I nostri racconti

Cari lettori, in questa pagina troverete tutti i racconti che le nostre classi produrranno

Ecco i primi racconti di questa pagina: il genere è la fantascienza.

3 racconti sulla fantascienza dalla 3F!

ALIENI IN CERCA DI CASA


Nessuno se lo sarebbe davvero immaginato. Certo, molti scrittori lo avevano

descritto, nei loro romanzi. Nessuno, però, aveva preso sul serio quella

minaccia.

Era accaduto l’impensabile: la Terra era stata conquistata da un gruppo di

alieni. L’uomo aveva perso la libertà: era controllato, a livello fisico e mentale,

da quelli strani esseri bluastri, filiformi e saltellanti che ora si aggiravano

indisturbati sul nostro pianeta.

Tutto era iniziato quando nell’universo, si sparse la voce che gli alieni erano in

cerca di un pianeta dove abitare; arrivarono nella Via Lattea, ma i primi pianeti

che incontrarono furono Nettuno ed Urano che per loro erano veramente

troppo freddi, allora scesero fino ad incontrare Saturno, ma con tutti quegli

anelli non piaceva per nulla. Poi trovarono Giove, il pianeta più grande, ma per

i loro gusti aveva troppi satelliti e quindi decisero di cercarne un altro ancora.

Arrivano quindi a Marte, il pianeta rosso, ma era tutto secco e freddo e

vedendo l’imponenza del monte Olimpo preferirono andare in cerca di un altro

pianeta ancora.

Dopo un’accurata ricerca trovarono il loro pianeta definitivo: la

Terra. Gli alieni se ne innamorarono

subito, perché era l’unico pianeta dove trovarono forme di vita. A quel

punto, molto felici di essere arrivati su un pianeta abitato, notarono però fin

da subito che quella società invece che aiutarsi e sostenersi a vicenda in molti

luoghi era in continua guerra. Allora gli alieni ci

ragionarono un po' su e decisero di dar vita ad una società dove non esisteva

più la violenza e dove tutti avrebbero avuto la possibilità di realizzare i propri

sogni senza calpestare quelli degli altri.


Racconto di


Margherita e Mattia

UN NUOVO INIZIO


Kar e Lal dopo innumerevoli tentativi falliti nella ricerca di nuovi schiavi da sfruttare nelle miniere del loro

pianeta, giungono alla conclusione che la vita nella loro galassia era ormai terminata e che non avrebbero

trovato più nuove specie da utilizzare; preso atto di ciò iniziano il viaggio di ritorno verso casa.

Velocemente tornano sul loro pianeta, Xandor, dove ormai consapevoli della loro ormai prossima decaduta,

decidono di godersi per un’ultima volta i piaceri della grande capitale. Questa città è ricca di lussi di ogni

tipo, neanche immaginabili in alcuni angoli della galassia; qui ogni abitante si può spostare istantaneamente

tra i vari pianeti della loro galassia, grazie al loro avanzatissimo sistema di teletrasporto e per muoversi

dentro essi usano le loro veloci macchine anti gravitazionali, che gli permettono di spostarsi comodamente

tra i vari livelli delle città.

Le zone esterne delle città in passato sono state soggette a grave inquinamento, ma recentemente sono

state eseguite delle bonifiche a questi ambienti, riportando qui la vita, come nelle caverne di cristalli, usate

fin dall’antichità come miniere per provvedere all’energia necessaria al mantenimento del pianeta, ma

adesso che sono vuote per l’assenza di schiavi, il pianeta è spacciato… a meno che non trovino una

soluzione sulla Terra, l’unico nelle migliaia di pianeti esplorati in cui avevano trovato della vita.

Si preparano quindi per un ultimo viaggio verso la Terra, all’inizio il viaggio andava per il meglio, ma più o

meno a metà strada si accorgono di un guasto al motore, che li costringe ad atterrare su Marte, dove

cercano di sistemare il problema, senza successo. Quindi decidono di tentare di contattare la Terra e

quando alla loro richiesta d’aiuto rispondono degli esseri umani, gli alieni rimangono un po’ sconcertati,

non aspettandosi la presenza di una razza intelligente su un pianeta che ritenevano privo di valore, ma ben

presto si riprendono e dopo aver spiegato la loro situazione gli umani si avviano verso Marte, date le

tecnologie comunque abbastanza evolute della razza umana, non ci mettono molto ad arrivare ed atterrati

anche loro su Marte fanno salire gli alieni sulle loro navicelle e tornano sulla Terra dove decidono di vivere

insieme, aiutandosi a vicenda a porre fine ai problemi degli altri, insieme colonizzano gran parte

dell’universo, facendo finire problemi come il sovrappopolamento del pianeta, l’inquinamento galattico e

la mancanza di energie rinnovabili, creando un universo perfetto.


Racconto di :


Valerio, Elena e Alessio 

L'EXTRATERRESTRE IN CERCA DI PACE


Nell’anno 8005 un alieno di nome Antonio era nella sua navicella

spaziale e osservava dall’alto la terra: anno dopo anno ne notava i

cambiamenti , voleva visitarla da sempre, pensando fosse

deserta. Un giorno prese coraggio e decise di avvicinarsi, piano

piano, al pianeta, finché non atterrò nel deserto del Sahara.

