Auschwitz
Il luogo della sofferenza
Auschwitz
Il luogo della sofferenza
In quello che oggi è il Museo di Auschwitz, in Polonia, si possono trovare i resti del campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz II-Birkenau. Ma non solo resti materiali, ma vere e proprie sensazioni ed emozioni. Molte persone che appunto ci sono andate, raccontano di aver provato sensazioni così forti, come se ancora si potessero sentire le urla strazianti delle persone che sono state uccise nei modi peggiori.
Dove si trova?
Le testimonianze dei sopravvissuti
Questo è un breve video in cui la sopravvissuta Andra Bucci racconta la sua esperienza, a dir poco agghiacciante, ai ragazzi.
Un’altra testimonianza è quella di Sami Modiano
E queste non sono le uniche.
la sofferenza provata
Una volta portati via dai nazisti dalla città dove risiedevano, gli ebrei venivano messi in vari vagoni uno ammassato all’altro. In un solo vagone (di massimo 5 metri) ci facevano entrare dalle 150 alle 200 persone o pezzi, come li chiamavano loro. Arrivati al campo di concentramento gli “tatuavano” un numero. Non avevano più un’identità o un nome ma solo un numero. Dividevano maschi dalle femmine, bambini da anziani e così via. Li radevano a zero e gli facevano indossare un pigiama a righe con su la stella di David (simbolo ebraico) come presa in giro. E li facevano lavorare fino allo sfinimento.
Graffi nelle camere a gas
Piccolo glossario
Ebraismo 🔯
L’ebraismo è una religione monoteista basata sugli scritti della Torah. La Torah è la dottrina impartita dai genitori ai figli, dai saggi agli stolti, dal sacerdote al popolo e da Dio agli uomini mediante i profeti; per antonomasia, la Legge, cioè gli insegnamenti e le prescrizioni impartiti da Mosè al popolo di Israele e contenuti nel Pentateuco.
Nazismo
Tutto iniziò da Adolf Hitler, che quando salì al potere, nel 1933 portò in Germania disprezzo e odio verso l’ebraismo. Hitler ha definito i concetti di nazionalismo in modo molto personale. Ma ci teniamo a specificare, inoltre, che nel campo di concentramento non c’erano solo ebrei ma anche omosessuali, disabili, rom e molte altre categorie che Hitler riteneva ripugnanti.