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La scuola Monumento ai Caduti sabato 10 novembre ha commemorato la memoria dei caduti della Grande Guerra.

Nel nostro tempo, che tende a cancellare la memoria storica, è necessario conservarla e renderne testimonianza, perché quanto costruito nel passato non sia monumento statico, ma vivo e, come indica l’etimologia del termine dal latino moneo, sia ricordo e insieme ammonimento, insegnamento alle giovani generazioni di pace, di solidarietà, di inclusione.

L’asilo, voluto dagli abitanti del Comune di San Lazzaro in ricordo dei caduti della prima Guerra Mondiale, è sorto come opera di pace per “accogliere, assistere ed istruire i bambini, in particolare della zona, favorendo la loro crescita intellettuale, sociale, religiosa e fisica”, soprattutto “in condizioni di abbandono e di bisogno”.

I soci che oggi fanno parte dell’Associazione Asilo-Monumento, nello spirito di coloro che hanno voluto quest’opera, continuano ad animare la scuola, ente giuridico paritario di orientamento cattolico, per realizzare l’intento caro ai fondatori, a Madre Celestina Bottego, a Monsignor Guido Maria Conforti, oggi santo.

La commemorazione alla presenza del Prefetto Giuseppe Forlani, dell’assessore ai servizi educativi Ines Seletti ha visto protagonisti i bambini della scuola materna. Momenti emozionanti sono stati quelli in cui i bambini, seguiti dalle autorità, hanno deposto la corona ai piedi di una delle lapidi a memoria dei caduti, il minuto di silenzio e l’inno nazionale cantato dai bambini con gli alpini, inno al quale si è unito il folto pubblico.

Dopo la preghiera a Regina Pacis recitata davanti alla sua immagine e a cui è dedicata la cappella della scuola, si è aperta una mostra con fotografie d’epoca e didascalie che ripercorre e fa scoprire un interessate e singolare spaccato di storia e di vita dell’Asilo-Monumento e della vecchia San Lazzaro.

Dal Presidente e dai Consiglieri dell’associazione Asilo-Monumento un grazie alle autorità presenti, ai rappresentanti delle varie associazioni d’arma presenti con i loro labari, ai bambini stupendamente coinvolti dalle loro maestre, a tutto il personale didattico, ai famigliari, agli ex alunni, al folto pubblico. Un grazie particolare al consigliere Monsignor Pietro Delsante ispiratore di questa iniziativa. Questa celebrazione che ha unito le nuove generazioni a quanti hanno sperimentato la tragicità della guerra sia motivo di rinnovato impegno per la pace.