All’inizio era insicuro e non sapendo dove andare, non si

allontanò dalla sua nave, fino a quando incontrò dei pellegrini che

portavano con loro dei dromedari. Antonio vide i viaggiatori

scappare e si chiese il motivo: lui non aveva fatto nulla di male,

voleva solo avere nuovi amici; riprese la navicella e provò ad

andare in un altro luogo della terra, sperando di trovare nuovi

compagni d’avventura, un lavoro e di cercarsi una vita fra gli

umani, grazie al suo animo buono, gentile e dolce.

Quando riatterrò, dopo un viaggio non troppo lungo, si trovò a

Nuova Delhi e vide tutti gli abitanti in preda al panico e increduli.

Con un gesto della mano azionò la leva, aprendo il portellone;

cercò di calmare le persone, rassicurando tutti del fatto che non

aveva brutte intenzioni e che veniva in pace, ma non funzionò.

Per cercare di farsi notare di meno durante i suoi eventuali

spostamenti, decise di modificare l’astronave creando un mezzo

di trasporto più piccolo. Per guadagnarsi il rispetto della gente

stabilì che la soluzione migliore era quella di cambiare

radicalmente e in maniera il più possibile positiva, le sorti della

città. Attraverso un dispositivo elettronico molto comune nel suo

pianeta d’origine, riuscì a rilevare tutti i luoghi in cui erano

conservati i soldi dello stato; una volta raggiunti, passando dai


sotterranei dei palazzi, li distribuì fra le persone povere dell’India:

cercò anche di fare alcune modifiche nel sistema amministrativo

per renderlo più efficace. La popolazione iniziò a fidarsi di lui,

grazie alle azioni buone che Antonio cercava di fare, finché non

arrivò il giorno temuto da tutti: il Pakistan, vedendo che le

condizioni di vita dell’India stavano migliorando notevolmente,

anche nelle zone più povere, decise di attaccare lo stato. L’alieno

aiutò quindi il popolo che lo aveva accettato, combattendo e

sconfiggendo il Pakistan, che tuttavia si dimostrò molto più

potente della norma, utilizzando armi quasi alla pari di quelle

fornite da Antonio. Quest’ultimo decise quindi di indagare più a

fondo, avendo un brutto presentimento… dopo alcuni giorni di

ricerche si rese conto che lo stato avversario stava compiendo

azioni mai viste prima: era riuscito ad espandere i propri confini

senza alcuna difficoltà e molta gente sosteneva di aver visto

fenomeni mai accaduti in precedenza.

Quando finalmente l’alieno riuscì a penetrare nel governo

pakistano scoprì che ci si erano infiltrati degli altri esseri

provenienti dallo spazio, in particolare una specie molto nemica

di quella da cui veniva Antonio. Decise allora di utilizzare uno

strumento molto potente ma mai brevettato, che avrebbe fatto

scoprire a tutta la terra, e non più solo all’India, l’esistenza di

altre forme di vita all’infuori del sistema solare, informazione che

era sempre stata tenuta nascosta per evitare conflitti fra i mondi

abitati. Una volta presi in disparte i nemici, caricò l’arma e

l’azionò, mettendosi prima una maschera speciale: ci fu un lampo

verde e gli altri alieni caddero in terra, svenuti; poco dopo

ripresero i sensi, ma si guardarono attorno sperduti. Antonio


sorrise soddisfatto: era riuscito nel suo intento… i nemici avevano

perso la memoria e una volta tornati sul loro pianeta non

avrebbero ricordato nulla di ciò che avevano scoperto. Ora non

restava che spiegare alla terra che cosa fosse successo e che cosa

gli extraterrestri avrebbero potuto fare per aiutarla, a patto che i

vari mondi non facessero più guerre e che collaborassero per

creare una società migliore e più civile. Arrivarono sulla terra,

chiamati da Antonio, altri alieni, ognuno dei quali aveva con sé un

po’ di strumenti utili per una buona organizzazione: li portarono a

numerosi capi di stato, spiegandone il funzionamento e

assicurandosi che non li avrebbero usati per scopi bellici.

Stabilirono che gli umani avrebbero dato, periodicamente,

alcune risorse minerali presenti sulla terra, mentre il popolo di

Antonio e tutti i suoi mondi alleati (una grandissima parte)

avrebbero costruito, nelle zone più importanti dal punto di vista

politico, dei palazzi quasi interamente auto-funzionanti, delle

vetture più comode e veloci e dei piccoli oggetti utili per la vita

quotidiana, che avrebbero evitato le disuguaglianze enormi fra i

popoli.

Tutti gli altri alieni decisero di tornare nello spazio, con l’obiettivo

di instaurare buoni rapporti con i mondi nemici; Antonio, invece,

insieme ad un suo amico alieno d’infanzia, decise di restare a

vivere sulla terra, realizzando così il suo sogno.


Racconto di


 Alice, Lorenzo, Matilde e Andrea