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PREMIO SCUOLA DIGITALE
L' ANGOLO DELLA POSTA
Cari lettori, questo spazio è dedicato a voi ; potrete condividere con noi idee, riflessioni e, perché no, proposte interessanti per arricchire il Giornale digitale della nostra scuola. SCRIVETECI ! ultimedalcomparoni@gmail.com
“Futuro: che sarà o verrà in seguito; che, rispetto al presente, deve ancora avvenire”. È questa la definizione presa dal dizionario “Treccani”. La parola futuro è di certo legata all’immaginario, a qualcosa che non esiste ancora e, ancor di più, ad una realtà spesso desiderata in cui poter realizzare i propri sogni.
Esso può evocare l’avvento di macchine super-sofisticate o, al contrario, banalmente semplici che ti risolvono la vita! Spesso il futuro viene collegato all’idea di un mondo perfetto, dove non esistono forme di inquinamento e dove gli esseri viventi vivono in assoluta armonia con la natura. Al contrario , esso può essere collegato a scenari catastrofici, che sono il risultato di una serie di azioni sbagliate commesse nel nostro presente.
Ma com’è visto il futuro dai ragazzi? A tal proposito, regaliamo ai nostri lettori un bellissimo pensiero del premio Nobel Rita Levi Montalcini, rivolto proprio ai giovani: “ Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente. Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona”. Li invita ad affrontare la vita e il loro futuro senza preoccuparsi delle difficoltà che questo riserverà loro. Nelle sue parole essi devono essere sì artefici della loro vita, ma senza avere alcuna paura e senza temere nulla. Oggi però ci si pone un quesito molto ricorrente: i giovani e il futuro, è lecito essere ottimisti?
I ragazzi del Caffè letterario hanno provato a rispondere alla domanda: il futuro è dei giovani? Fondamentale è per loro il collegamento col presente, in quanto il futuro è il risultato di una serie di comportamenti che poco alla volta lo definiscono e lo influenzano. Per questo è indispensabile ai loro occhi arricchire e valorizzare il presente dei giovani dedicandosi allo studio e a comportamenti positivi!
Si ribadisce inoltre che è necessario avere fiducia nelle capacità dei ragazzi, perché spetta ad essi gettare le basi per costruire un mondo migliore! Ecco perché futuro e scuola sono due termini strettamente correlati. Esistono in Europa e in molti altri Paesi alcuni incredibili istituti definiti “futuristici”: scopriteli all’interno della rubrica “In giro per il mondo”!
Futuro significa anche “sperimentare”, “osare”, “guardare avanti” nei diversi ambiti della cultura; interessanti a tal proposito alcuni articoli inseriti nelle rubriche “Ultime da…” e “Ti regalo un titolo”, che propongono le novità futuristiche nei settori musicale, cinematografico e alimentare! Proposte tanto originali quanto potenzialmente criticabili dai più “tradizionalisti”…d’altronde se non innovassero i giovani con la loro voglia di sperimentare e di innovare, non ci sarebbe un “futuro”!
Utilizzare metodologie e strumenti innovativi nella didattica appassiona molto i ragazzi, in quanto rende i contenuti disciplinari più interessanti e coinvolgenti…Nella rubrica “Scrittura creativa” un semplice racconto fantasy, presentato attraverso attività di story telling, è diventato un originale powtoon!
Futuro e giovani: binomio indissolubile! Spesso il futuro è “sognato” dai giovani, ma affinchè non rimanga un semplice “sogno nel cassetto”, occorre costruirlo giorno dopo giorno, con tenacia e perseveranza! Ma i nostri ragazzi credono ancora nei sogni? Hanno il loro “Sogno nel cassetto” da realizzare ? Interessanti le riflessioni di alcuni di loro, inserite nell’apposita rubrica.
Non possiamo trascurare la tematica ambientale e la sua salvaguardia ,strettamente connessa al futuro: in “Sos ambiente” troviamo interessanti riflessioni e proposte da parte dei ragazzi.
