Disegno realizzato da Chiara Lambertucci
IN QUESTA SEZIONE SONO RACCOLTI I LAVORI DELLE CLASSI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO.
PER DARVI UN ASSAGGIO DI QUELLO CHE TROVERETE, ECCO I TESTI REALIZZATI DAI RAGAZZI DELLE CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI LORO PICENO E, NELLE PROSSIME PAGINE, DI URBISAGLIA.
di Erika Giacomozzi
Il 26/05/21 sono stati intervistati gli alunni, della classe seconda media di Loro Piceno, sulla loro opinione sul bullismo. Questa intervista è stata realizzata per il progetto #SONOSEMPREIO contro il bullismo e il cyberbullismo. Gli alunni hanno detto che il bullismo è molto frequente tra i ragazzi, perché questi “bulli” si vogliono sentire superiori in modo da piacere a tutti.
Alcuni magari non lo fanno per ferire qualcuno, ma soltanto perché vogliono essere notati. Altri invece lo fanno proprio per ferire un ragazzo, o una ragazza, che ha qualcosa di diverso dagli altri facendo delle battute offensive. Dopo questa spiegazione del bullismo un'alunna ha detto che secondo lei non è giusto bullizzare qualcuno per quello che è, perché il fatto che siamo diversi ci rende unici e speciali. Dopo hanno iniziato a parlare di cyberbullismo, hanno detto che anche questo è molto frequente tra i ragazzi, anche se questa forma del bullismo viene “praticata” online. In questo caso gli insulti vengono detti tramite i social come whatsapp, instagram, tik tok e molti altri. Questi insulti vengono detti magari perchè una ragazza, o un ragazzo, ha postato un video o una foto che i “cyberbulli” commentano nello scopo di offendere quella persona in modo da farla sentire debole. Sempre la stessa ragazza di prima ha detto che molte ragazze, ma anche ragazzi soffrono appunto di cyberbullismo e alcuni diventano anche depressi e smettono di mangiare e altre cose che potrebbe portarli alla fine della loro vita. Secondo lei bullizzare sia in “presenza” che online è sbagliato perché tutti meritano di vivere la loro vita felicemente. Se questa situazione continua, molti ragazzi continueranno a soffrire e a deprimersi e non è giusto nei loro confronti. Non è giusto nemmeno nei confronti dei loro genitori che non capiscono perché il figlio o la figlia soffra e per questo motivo è importante parlare, ma anche smettere di bullizzare o la nostra vita sarà infelice per sempre, perciò bisogna portare avanti questo slogan #SONOSEMPREIO per la felicità di tutti.
GLI EFFETTI DEL BULLISMO SUI RAGAZZI
di Maria Monteverde
Molti ragazzi soffrono di depressione a causa del bullismo e del cyberbullismo, per questo motivo il 27/05/21 sono stati intervistati gli alunni della seconda media di Loro Piceno.
Gli è stata fatta una domanda, come si può fermare questa situazione?
Un’alunna, Maria Monteverde, ha detto che per fermare questa situazione bisogna far in modo di non trascurare nessuno e stare tutti insieme . << Credo che sia è sbagliato "bullizzare" >> aggiunge <<perché molte persone ci soffrono, si deprimono e possono anche smettere di fare cose essenziali per la vita ad esempio uscire o mangiare.>>.
I bulli a scuola si comportano così perché pensano che vengano lasciati indietro, oppure vogliono far ridere le
persone che non li accettano, in modo da sentirsi forti e indebolire i ragazzi bullizzati.
Le vittime hanno bisogno di qualcuno che li protegga e gli faccia forza, quindi tutte le persone che vedono questi bulli che prendono in giro qualcuno dovrebbero schierarsi contro di loro, invece di ridere e appoggiare il bullo.
Ma cosa può fare chi si sente vittima di bullismo? Parlare, parlare prima di tutto , con i genitori, con le insegnanti o con la psicologa. Nel nostro Istituto infatti è stato creato uno sportello d'ascolto una dottoressa ascolta i ragazzi in difficoltà e dà consigli sugli eventuali problemi.
In casi estremi bisogna anche avvertire i carabinieri : se il bullo è minorenne vengono fatti alcuni richiami e vengono coinvolti i genitori.
<<Dovremmo essere forti. >> conclude la nostra compagna << Dovremmo riuscire ad affrontare i bulli, facendogli capire che stanno sbagliando e che molti ragazzi soffrono a causa loro.>>.