Per poter realizzare FideLIS abbiamo pensato di lavorare sul concetto di riutilizzo della plastica. Si è utilizzato, andando a cercare negli scantinati e centri ecologici della zona, tutto ciò di cui avevamo bisogno: plastica HDPE, cuscinetti a sfera, manici di scopa e penne. 

A differenza degli altri tipi di plastica (come ad esempio PP o PET) la plastica HDPE, anche se meno degradabile della plastica biocompatibile, richiede pochissime risorse per essere prodotta e trasportata. Noi l'abbiamo utilizzata per le sue caratteristiche, quali la capacità di essere rigida, leggera e facilmente sagomabile. 

Il robot è costituito da 32 servo motori ed è capace di replicare alcuni movimenti in lingua LIS. Lo sviluppo futuro del programma sarà quello di consentire a FideLIS di poter essere utilizzato,  in modo sostenibile ed ecosostenibile, all'interno di musei, o diverso spazio espositivo, per la fruizione da parte di persone con disabilità uditiva.