Vi consigliamo di dare un’occhiata anche alle divertenti rubriche “Parole in gioco” e “ Di logica in logica”, e di visionare le pagine dedicate alla scuola primaria e alla scuola dell’infanzia.
ALLEGRA CONTINI: " Lei come ha fatto a scegliere la scuola superiore e il lavoro che avrebbe fatto da grande? "
PROF.SSA PILLA: " Non posso dire di avere sempre avuto la propensione per le materie letterarie (ho scelto lo scientifico come scuola superiore!), eppure ho avuto la fortuna di incontrare un'insegnante che è riuscita a trasmettermi l'amore verso le discipline che insegnava (credo lo faccia tuttora). L'ho incontrata durante gli ultimi 3 anni di liceo scientifico e in me è sbocciato qualcosa, l'amore verso la Letteratura, soprattutto, ma anche verso la Storia e il Latino. Dopo il liceo, quindi, ho frequentato la facoltà di Lettere moderne all'Università Federico II di Napoli e poi ho proseguito con la specialistica in Filologia moderna. Avrei potuto puntare sul continuare nell'ambito della filologia, ma adoravo troppo l'ambiente scolastico, il rapporto che può nascere tra il docente e gli alunni; mi entusiasmava l'idea di poter trasmettere anche io, un giorno, lo stesso amore verso le materie letterarie e la stessa curiosità di comprendere l'animo umano in base a ciò che è stato e che ha prodotto nel corso dei secoli".
ALLEGRA CONTINI: "Secondo lei quali effetti avrà la pandemia sul futuro di noi giovani?"
PROF.SSA PILLA: "Ho sempre creduto che in tutto ci sia un lato positivo ed uno negativo e della pandemia di certo siamo abituati a sottolineare tutto ciò che di negativo ha portato con sé. Eppure si potrebbe guardare questo momento con occhi diversi e cercare di trovare aspetti positivi fino ad adesso non considerati: ho sentito al tg che alcuni psicologi affermano che la solitudine, l'emarginazione, l'apatia sono tra le conseguenze più diffuse del periodo di "reclusione forzata", ma che al contempo molti adolescenti hanno trovato un piccolo giovamento in questo periodo. Anche se sembra strano, la solitudine è servita a molti giovani per crescere e mi riferisco alle responsabilità di cui si sono fatti carico nel cercare di rispettare l'isolamento e la distanza sociale o anche della rivalutazione dei rapporti umani , in sostituzione ai rapporti virtuali. Io non so se davvero questo momento sarà utile a voi ragazzi per rimettere in discussione le cose importanti e lavorare, per dare ad esse la giusta importanza, ma so che di certo ha aiutato tutti a riflettere maggiormente sul valore della vita e sulla sua precarietà".
OTTAVIA GUALDI : " Nel corso degli anni, i titoli di studio richiesti nel campo del lavoro si sono diversificati. Crede che nel nostro futuro professionale saranno richieste ulteriori abilità?"
PROF.SSA PILLA: " Oggi sono richieste maggiori competenze nel campo tecnologico e delle telecomunicazioni. Di conseguenza si sono perse molte delle abilità manuali del passato , anche se credo che ci sarà una loro rivalutazione nel futuro".
OTTAVIA GUALDI : "Crede che la DAD andrà ad influenzare negativamente il nostro futuro?"
PROF.SSA PILLA: " Credo che la dad abbia avuto conseguenze nell'immediato: mancanza di stimoli da parte dei ragazzi; mancanza delle relazioni sociali, fondamentali nella crescita degli adolescenti, ed infine perdita della quotidianità e normalità. Nonostante ciò, il fatto che la scuola si sia rimodulata e abbia trovato un modo per andare avanti ha di certo limitato i "danni". La formazione di voi ragazzi, seppure in modo completamente diverso dal solito, ha potuto proseguire, insegnando di certo anche la competenza ad adattarsi ai cambiamenti".
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