La sensazione di questi giorni, seppure in modo diverso, assomiglia a quella che ho provato l'anno in cui. invece di rientrare a scuola il primo settembre, sono rimasta a casa per assistere mio marito.

Niente più quotidianità con le sue rassicuranti certezze come terreno su cui camminare, tante domande e nessuna risposta, solo vivere di giorno in giorno l'evolversi della situazione. Costruire un baluardo alle proprie paure serve a se stessi non per sembrare impavidi, piuttosto per non tracimare, per restare in piedi e non perdere l'orientamento.

Della vita in fondo sappiamo ben poco e, troppo spesso e facilmente, lo dimentichiamo. Allora coraggio, sfruttiamo la parte intelligente della paura, quella che ci avverte che c'è un pericolo e dobbiamo stare attenti e pensiamo alle cose belle, quelle che torneremo a fare.