I Livignaschi avevano come potenza generatrice dell'alpeggio un torello chiamato Nino a cui dedicavano numerose cure ed attenzioni.
I Tavatini, cioè gli abitanti di Davos, avevano invece un orso, Moro, anche lui protetto e curato oltre misura.
Gli abitanti delle due zone erano però invidiosi e litigiosi. Un bel giorno si rubarono a vicenda Nino e Moro.
Dopo poco nei boschi tutto inaridì, gli alberi si ridussero ad aridi tronchi, non un fiore, nè un filo d'erba e sugli alpeggi ci fu il vuoto più assoluto.
Una notte dalla Valle delle Mine si levò un lamento accompagnato da colpi di mazza e il vento sibilò:<<Restituite Moro!>>.
Nello stesso istante a Davos risuonò la potente voce del Genio del Bosco: <<Tavatini, rendete Nino!>> .
Allora gli abitanti dei due paesi si restituirono a vicenda Moro e Nino e si perdonarono offese e torti e la pace fu firmata l’otto maggio 1365.
Da quel momento boschi e alpeggi tornarono a rifiorire.