questo.

Gabriele

Classe 1G

L'elaborazione grafica è di Valentina classe 1G