La variazione naturale dei rapporti isotopici nelle molecole dell’olivo riflette le condizioni geografiche e climatiche del luogo di produzione. Questo permette di usare l’analisi isotopica come un vero strumento di tracciabilità dell’origine.
Grazie a queste analisi è possibile:
Identificare l’area di provenienza dell’olio tramite i rapporti isotopici di carbonio, idrogeno e ossigeno (δ13C, δ2H e δ18O).
Aumentare la precisione della rintracciabilità studiando gli isotopi di carbonio e idrogeno dei principali acidi grassi (palmitico, stearico, oleico, linoleico).
Riconoscere le influenze ambientali (latitudine, altitudine, distanza dal mare, temperatura, precipitazioni, umidità) che plasmano il profilo isotopico dell’olio.
Il piano di campionamento prevede:
Ampia copertura geografica e climatica, includendo oli italiani e dei principali competitor.
Raccolta su almeno 2 annate per considerare la variabilità climatica (circa 200 campioni/anno).
Analisi dei rapporti isotopici sia sull’olio tal quale (δ13C, δ2H e δ18O) sia sugli acidi grassi (δ13C, δ2H), utilizzando spettrometri di massa di ultima generazione.
OBIETTIVO
costruire un sistema di tracciabilità isotopica avanzata in grado di distinguere in modo affidabile
l’origine degli oli d’oliva