Aggiornamenti importanti per la sicurezza delle videoconferenze! Disattivare l'accesso rapido ora funziona.
Uno dei metodi più consigliati in rete, prevede l'uso del link "speciale" a Google Meet che si trova nell'intestazione dei corsi Google Classroom: per alcune scuole, come per esempio la nostra, questa soluzione non è però applicabile nel modo in cui viene spiegato nella maggior parte dei tutorial.
Il problema è che l'uso di quel particolare link a Meet parte dal presupposto che docenti e studenti all'interno del sistema non abbiano identici privilegi sulla creazione di nuove videoconferenze, ma non sempre gli account sono effettivamente stati distinti in questo senso dall'amministratore, per esempio nel caso in cui la scuola voglia permettere agli studenti di organizzare assemblee a distanza (come appunto nella nostra scuola).
Ad ogni modo nella pagina di presentazione dell'estensione c'è un lungo video introduttivo e all'interno dell'estensione stessa ci sono istruzioni per la configurazione dei gruppi.
Non è comunque l'unica estensione di questo genere...
Attenzione: da quando è stato aggiornato Meet, il docente che ha creato le stanze deve entrare prima degli studenti e "ammetterli" alle breakout rooms accettando le loro richieste.
Si tratta di una soluzione con pregi e difetti, lo anticipo subito...
Prima di iniziare, per le versioni più aggiornate di Chrome è necessario installare l'estensione "Mute Tab": inserisco l'anteprima con il link qui sotto.
Questi poi i passi da seguire:
per ogni gruppo il docente inventa un codice (una serie di lettere e numeri senza spazi, come per es. "informaticagruppo1") o genera un link dalla homepage di Meet e lo assegna agli studenti (per esempio usando un post su Classroom pubblicato solo per ogni singolo gruppo);
il docente apre tante nuove schede di Chrome quanti sono i gruppi creati ed accede così contemporaneamente a tutti i gruppi come spiegato per gli studenti nel prossimo passo (un gruppo per scheda di Chrome, ovviamente);
ogni studente: se ha ricevuto un link, clicca semplicemente sul collegamento; se invece ha ricevuto un codice, visita la pagina principale di Meet, controlla di essere loggato con il proprio account scolastico, inserisce il codice nell'apposito spazio e prosegue con la procedura guidata fino ad entrare nella videoconferenza;
pro-memoria: il primo che accede alla nuova videoconferenza, se generata come detto sopra, avrà i controlli tipici dell'organizzatore, chiunque sia, docente o studente (parliamo sempre del caso in cui i permessi sulla creazione di videoconferenze siano uguali per le due categorie di utenti), quindi si consiglia di fare in modo che il primo ad entrare sia sempre il docente;
il docente, dopo aver fatto l'accesso alle videoconferenze dei gruppi, per evitare di sentire solo confusione, silenzia ogni scheda relativa ad ogni videoconferenza aperta, usando l'estensione "Mute Tab";
a questo punto gli studenti possono lavorare e il docente può passare facilmente da un gruppo all'altro cambiando scheda di Chrome e attivandone e disattivandone l'audio in uscita al bisogno (altoparlante/cuffie), sapendo che ogni cosa che farà su una scheda (accendere il microfono, scrivere in chat, ecc.) riguarderà solo quella singola scheda e non anche le altre aperte;
se il docente volesse parlare a tutti gli studenti contemporaneamente, dovrebbe attivare il microfono in tutti i gruppi prima di parlare (a meno di non aver tenuta attiva anche una videoconferenza per tutta la classe nella quale siano ancora presenti gli studenti).
Un difetto di questo sistema "manuale" è chiaramente il fatto di utilizzare videoconferenze avviate con un codice o con un link invece che con un invito, con conseguenti possibili problemi di sicurezza.
Chiaramente un modo per risolvere anche questo problema è quello di non utilizzare codice o link, ma creare un evento su Calendar per ogni gruppo e mandare gli inviti.
Uno dei principali difetti di questi sistemi, manuali e non, è dato dal fatto che in questo modo per gli studenti non è semplice richiamare l'attenzione del docente, ma possono essere concordate comunque modalità di interazione che però sarebbe meglio non si basassero sui suoni all'interno di Meet (voce o suono di notifica per esempio della chat) a meno di non aver molto chiara la situazione e aver adottato accorgimenti (come tenere attiva anche la videoconferenza di classe con il suono in uscita attivo, così che lì gli studenti possano venire a chiamarci). In alternativa si possono per esempio usare sistemi di turnazione oppure commenti su Classroom.